settembre è per me ancora l’inizio vero di un anno nuovo. E giro con ansia le pagine dei calendari, Van Gogh in sala,
fiori in camera. Rose rosse per il mio vero Capodanno.
Anche se stavolta la svolta è iniziata in agosto.
Tengo in cuore le parole che non si possono condividere, gli incontri preziosi, i doni di fiducia da custodire e raccolgo ricordi, emozioni, immagini sparse…
La giratina a Collodi del settembre scorso, stregata dalla casa della “fata”
con quel Pinocchio allettato che mi faceva piangere tanto da bambina,
la nostra bambina che meno di un anno fa era così piccina ancora, coi capelli lunghi mai tagliati dalla nascita e curiosa dava da mangiare ai cigni neri del giardino Garzoni,
giocava col cannocchiale nella piazzetta dei mosaici,
sgattaiolava lieve tra carabinieri sul cammino…
e ora, coi capelli tagliati più volte, tolto il pannolino, scalate le taglie di scarpe e vestitini, sempre curiosa, più vivace che mai, però con qualche timore e prime consapevolezze, cerca conferme, sfida limiti… studia la carta delle birre all’Osteria del Gambero Rosso!
E stringe amicizie all’istante con altre bambine e con le fatine,
sceglie libri tra una corsa in piazzetta (quella di cemento, asfalto e poca erba sbruciacchiata qui vicino, non la bella piazzetta dei mosaici del parco di Pinocchio) e un salto al giardino semichiuso per lavori in corso, nella sola vera oasi in zona, la Libreria Marabuk,
mentre la sua mamma confusa e in risalita precaria riascolta ogni tanto le canzoni di Bennato (passavano tutto Burattino senza fili al ristorante che a questo giro ha preso il tempo dedicato l’anno scorso alla Casa delle Farfalle e in queste sera a casa mi è tornata voglia di ascoltare note e parole di un tempo lontano)
Il vuoto e poi
ti svegli e c’è
un mondo intero
intorno a te
ti hanno iscritto
a un gioco grande
se non comprendi
se fai domande
chi ti risponde
ti dice è presto!
Quando sarai grande
allora saprai tutto,
saprai perché,
quando sarai grande…
Non correre troppo, tempo, non aver fretta di essere grande, piccina …
adesso che ragioni come uno di noi
i libri della scuola non te li venderai
come facesti quel giorno
per comprare il biglietto e entrare
nel teatro di Mangiafuoco
quei libri adesso li leggerai!
Vai, vai, e leggili tutti
e impara quei libri a memoria
c’è scritto che i saggi e gli onesti
son quelli che fanno la storia
fanno la guerra, la guerra è una cosa seria
buffoni e burattini, non la faranno mai!
È stata tua la scelta, allora adesso che vuoi?
Sei diventato proprio come uno di noi…
prima eri un buffone, un burattino di legno
ma adesso che sei normale
quanto è assurdo il gioco che fai!