Vita per sempre

e gioia senza fine dona loro, Signore.

Asciuga le nostre lacrime e impasta di cielo i nostri giorni ancora sulla terra, ripara e cura quel che forse è rimasto tra le ferite e i danni dopo le cadute della loro fragilità. I cari defunti non sono morti per sempre, sono avanti, anzi, più vivi di noi. La danza di foglie cadute dagli alberi, prima carezza vera di questo autunno in ritardo, un dono di chi non smetterò di amare.

“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno”

In chiesa, dopo la messa, presa la lettera del Vescovo, conforto e sostegno alla speranza. Riportava anche una bella citazione del Cardinale Newman:

Noi, per poco, li abbiamo perduti, l’Amore non ci perde.

una rosa per te, un pensiero per tutti

E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno


(Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo)

Ero piccola quando è morta nonna Gemma, ma ricordo le lacrime e anche un po’ di arrabbiatura perché non mi facevano andare al funerale, ero rimasta fuori dalla chiesa con un’amica dei miei genitori, una signora bionda, elegante, con gli occhi chiari e i capelli biondi cortissimi che mi parlava di cielo e viaggi per posti lontani… ci pensavo mentre mi avvicinavo al cimitero di San Martino a Brozzi, a piedi.

Ero scesa troppo presto dal bus, stamattina, all’andata, mi ero persa per Brozzi… bellina. Un’altra volta, se usciremo dall’incubo del Covid, magari farò una gita per ammirare l’antico borgo… oggi ero andata solo per babbo. E mentre camminavo verso San Martino, pensieri per tutti.

Nonna Gemma era molto devota alla Madonna, ero piccola, ma qualcosa ricordo… inevitabile pensarci con tante immagini della Vergine per via

Ero grande di età, ma senza il conforto della fede, quando è morto il nonno Giuliano.

piccina tra nonno Giuliano e nonna Gabriella

La morte di nonna Gabriella mi ha riportata in chiesa, non solo per il funerale…

con Viola neonata e nonna Gabriella ultracentenaria

La morte che neanche potevo immaginare senza angoscia è arrivata come un colpo d’ascia e ancora mi sento mancare il terreno sotto i piedi… babbo, per te, solo per te ho smesso di pensare che la visita ai cimiteri non conta, che quel che vale sul serio è il pensiero, il ricordo, la memoria nel cuore, nella mente e nella preghiera… a te, ogni volta che posso venire a ripulire la foto sulla tomba, una rosa bianca almeno… accanto all’olivo che mamma ti ha voluto piantare in omaggio al tuo essere stato un uomo di pace davvero.

E poi si sono aggiunti nomi e volti cui pensare con dolore a volte, a volte con un sorriso per il tanto di amore rimasto tra cielo e terra, con la nostalgia inevitabile, ma con la speranza fondata sull’esperienza della guarigione del cuore, assaggio di eternità, prove tecniche di resurrezione… sempre. E ricordo anche chi è andato avanti prima…
Aspettateci in paradiso
!


Per tutti i miei cari defunti, per i morti di questo tempo di pandemia, per i defunti per cui nessuno prega, per i morti di morte improvvisa, per tutte le anime che non hanno rifiutato l’Amore (e lo sai solo Tu)… Signore, che ci attendano nella gioia senza fine

con tutti i santi

Eterno riposo

Cimitero di San Martino a Brozzi

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Requiem aeternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis.
Requiescant in pace.

 

Con Viola a far visita alla sepoltura del babbo.
Non le abbiamo nascosto la sua morte il giorno stesso in cui ha smesso di respirare, non le abbiamo raccontato favole su viaggi lontani con possibili ritorni, in un certo senso un viaggio c’è… l’ultimo, il più importante. E un ritorno, il ritorno alla vera casa dopo l’esilio.
E senza catechismo ancora, la sua nipotina mi sa che l’ha capito meglio di me:  

“ ti voglio bene, nonno, saluta Gesù e ricorda che la mia mamma, che è la tua bambina, ti vuole tanto bene e sente la tua mancanza e non deve piangere troppo perché tu ci aspetti in cielo, vero?” 

mi ha ricordato la poesia-preghiera ricavata da S. Agostino:

Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo,
se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento
in questi orizzonti senza fine,
e in questa luce che tutto investe e penetra,
tu non piangeresti se mi ami.

Qui si è ormai assorbiti dall’incanto di Dio,
dalle sue espressioni di infinità bontà e dai riflessi della sua sconfinata bellezza.

Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli
al confronto.

Mi è rimasto l’affetto per te:
una tenerezza che non ho mai conosciuto.
Sono felice di averti incontrato nel tempo,
anche se tutto era allora così fugace e limitato.

Ora l’amore che mi stringe profondamente a te,
è gioia pura e senza tramonto.

Mentre io vivo nella serena ed esaltante attesa del tuo arrivo tra noi,
tu pensami così!

Nelle tue battaglie,
nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine,
pensa a questa meravigliosa casa,
dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme,
nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.

Non piangere più, se veramente mi ami

…non è facile.
Forse è presto.

Non smetto di piangere, perché mi manchi, babbo, ma non piango di continuo, lascio spazio quanto posso alla gioia e all’amore per la vita e la bellezza

e per il gioco… quando da sola non ci arrivo, mi nutro della gioia pura di tua nipote.

Ti amiamo