… bellezza senza tempo (quarta parte)

Mentre uscivo da Palazzo Strozzi, incerta se andare anche al Bargello, lì per lì aveva vinto la stanchezza, solo fisica, perché l’anima si era rinfrancata… un occhio alle nuvole bianche e alla mia bella Firenze, un occhio ai turisti tornati alla grande. Senza di loro… tutto un altro fascino, ma di turismo si vive in questa città, allora va bene, basta guardare in alto.

Passi svelti nel caldo per tornare a casa, sognando di essere nuvola…

Sabato pomeriggio, per continuare a gustare la mostra “Donatello, il Rinascimento”, sono tornata in centro, mentre su Firenze si addensavano nuvole, nuvoloni, nuvolette… qualche goccia di pioggia per via a lasciarci soltanto una voglia di pioggia

La mia città…

non mi stanca mai.

E vederla di nuovo piena di turisti stranieri mi fa piacere.

Il Bargello è di suo bello, anche se, senza l’occasione della mostra (e col biglietto preso per Palazzo Strozzi avevo diritto a uno sconto per l’ingresso al Bargello), era troppo tempo che non ci tornavo.

La batteria del cellulare usato come macchinetta fotografica era prossima all’esaurimento, mi sono goduta molte sale senza un solo scatto! Ma alla sala di Donatello…

La prima meraviglia davanti a Della Robbia. Ne avevo già scritto, mi pare… e non solo le splendide Madonne in terracotta invetriata, con quel fondo color del cielo quando è bello, inconfondibili anche per chi non ha studiato storia dell’arte, ma citiamo di nuovo il Vasari, via:

«Et avendo una maravigliosa pratica nella terra, la quale diligentissimamente lavorava, trovò il modo di invetriare essa terra co ‘l fuoco, in una maniera che è non la potesse offendere né acqua né vento. E riuscitoli tale invenzione, lasciò dopo sé eredi i figliuoli di tal secreto.»

(Giorgio Vasari, Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori)

la crocifissione di San Pietro era una vita che non la vedevo da vicino.

Marzocco, David vittorioso (con accanto quello del Verrocchio), San Giorgio (e la predella con lo stiacciato), ci vorrebbe un post per ogni opera, forse un giorno… oggi uno slideshow:

E le formelle di Ghiberti e Brunelleschi a confronto? Il sacrificio di Isacco come tema di competizione. Vinse il Ghiberti, nel concorso del 1401 per la porta nord del Battistero, ma quella di Brunelleschi è forte!

Resta il piano di sotto, al prossimo post!

(… continua)

… bellezza senza tempo, nel tempo (seconda parte)

Beato Angelico, Imposizione del nome al Battista (tempera)

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
(Cantico di Zaccaria)

Dal Museo Nazionale di San Marco, lo scomparto di predella, tempera su tavola, del Beato Angelico, con l’Imposizione del nome a San Giovanni Battista, catturava lo sguardo in una delle sale di Palazzo Strozzi straripanti bellezza in occasione della mostra “Donatello, il Rinascimento” visitata ieri.

Il San Giovanni Battista di Donatello meritava di essere accompagnato da altri capolavori, come altre opere di immenso valore.

E non poteva mancare il Convito di Erode.

Al Bargello, un Battista di ignoto fiorentino…

mentre ancora a Palazzo Strozzi, oltre al Battista di Giorgio Schiavone (Juraj Ćulinović),

un San Giovannino di Desiderio da Settignano mi ha commossa nel profondo GRAZIE

E, sempre di Desiderio da Settignano, ma al Bargello, una meravigliosa Madonna con il Bambino incantava e invitava al sorriso.

Ci vorrebbe un post per ogni “Madonna con Bambino” ammirata ieri, non solo quelle di Donatello o di Della Robbia, magari un giorno… per ora salverò alcune foto in alcuni slideshow. Le più belle viste a Palazzo Strozzi:

E alcune esposte al Bargello, oltre a Donatello, le meraviglie di Della Robbia, Michelangelo, Agostino di Duccio…

La Madonna del seggiolino, a Palazzo Strozzi, quella di Donatello che mi ha conquistata definitivamente.

Al Bargello, una bella gara tra il Tondo Pitti (Michelangelo, Madonna con Bambino e due angeli)

e la Madonna del roseto

(… continua)