E domenica Van Gogh Alive bis, stavolta con Viola
affascinata dai quadri del suo pittore preferito (da quando lo chiamava “Gog” ammirando il calendario 2014, un dipinto al mese, mentre per il 2015 è rimasto Monet in camera, ma in sala c’è un calendario dedicato a Parigi), immersa nei colori e nella musica, a tratti turbata dal buio e dalla luce che scendeva sui suoi passettini prima timorosi e poi danzanti (“luce scende” diceva), persino spaventata quando la musica si è fatta forte e cupa, emozionata dall’inizio alla fine.
Mentre in fila stava Anna, amica preziosa e autrice delle foto più belle dell’anno, giocavo con Viola nel cortile della chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte Vecchio, E ancora devo riprendere fiato, non è bastato un lunedì di pioggia, disegni a casa, coccole e letture (e rimonta viola con vittoria sudata della Fiorentina contro il Milan al Franchi!), dopo le trattative con la piccola per evitare rincorse sulle scale per l’ennesima volta e conflitti con altri bimbi intorno ai fiori colorati… meno male che un magico video di Anna riassume il tutto:
Anna consolava Viola quando la musica forte la turbava, Anna assisteva divertita al tentativo della mia vivace duenne di togliere il ciuccio a un bimbo poco più grande “levare! Via ciuccio”… sempre dentro i quadri di Van Gogh. Qualche foto con Viola e Anna sono dal mio cellulare, meno ricche di dettagli, ma con dentro la fotografa.
Anna mi ha aiutata a portare Viola a piedi in centro a Firenze, per la prima volta. Matta, non avevo portato il passeggino. Volevo fosse una giornata speciale, da vivere tutta, da farle vivere passo dopo passo, non trasportata, ma protagonista (a costo di spezzarmi schiena e braccia per rincorrerla, prenderla in braccio spesso, smuoverla da sit in di protesta e cambi di direzione improvvisati, a volte seguendo gruppi di turisti… a volte sdraiata pancia a terra sul pubblico suolo). Anna ha inventato il percorso da tombino a tombino, a suon di saltelli siamo arrivate da piazza Indipendenza
al Duomo (dove si è incantata ai rintocchi del campanile di Giotto)
correndo per via Calzaioli,
dopo un incontro al volo con amici venuti dal Molise e lasciati con Sandro…
Dopo l’arte, la fame… pranzo chez red Feltrinelli
Ma non so scegliere tra le mille emozioni dipinte sul volto della mia bimba… anche se difficilmente scorderò le espressioni degli altri visitatori quando la frugoletta di due anni, appena entrate alla “mostra” è corsa verso la riproduzione della Notte stellata gridando “VANGOG! Bello…”Prima di tornare nella nostra Firenze minore, Novoli, periferia grigia come la pioggia che da ieri pomeriggio non smette, un giro sulla giostra in piazza della Repubblica.
Al prossimo giro di giostra, alla prossima scorpacciata di colori e vie
GRAZIE