
Una mattina di settembre, non oggi, dopo la pioggia del giorno prima.

Briciole di cielo in terra, riflessi e luci e ombre



Una sera fuori con lo sposo, nelle vie di Firenze tornate a vivere dopo il lockdown (con la speranza che non ci si ricada a breve, vista la disinvoltura di tanti in questa estate che non vuol finire).
Davanti a Sant’Ambrogio mi incanto sempre…

Riporto qui la mia recensione a caldo dopo la serata chez Ba’ Ghetto:
Nella via della splendida sinagoga di Firenze, di fronte allo storico ristorante Ruth’s (vegetariano), di recente, in piena crisi da restrizioni per via della pandemia, finalmente un’alternativa con carne e pesce, dalla tradizione giudaico romana senza togliere spazio all’anima mediorientale. I tavolini all’esterno e l’interno spazioso consentono il distanziamento necessario per complicar la vita al coronavirus, l’igiene è scrupolosamente rispettata, ma il clima non è freddo o asettico, anzi, la simpatia del personale di sala, unita a una professionalità impeccabile, aiuta a scordare almeno per il tempo della cena ogni preoccupazione e tristezza. Prima volta, quindi posso parlare solo dello squisito carciofo alla Giudia scelto da me, dell’espressione felice di mio marito mentre gustava l’antipasto da lui scelto, la caponatina di verdure in agrodolce con uvetta, pinoli e carne stagionata croccante, poi per me i paccheri allo scorfano e per lo sposo bucatini all’amatriciana, cui si abbinava il principe dei vini, un Merlot rosso di casa Gamla che portava con sé il profumo delle alture del Golan (ma la lista dei vini è ricchissima, ci vorranno altre cene per farne una minima recensione). Ci è stato offerto anche un extra, l’assaggio di concia di zucchine che meritava, anzi… impone una prossima visita a breve. Tra i dolci difficile scegliere. Alla fine abbiamo optato per la torta mandarino e curcuma mio marito, per me pistacchio ( e visto che ne era rimasta solo una fettina, mi è stato portato un bel pezzo anche della variante pistacchio e crema di nocciole con spolverata di cacao). Anche il caffè era ottimo. Un’esperienza di gioia per occhi e palato. Consigliato davvero