
Giovedì 7 febbraio, a metà lezione di danza del ventre, Luisa mi diceva “ma la fai nascere qui?”… ma io non avevo capito che quelle contrazioncine non erano le solite e la perdita del famoso tappo (cosa che mi è successa appunto a metà dell’ora di danza) sapevo che era un segnale di travaglio imminente, ma avevo anche letto che “imminente” poteva significare ore o diversi giorni o addirittura settimane… la data presunta del parto era il 24 febbraio! In mattinata ero uscita in lacrime da Careggi, dopo il secondo “check point” alla Margherita: esclusa dal percorso del parto super naturale e inserita in quello delle “gravidanze ad alto rischio”, non avevo alcuna intenzione di sottopormi agli ulteriori esami prescritti per le settimane mancanti al termine. Ero stanca di visite, ecografie, prelievi!
Dopo danza si sono rotte le acque. Tornati a casa, un po’ di cena e poi… a Careggi.
A mezzanotte e tre minuti, quindi venerdì 8 febbraio 2013, è nata Viola.

Travaglio veloce, molto veloce, forse troppo… senza alcun tipo di analgesia, ma alla fine un po’ di anestesia locale per i punti di sutura. Al momento delle dimissioni ho scoperto perché mi hanno tagliata e ricucita in finale di parto: mi stavo dissanguando. Sandro l’aveva capito, ma è stato coraggioso e bravissimo a non dirmi niente.

Viola è nata pretermine, piccolina, con un peso che l’ha fatta ritenere a rischio, ma… la visita neonatale ha rivelato che stava bene e poteva venire subito in camera con me. Meraviglioso il “rooming in”: 24 ore su 24 con la mia piccina accanto. A parte quando me la portavano via per i controlli e le pesate.

E i’ babbo quasi sempre con noi,
non solo in un orario di “passo”

Non volevano lasciarci andare a casa per il suo peso (nata di 2.340, calo fisiologico a 2.100 circa – per un errore loro un grosso spavento, quando mi hanno detto che era scesa a 1.900 e le hanno dato una giunta di latte… era tarata male la bilancia! – in risalita con la montata lattea che mi è arrivata già in terza giornata). Ieri mi sono arrabbiata e l’ho portata via con me, con l’impegno di riportarla per il controllo del peso.

Oggi, all’ambulatorio di Careggi, l’ostetrica mi ha detto che ho fatto bene a buttare via le “giunte” e a darle solo il mio latte: Viola è cresciuta già tanto (stamani alla bilancia del controllo era 2.280, poi tanto latte tutto il giorno) e sempre con me starà meglio che in reparto.
Ufficialmente dimesse. LIBERE! Con l’uomo che ci ama.
E a casa si dorme meglio (tutti e tre)
