Il sorriso di Giulia

C’era una volta una ragazzina che amava la danza, sorrideva sempre e voleva ringraziare e basta… no, non è una favola. La ragazzina che sorrideva sempre è vera, è volata in cielo presto, troppo presto, ma non senza lasciare doni bellissimi in terra.


Qualche giorno fa ho ricevuto in dono la coroncina di ringraziamento composta da Giulia. Si chiamava Giulia Gabrieli quella ragazzina.
Giulia Gabrieli, 14 anni, malata di tumore. Riporto dal sito a lei dedicato (a lei e alle iniziative nate dal suo amore per la vita)

“Sappiate fin da subito che Giulia ce l’ha fatta. È vero, non è guarita: è morta la sera del 19 agosto, a casa sua, nel quartiere di San Tomaso de’ Calvi, a Bergamo, proprio mentre alla Gmg di Madrid si concludeva la Via Crucis dei giovani. Eppure ce l’ha fatta. Ha trasformato i suoi due anni di malattia in un inno alla vita. […] Eppure era una ragazza normale. Anzi, rivendicava spesso la sua normalità: era bella, solare, genuinamente teatrale, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un’esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato…”

La coroncina di ringraziamento, da recitare sui grani del rosario, l’ha composta con gioia e impegno. L’ha finita poco prima di nascere al cielo.

«Nelle nostre preghiere, nelle nostre litanie,
chiediamo sempre qualcosa per noi o per gli altri.
Mai che ci si limiti a dire grazie, senza chiedere nulla in cambio»

Giulia

 

Giulia desiderava che la coroncina fosse accompagnata da un’immagine.
È così che, tramite un sacerdote amico di Giulia, si pensa di farla incontrare con Umberto Gamba, pittore bergamasco.
Ecco il suo racconto:

«È su esplicita chiamata di Giulia che, ad agosto 2011, pochi giorni prima di Santa Maria Assunta, andiamo a farle visita a casa: desidera trovare un’immagine dei volti di Gesù e Maria, adatti per illustrare la sua coroncina di ringraziamento.
Sono giorni in cui è molto provata, ma ha ben chiaro in cuore come vorrebbe quei volti, e così lo racconta: Gesù e Maria saranno sorridenti e sereni, con lo sguardo accogliente e amorevolmente rivolto a chi li guarda, in un “colore di cielo” che illumini tutti.
Chiede di mettere nel quadro una ragazzina che corra con le braccia tese verso loro. Chissà – mi chiedo – è lei? Oppure sono i bambini ammalati? O forse la ragazzina rappresenta l’umanità semplice?!…Nel colloquio pensiamo ad un quadro sui toni blu del cielo con una divisione orizzontale che separi – ma non troppo! – il cielo dalla terra sulla quale corre la ragazzina, la cui ombra si proietta dietro di lei grazie alla Luce di Gesù e Maria. Solo dopo matura l’idea di fare l’ombra della ragazzina con le sembianze della grande statua del Cristo Risorto che si trova nei giardini attorno alla parrocchia di Medjugorje».

«Quando l’idea del quadro con Gesù e Maria sembra ben definita, Giulia butta lì l’osservazione che, però, la sua preghiera è rivolta alla Trinità! …e che bisognerebbe quindi illustrare anche quella!
Di buon grado accetta di vedere un quadro nel quale avevo tentato di rappresentare la Trinità e di ascoltare la spiegazione riferita a due citazioni bibliche: “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Gv 14,9), e “Egli (Gesù) è l’immagine del Dio invisibile” (Col 1,15); da queste citazioni avevo realizzato il quadro con il volto di Gesù che si specchia in cielo, ma non specularmente, perché seppure uguali son due persone distinte. Infine concordiamo di rendere più chiara la loro relazione d’Amore citando esplicitamente la colomba dello Spirito Santo e col colore rosso nel quale sono tutti avvolti. È davvero colpita da quelle interpretazioni ed è veramente soddisfatta.
Mi metto immediatamente al lavoro e due giorni dopo le faccio avere il file del quadro con i volti di Gesù e Maria; mi piaceva l’idea che li potesse immaginare così sereni ed accoglienti… qualche giorno dopo per lei giunge la Grazia di poterli vedere davvero e di potersi immergere in quel fuoco d’Amore della Trinità».

Ci pensavo tante volte, quando vedevo raffigurato il Padre come un vecchio con la barba bianca… non lo abbiamo mai visto, ma qualcuno in terra ha visto Gesù che ci ha rivelato il volto del Creatore, l’aspetto umano di Dio. Mi piace veder così la Trinità!
Ecco la coroncina composta da Giulia:

coroncina2

Per scaricarla e stamparla, vedi qui

un mare di emozioni… ricordo del mare

Forse in una vita precedente ero un pesce? Non credo alle esistenze multiple, ma da qualche parte dentro di me c’è un richiamo invincibile al mare vero. Se già nuotare al largo mi rimette al mondo, come un grembo sconfinato il mare aperto, fuori dalle baie e dai ripari di scogliere e promontori, mi accoglie e mi abbraccia e mi regala la pace che altrove stento a trovare.
A volte mette i brividi, può fare anche tanta paura, ma lì come in pochi altri contesti sento la magnifica ricchezza dell’Amore che ha creato tutto. E allora sono brividi di emozione e gioia commossa, non di paura.

Solo che avevo promesso di non avventurarmi oltre la Punta da sola.
Ora la nuvola è mamma e deve rispettare doveri prima ignorati, come non mettere a rischio la pelle… questa estate, in agosto, qualcuno mi ha accompagnata e mi è stato regalato un sogno realizzato.

Solo ier sera il Mago della luce, grande fotografo, vero amico e ottimo nuotatore, mi ha mandato gli scatti della nostra nuotata oltre la Punta di Fetovaia… 

…gli scogli dietro la Punta non si vedono dalla riva,

la barca a vela non era nostra o saremmo arrivati in Corsica (ma l’estate prossima magari ci si prova a nuoto, come i messaggeri del mare… oggi è il compleanno di uno di loro),

Con la testa sott’acqua mi scordavo tutti i pensieri brutti…

Senza maschera, senza pinne, solo con il costume (e solo per decenza), confusa con i pesci veri e le onde oltre la baia.
Poi una gita in canoa, per la prima volta mi sono divertita a remare su una specie di kajak…

e tornata quasi alla base, che bel riposo per braccia e gambe felicemente stanche!
L’ho già detto che amo il mare?
E che all’Elba sono felice?
Quanto manca alla prossima nave per la mia isola?

 

Ricordi colorati per i momenti di buio.

GRAZIE

verso il Natale

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con Riky nel cuore.
E ieri, in occasione del mercatino natalizio, con raccolta di fondi destinata alla manutenzione dello spazio per bambini del Quartiere 1 e alla ricostruzione del Comune di Ancarano colpito dal terremoto, alla Sala ex Leopoldine in piazza Tasso, organizzato dall’Associazione Riccardo Magherini, finalmente ho fatto conoscere di persona ai Magheri il mio sposo e la nostra piccola Viola.

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Che gioia riabbracciare Chiara!

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E vedere Viola giocare con Duccio, il nipotino di Riky, il bimbo di Andrea Magherini, piccolo elfo vestito da Babbo Natale…

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i bambini sono stati tanto anche a disegnare, accanto al collage con le foto di zio Riky, 
18-12-2016-per-riky3mentre Mamma Clem bubbolava e vendeva

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e super Babbo Guido teneva i contatti con tutti dall’apertura 18-12-2016-guido

e il piccolo Brando toccava il cuore davanti alle foto del suo babbo che sarà assente anche questo Natale e i prossimi,

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anche se l’eredità di amore per la vita e voglia di stare insieme per fare il bene continua a generare allegria e calore, nonostante il gelo della tragedia assurda che l’ha strappato ai suoi cari.

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fantastica Bettina tra i piccoli magheri

fantastica Bettina tra i piccoli magheri

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18-12-2016-per-riky20A casa, portati piccoli doni da mettere sotto l’albero e sull’albero la palla più bella,

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mentre da Napoli, dono di un’amica che è andata a cercarlo piccino e fatto a mano in San Gregorio Armeno, è arrivato il Bambino di terracotta per il mio piccolo presepe (Viola non deve vederlo ancora, sta imparando la pazienza dell’Avvento… continua a chiedere “ma quando nasce?” però con più calma e tenerezza).

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E in chiesa il presepe grande, non manca altro… 

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solo che mamma torni dall’ospedale (seconda operazione dell’anno andata bene) e la luce risplenda nelle tenebre anche in questo tempo di guerra e terrore.

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Che la piccola Stella, mostrata con orgoglio e dolcezza infinita dal di nuovo neo-babbo Andrea sia la nostra stella cometa

fedi rinnovate

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6 Novembre 2004, Sala rossa di Palazzo Vecchio, fedi di oro bianco col giglio su cuscino viola per le nozze civili.
Dopo 12 anni, festeggiamo l’anniversario con il matrimonio religioso. Emozione, tanta.
In Comune ero vestita di viola chiaro, fuori, dopo il rito civile, sciarpa viola della Fiorentina.
In chiesa sarò vestita con l’abito nuziale di Roberta… che regalo commovente e unico! (per questo era venuta a Firenze… per portarmi l’abito da Roma, il suo vestito non bianco, ma chiaro e bellissimo, semplice, elegante, speciale…GRAZIE).
Di viola ci sarà Viola, il nostro amore diventato persona nuova (mi farà da damigella la treenne convinta di sposare la sua mamma)

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E una signora della parrocchia brava a cucire mi ha regalato l’orlo al vestito (“quanto ti devo?” “sii felice”), la ragazza che lavora in un centro estetico vicino casa mi ha regalato la french manicure (“quanto spendo?” “Auguri!”), un’amica finora virtuale verrà da Livorno per pettinarmi e adornare Viola… insomma, per ora ho pagato solo bouquet (non di fiori) e scarpe nuove.
Commossa da tanti doni, felice da sentirmi scoppiare il cuore per il regalo più grande… grazie, Amore

grazie

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Alba di rosa dopo la pioggia del sabato, ansia gioia timore e desiderio di poter abbracciare finalmente una persona con cui scambio messaggi da diversi anni e che fino a questa domenica benedetta non avevo ancora incontrato. Anche se le nostre anime si erano già riconosciute e affezionate. E intanto stendevo i panni ai primi raggi di sole…

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Poi in tre alla stazione, con Viola che non aveva ancora visto un treno arrivare e

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Sandro stanco, ma contento di accompagnarmi a prendere l’amica diventata presenza fisica oltre che anima affine con cui condividere on line e per email e sms e …
Benvenuta a Firenze, Roberta!

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Ti sei conquistata la fiducia e l’affetto della monella all’inizio un po’ sulle sue (ma stasera alla tua partenza piangeva e mentre il mio sposo ti riaccompagnava alla stazione si è addormentata sussurrando: “mamma, ma domattina facciamo colazione con Roberta?”)

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Abbiamo fatto le turiste nella mia città, strappando sorrisi e foto ai turisti stranieri,

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mi hai impedito di fare a botte con un rompiscatole (sì, sono parecchio fumìna, non se l’aspettano quelli che credono di potermi trattare male impunemente per l’aria indifesa che mi porto a spasso). Non scorderò mai la tua faccia davanti alla mia ira 🙂

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(omissis)
9-ottobre-2016-viola-in-piazza-della-signoriaPassi e parole, sorrisi e salti nelle pozze

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e un giro di giostra ancora

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Tra Ai Weiwei

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e un Clet

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hai portato il sole a Firenze e fatto il miracolo di far mangiare a Viola la pizza (pomodoro e formaggio compresi, non solo il bordo di semplice pasta… e solo noi sappiamo che cosa significhi in questo momento), mi hai regalato le tue lacrime e le tue risate, un bellissimo libro di Matteo per la mia piccina
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e … il dono incredibile che è stato occasione per questo incontro tanto atteso e troppo spesso rimandato. Ma non se ne può parlare ora.
Soltanto… GRAZIE

voglia di volare

7 slancio

” Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un’ala soltanto; l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza di me: per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami, allora, a librarmi con Te, perché vivere non è trascinare la vita, non è strappare la vita, non è rosicchiare la vita. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà; vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te”
(da Un’ala di riserva di Don Tonino Bello )

7 regalo di MarisaMentre ero fuori con Viola, scatenata sotto il sole cocente a danzare col pallone,

7 Viola e il pallone

il postino mi ha chiamata in mezzo alla strada “c’è un pacco da firmare… un libro!” e sapevo che era in arrivo il dono di Marisa. Grazie, amica mia lontana nello spazio, presente nel cuore.

7 Vieni Santo SpiritoIn tempo, sì, gli auguri sono arrivati in tempo, perché la Cresima è stata un inizio nuovo, non certo la fine di un corso… il cammino è tutto davanti, ancora; bellissimo ricominciare, come nello stupore quotidiano con cui l’amore per la mia bimba mi comunica la sua meraviglia e la sua voglia di vivere ancora nuova, fresca, instancabile

7 amore mio7 fiorellini nel cemento 7 calcioballerina 7 sotto il sole cocente 

” Vi faccio questo augurio. Che anche voi, scrutando i segni, possiate dire così:
Resta poco della notte, perché il sole sta già inondando l’orizzonte”
(don Tonino Bello, Fatti per essere felici)

ancora colori per Viola

La coperta simbolo dell’affetto di tanti amici lontani nello spazio, ma vicini vicini di cuore, verrà bellissima.

4.12 Bai da Marisa Miacola

Arriva ancora qualche quadro con pensieri, ancora non siamo a cucire, anche se il tempo vola (il 21 dicembre finirà il settimo mese). E  arrivano doni per chi non è ancora venuta alla luce, ma già vive e nuota, danza, scalcia, saluta chi riconosce dalla voce al tocco gentile sulla mia pancia.

Un amico che non naviga in ottime acque è stato il primo a pescare dalla “lista nascita” messa chez Prénatal… commossa.

10.12 regalo di Fabio

Un’amica che non smette di sognare, pur travolta da una burrasca, traghetta colori da bimbi a bimba aiutandomi a sognare un futuro più dolce di quel che la ragione porterebbe a pronosticare…

11.12 da Fede e Ari

dai “mostri” di Sogno: stelle, nuvole, pesciolino… tutto un universo colorato. E se son taglie diverse, le taglie dei capi per l’infanzia sono così strane… insieme stanno proprio bene; comunque Arianna e Federico vedono Viola

11.12 da Fede e Ari 3 mesi

principessa a tre mesi,

11.12 da Fede e Ari 6 mesi

bimba rock in jeans a sei mesi.

11.12 raccomandata per Viola
Un sorriso per lo sconcerto del nuovo postino:
“Raccomandata per Viola Nutini!”
“…posso firmare io per lei? Sarei la mamma…”

E sì, anche la mamma, questa mamma pasticciona, imperfetta e felice quanto spaventata, oltre a farti assaggiare dentro il tuo mare tutte le spezie del mondo e a cullarti con Mozart, rock, musica araba, danza del ventre, yoga e cori della Curva Fiesole… qualcosa ti ha preso, piccola Viola scalciante. Qualcosa di rosa, anche!

per la mia bimba

Sette settimane?

anche se lo so soltanto da pochi giorni, sono in attesa inattesa da sette settimane. Me l’hanno detto oggi, 7.7.2012.

Ore di attesa per il “Libretto della gravidanza” (con tutti gli esami che il protocollo regionale prevede e passa gratuitamente), stanchezza nel caldo, ma un’ondata di gioia inattesa che moltiplica le forze. E poi, a parte la calca e gli odori spiacevoli sul bus affollato, era un pezzetto che non mi gustavo la bellezza di Firenze.

E tanto tempo davvero che non tornavo dentro lo Spedale degli Innocenti…

tante uscite dalla sala d’aspetto per prendere un po’ d’aria nei cortili

e scordare mille paure camminando con lo sposo da piazza San Marco al Duomo nella via de’ Martelli liberata dal traffico, alzare gli occhi e restare a bocca aperta per uno spicchio di Battistero e una nuvola felice

p.s. ancora commossa per il dono inatteso, arrivato giovedì, due giorni dopo la scoperta condivisa, da un’amica che sa quanto desiderassi questo imprevisto

Nuovo p.s.
non mi tornavano i conti, infatti se le settimane si contano dalla UM (anche se – evidentemente – nelle prime due, per me forse anche tre, settimane dall’ultima rossa non ero incinta), sono nella nona. E allora tornerebbe la DPP del 16.02.2013 (prima di marzo, secondo me, difficile che esca). E dalla prossima settimana … sarò al terzo mese!

e ancora colori

in cielo…

in attesa dei fòchi, lo spettacolo era offerto da nuvole e Luna

e, durante la partita, potevo fare foto in terrazza senza curarmi di sguardi straniti (ormai per i vicini sono la pazza che fotografa Luna, nuvole, rondini…), anche durante i fòchi di allegrezza

erano tutti concentrati sulla sfida con gli inglesi.
Amo il calcio, ma quando non ho voglia di tifare mi astengo, senza disturbare chi si gusta le speciali emozioni che quella palla regala.
Non tifo azzurri, abitualmente, da diversi anni, ma giovedì contro la Germania sì, ci sarò anch’io! Con il mio cuore viola.

Ier sera mi sono lasciata incantare dai fuochi d’artificio per il patrono di Firenze. E da Firenze di sera (ci sono nata, ci vivo… eppure ogni sera mi commuove ancora)

E in camera, colori ancora per giocare sulle unghie. Volevo farmi l’Union Jack sui piedi, ma rischiavo il linciaggio… così mi è rimasto solo il blu

Oggi, chiacchierando con amiche su facebook, ritirata fuori la creazione di Sogno per me (l’artista delle perline colorate non sapeva che non indosso mai collane).

Seguendo i suggerimenti delle amiche on line, provata come braccialetto (ma non mi bastano due giri per non rischiare di perderla, troppo larga al polso)

e come cavigliera

da mettere magari la prossima volta che andremo a vedere i Fòchi sull’Arno, come un anno che non ricordo… perché il viola in cielo riflesso nell’acqua e sul Ponte Vecchio è uno spettacolo unico al mondo