
Luna calante, sta per finire la prima settimana di primaria… la mia briciola va a scuola

e sembra ieri che contavo le lune (e le settimane anche) dalla scoperta di essere incinta alla data prevista del parto, poi mandata all’aria dalla fretta di nascere della piccina.

Ancora caldo, a parte dopo i temporali come stanotte, ancora giochi in piazzetta
o corse al parco.

Tra sassolini e tappeti di foglie,

senza orari fino a metà settembre…

Ma la scuola è iniziata e le vacanze finite.

…soffia…

” Lo sai ched’è la Bolla de Sapone?
l’astuccio trasparente d’un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe’ fasse cunnalà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: – Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
Er celo, er mare, l’arberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-
La bolla de Sapone je rispose:
– So’ bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia… Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto “
Trilussa
(citato da una mia amica romana davanti alle foto di Viola intenta a far le bolle di sapone)

Altro astuccio, altri sospiri e sorrisi…

Le favole ancora no, non devono finire, ma comincia l’attrito del mondo con angoli e distacchi… non senza lacrime. Il terzo giorno, non subito. A Viola piace la scuola, la gioia prevale sulle piccole paure…
A me torna su troppo passato che non passa e allora corro al parco a calpestare fantasmi, tra i rami, le foglie, le nuvole

e le rive del fiume.
Arno basso, serve la pioggia…
Cascine polmone di Firenze, grazie!

E buona avventura, Viola bella, non perdere lo stupore e la gioia semplice di chi si diverte con l’astuccio colorato di un sospiro
