
Vento ghiaccio che prende a schiaffi viso, mani e ricordi.
Luna sdraiata sopra i tetti.
Neve intorno a Firenze, ma qui nulla, solo una spolverata di fiocchi bianchi una mattina per incantare gli occhi luce del mio cuore, i tuoi occhi grandi, colmi di amore, con una corda pazza che ti conferma figlia mia.

Due anni da quella notte gelata in cui la mia briciola frettolosa è venuta al mondo.
Ricordo con un sorriso, ora, i dolori che mi piegavano in due.
Ricordo con un velo di lacrime, stupore intatto, gratitudine rinnovata, la gioia immensa di quando ho dato alla luce la mia ragione di vita.
Viola mia, quanta fretta di nascere! Ero ancora a danza, giovedì 7 febbraio 2013, quando si ruppero le acque sotto il velo che non copriva il pancione…

e poi i dolori, la corsa a Careggi, lo stupore di chi nella mattina mi aveva detto che no, mi sbagliavo, non stavi per nascere e invece… invece la tua mamma sapeva più del dottore quanta fame di vita premesse da dentro (lo stesso dottorino che la mattina del 7 febbraio mi aveva pronosticato una probabile induzione del parto per il mese seguente mi ha poi, la notte, dato i punti di sutura per la tua uscita frettolosa!), sentivo sempre più forte la tua voglia di venire al mondo e infatti danzando e tremando ti ho data alla luce nella notte, mentre il cielo preparava neve per le tue prime giornate fuori da me.
Eri piccina piccina e le tutine taglia zero ti stavano grandi

Ora sei lunga lunga, conti fino a quindici, chiacchieri come la radio, corri, salti, balli, mi fai il verso e misuri con chirurgica precisione i confini della mia pazienza…

Le tue mani mi avevano catturato il cuore sin dai primi istanti, piccine, con dita lunghe, agili, sottili che ora muovi come una ballerina di danza orientale, senza averla mai studiata.

I tuoi occhioni spalancati sono sempre più belli, ogni giorno un tuo sguardo cancella dolori, paure e arrabbiature…
ma la prima volta che ho visto i tuoi occhi … non potrò mai scordare quell’emozione. Enorme.
Minuscola tu. Ti sei presa tutto e a tutto dai un senso nuovo.

Due anni di te fuori di me e sembra ieri. E invece è passata una vita, la tua vita.
Una vita che cresce senza smettere di meravigliarmi.

Buon compleanno, amore mio