quattro passi tra le nuvole

Via le scarpe, voglia di libertà e leggerezza dopo la salita tra sassi e fiori, appena arrivati in terza punta, a Poggio all’Aia in cima a Monte Morello,

dal rifugio Gualdo, con Alberto e Wallander, canina favolosa!

Gambe dolenti, il giorno dopo, ma il cuore ancora colmo di bellezza e gratitudine per la scarpinata nella natura, l’aria buona pulita e fresca, l’amicizia vera, la gioia di vivere, i dispiaceri affidati al di là delle nuvole

Ricarica di aria buona

Con un vero amico a Monte Morello, a respirare aria pulita, fuori dalla città, in disparte dai casini del quotidiano, a pestare con la camminata in salita (e le scivolate nel fango in discesa, al ritorno) tutti i ‘mostriciattoli’ di dipendenza, disistima, ricadute in vecchi autolesionismi.

Alberto, vigile in pensione, tifoso viola, volontario VAB, amico fidato: “Cate, pensa meno alla ricaduta e vedi di non cadere su questi sassi”

Sperimentare un ripido sentiero e capire perché si chiami “Rompistinchi”

La sana distrazione e la fatica (per non cadere faccia nel fango) sono stati un bel passo per rinforzare la scelta presa e sperare di dormire.