Luna magnetica, grande nel cielo stasera a bocca aperta, poche sere fa sottile e silenziosa tra un volo di rondini e le nuvole al tramonto.
Soste per bere e riprendere fiato in questi giorni di caldo strano, feroce quasi dopo tanta pioggia (sembra di esser passati da novembre a luglio e ancora non siamo al solstizio d’estate), in cui ho ripreso a correre sopra i fantasmi e… “più forte della malinconia”.
Non ci sono solo i fantasmi da fuggire, gli stracci di passato strascicato che non passa… ci sono soffi di spirito, assenze presenti che si fanno sentire con punte di dolore più bruciante nei momenti di solitudine e con carezze misteriose nelle ore di libertà…
le farfalle bianche mi parlano dell’amore di mio padre, mi ricordano i nonni che mi mancano tanto, mi fanno sorridere dal cuore “ciao babbo” al pensiero di chi mi manca troppo e allora ogni tanto mi viene a trovare con ali candide che si fermano un secondo sulla mia mano, come ieri, in pochi scatti tra i fiori violetti e le siepi vicino al Ponte all’Indiano come stamani…
E poi la memoria di Sant’Antonio, nella chiesa di San Jacopino, come l’anno scorso. Stavolta, per me, a render grazie. Preghiere per chi ne ha bisogno sul serio (e quindi anche per me, sempre, come per tutti, ma oggi in particolare per chi me lo ha chiesto e per chi è in ospedale…)
Messa davanti all’altare dedicato a Sant’Antonio di Padova (Fernando da Lisbona), candele e pensieri, canti e sguardi, speranza e fiducia.
In borsa tenevo in una tasca l’immaginetta con dietro la preghiera che avevo ricevuto in dono dopo la messa del 13 giugno dell’anno scorso.
Ne metto foto per l’amica lontana chilometri che non ha smartphone, ma un cellulare che sa ‘solo’ far telefonate e scrivere o ricevere sms… a lei non posso mandarle per Whatsapp… e mi tocca far un post per dirle quanto l’ho pensata! Grazie