o forse una scienziata, curiosa come sei già del mondo intorno a te (per ora ristretto, limitato a qualche stanza che dovrà sembrarti enorme). O quel che vorrai tu. Per ora si capisce che la danza ti piace, come quando eri nella mia pancia … mi hai lasciata ballare fino al travaglio, iniziato a metà ora di danza del ventre!
E la prima cosa che abbiamo notato in te, oltre vivacità e magrezza, la forza dei tuoi piedi.
E le tue mani con le dita lunghe, agili, sottili… che mi stringono un dito dilatando il mio cuore all’infinito
… verso sera, quando ti prende la crisi di pianto del tramonto, ti calmi se ballo con te tra le mie braccia. Ora che la ferita inizia a guarire, posso.
Ieri sera si ballava sulle note di I love you Marianna (Rino Gaetano)
Oggi è venuta a vederti Laurina, dottoressa dei bimbi, sì, ma soprattuto ballerina …e tu l’hai capito, non ti sei innervosita come quando “annusi” medici et similia… stavi buona buona, sentivi che di chi ama ballare ci si può fidare 🙂