60 volte auguri a Don Fulvio!

Il 9 agosto del 1962 è nato Don Fulvio Capitani, dal 2009 amato parroco di San Jacopo in Polverosa a Firenze, per tutti San Jacopino, per gli intimi San Jack, anche se non dimentica mai la sua precedente missione, infatti è stato, prima, dal 1997, parroco di Mercatale in Val di Pesa, nel Chianti fiorentino e ricorda i suoi parrocchiani di allora come amici e fratelli, nelle gioie e nelle occasioni di lutto. A Firenze, ora, come prima a Mercatale, si prende cura delle Sue pecore, pasce gli agnelli, fascia di riconciliazione le pecore ferite, guida con dolcezza le pecore madri… a volte può anche far spavento con il suo vocione stentoreo, specie a chi non lo conosce molto, la sua voce poderosa però fa tanto bene quando spezza il pane della Parola e si rivela dolce, accogliente come un abbraccio, quando, nel ruolo di confessore, Don Fulvio sa farsi trasparenza in terra della Misericordia divina. Ama la musica, scrive cose che sembrano poesie, ma giustamente rifiuta di esser detto “poeta” (forse memore della citazione di De André – poet… cantante che amiamo entrambi – “Benedetto Croce diceva che fino a diciotto anni tutti scrivono poesie e che, da quest’età in poi, ci sono due categorie di persone che continuano a scrivere: i poeti e i cretini. Allora, io mi sono rifugiato prudentemente nella canzone che, in quanto forma d’arte mista, mi consente scappatoie non indifferenti, là dove manca l’esuberanza creativa.”), fan di Guccini e di Branduardi, dei Genesis e dei Nomadi, senza disdegnare De Gregori, Bennato, Lucio Dalla, Paola Turci, Leonard Cohen….

novembre 2018, Angelo Branduardi al Teatro Verdi di Firenze (ci siamo stati con Sandro e Don Fulvio)

Amico e testimone di Pierluigi Ontanetti, Gigi dell’Operazione Colomba… volato in cielo nel 2017

“C’è una domanda che attraversa il mio sentire: quanto vale la vita di una persona per coloro che pensano ancora che una guerra possa essere giusta se considerata il male minore?
Se una persona vale tanto quanto tutto l’oro che c’è sulla terra, perché non si chiede a quella vita il permesso di bruciarla?
Se l’oro, quello giallo, quello nero o quello bianco non vale tanto quanto una persona, perché siamo così ipocriti da farne la misura con la quale la storia condanna milioni di persone a morire di fame e lascia che in pochi si godano i frutti che sono per tutti?
La mia misura è ogni essere vivente, solo questa misura conosco, le altre non mi interessano”.
Gigi
Ontanetti

Assistente ecclesiastico dei boy scout, mi ha fatto lasciar cadere una mia pregiudiziale antipatia per quell’ambiente che non conoscevo. Conosco un pochino lui, Don Fulvio, abbastanza per dire che se qualcosa lo appassiona e ci si dedica tanto non deve essere una cosa meno che buona.

Sono testimone diretta del suo impegno per i bambini e i ragazzi, come mamma di Viola che ha frequentato, in tempo di pandemia, la versione ridotta del CRE (centro ricreativo estivo) e quest’anno finalmente il CRE vero, dove, per la prima volta, mi sono ritrovata ingaggiata come responsabile adulta (lo so, fa ridere pensando a me accostarmi sia “responsabile” che “adulta” anche se l’età c’è). Non ci pensavo nemmeno, ovviamente, ma dopo aver accettato di diventare catechista per i bambini, quando Don Fulvio mi ha chiesto di entrare anche a far parte della squadra del CRE, tra gli educatori, invece che dare una mano solo per la sanificazione come negli anni del coronavirus… pensavo di dire no, spaventata dalle responsabilità e consapevole dei miei limiti e difetti. Al suo “il Signore chiama non chi si crede capace, ma chi è disponibile a dirgli di sì” che potevo fare se non acconsentire? Mi sono stancata tanto, mi ha fatto tanto tanto bene! GRAZIE

Il bene profondo che mi ha fatto il Signore tramite il Don è qualcosa che non si può dire qui, non si può raccontare. Ma tengo in cuore anche il tanto di bene che mi è venuto da Fulvio essere umano umano davvero. In occasione di alcune mie cadute (che dolgono ancora a volte, ma che benedico, ora, perché mi hanno fatto assaporare la Misericordia), nel momento della malattia e della morte del mio babbo, in occasioni anche più lievi e allegre… per esempio mi ha fatto scoprire lui il Balagan.

E ci ha presentato il suo grande amico Jean-Michel Albert Carasso, ora amico anche nostro davvero caro, di cui abbiamo assaggiato per la prima volta le delizie cucinate e narrate in occasione di una cena alla Trattoria da Burde, con la presentazione del suo libro “Cucinare lontano” (in foto il Don e noi sposi… io un po’ brilla per gli assaggi dei vini abbinati ai piatti di tutto il mondo, scelti dal sommelier Andrea Gori).

E Don Fulvio ha concelebrato (con Don Luigi, parroco della chiesa sotto casa che allora frequentavo) il matrimonio in chiesa tra me e Sandro, nell’anniversario delle nozze civili, con Viola già capace di ricordarselo poi, il matrimonio dei suoi genitori in mezzo a una messa della domenica, con il fratellone suo per testimone del babbo e la mia madrina di Cresima e sua madrina di Battesimo come mia testimone di nozze insieme con il padrino suo di Battesimo e amico presente alle nostre nozze in Comune quando lei non esisteva…

A settembre (25 settembre 2021) abbiamo condiviso un bel pezzo di cammino, il Don ci ha raggiunti a Pistoia… felici anche se sfranti per la camminata da Firenze.

Per un po’ di tempo ha ospitato e curato anche una gattina forse maltrattata e scappata da altri umani meno umani, la timida Stina, scomparsa d’estate l’anno scorso… a me a e Viola manca, immagino anche a Don Fulvio. Ma il bene che le ha voluto e dato fa parte del tesoro che quest’anima d’oro sta mettendo in Cielo.

Anche Stina, ne sono certa, sente la mancanza di Don Fulvio. Noi la aspettiamo sempre, vero? Il giardino della canonica di San Jack è meraviglioso, ma con Stina era più bello.

Dove le rose sbocciano anche fuori stagione, dove vive, prega, lavora, accoglie, guida, accompagna, sgrida, consola, ama un vero uomo di Dio.

La salute fisica non gli sorride particolarmente, ma siamo in tanti a pregare perché possa lasciare la sedia a rotelle e comunque se Papa Francesco adesso guida l’intera Chiesa da una carrozzina, può farlo anche il parroco di campagna prestato alla città del Fiore.
Intanto, un altro Bala… non Balagan, ma Balacinema insieme. Finché si gusta e conosce…

Buon compleanno, Don Fulvio!

Nel giorno della festa di Santa Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein.

A Roberta

Tra la buonanotte e gli auguri di buon compleanno, nata il 4 di luglio … viva Roberta!

Stasera si nasconde, nel cielo sopra Firenze almeno, dietro nuvoloni che promettono sollievo alla calura opprimente, ma ieri era splendida e le facevano corteo sbuffi di nuvole danzanti e un volo di rondini canterine.

Qualche scatto per te

dalla finestra della cucina che ricordi bene

PS della sera dopo, ancora il 4 luglio:

Luna incantevole stasera, l’abbiamo vista insieme, con Sandro e Viola, alzarsi rosa da dietro la collina tra i palazzi…

4 luglio 2020 Luna rosa su Firenze1

Luna ancora più luminosa con il buio della notte e restare a guardarla, stare lì semplicemente con gli occhi allo splendore che non brucia, mi riempie di dolcezza, meraviglia, pace

4 luglio 2020 Luna su Firenze1

Sette

Sette anni dalla notte di neve in cui la mia briciola impaziente è venuta al mondo.
Sette anni dal primo respiro della vita mia fuori da me. Il mio cuore per sempre anche fuori da me.

Sette paia di scarpe ho consumate… 
Sette fiasche di lacrime…

ma da quando ci sei tu anche le lacrime amare si mescolano con quelle dolci della gioia commossa e la vita mi pare bella anche quando i gorghi cupi del passato tornano a chiamare, a suggerire inganni…

8 febbraio 2013 mezzanotte in sala parto

Ero ancora a danza, giovedì 7 febbraio 2013, quando si ruppero le acque sotto il velo che volava e colorava, ma non copriva il pancione…

poi i dolori, la corsa a Careggi, lo stupore di chi nella mattina mi aveva detto che no, mi sbagliavo, non stavi per nascere e invece… invece la tua mamma sapeva più del dottore quanta fame di vita premesse da dentro (lo stesso dottorino che la mattina del 7 febbraio mi aveva pronosticato una probabile induzione del parto per il mese seguente mi ha poi, non molte ore dopo, dato i punti di sutura per la tua uscita precipitosa!), sentivo sempre più forte la tua voglia di venire al mondo e infatti danzando e tremando (e perdendo troppo sangue, ma questo me lo hanno raccontato dopo, non me ne ero accorta, non pensavo più a me, soltanto a te) ti ho data alla luce nella notte, mentre il cielo preparava neve per le tue prime giornate fuori da me.

Eri piccina piccina e le tutine taglia zero ti stavano grandi

I tuoi occhi sono sempre più belli, un tuo sguardo sa cancellare dolori, paure, ferite e arrabbiature…
Ma la prima volta che ho visto i tuoi occhi … non potrò mai scordare quell’emozione.
Enorme.
Minuscola tu.


Ti sei presa tutto e a tutto dai un senso nuovo.

Sette anni di te fuori di me e sembra ieri. E invece è passata una vita, la tua vita.
Una vita che cresce senza smettere di meravigliarmi.

28 gennaio 2020 prove col costume da fata.jpg

Ti abbiamo portata anche in Curva, volevi vedere lo stadio “il posto dove vi siete conosciuti”…sì, babbo e mamma si sono conosciuti in Curva Fiesole, uniti dalla passione per la Fiorentina. Ora la Viola che ci unisce sei tu.

Buon compleanno, amore mio

 

365 tele bianche

tavolozza-colori

un anno nuovo, tutto da colorare come vogliamo. Sì, ci sono cose che non dipendono da noi, tante, anche gravi, ma possiamo sempre cambiare il modo in cui le affrontiamo o subiamo, possiamo scegliere se lasciare che ci schiaccino quando piombano addosso o trarne lezioni. E ci sono cose che possiamo decidere, fare, rifiutare, accogliere, sognare, trasformare…
Allora per il nuovo anno mi preparo una tavolozza come dico io: il rosso della passione, del fuoco che scalda, del peperoncino che pizzica, del sangue che circola, del cuore che batte, della pomarola sulla pizza, della marmellata di ciliegie, il rosa dell’alba e della tenerezza, il rosa delle fantasie romantiche che anche le teppiste da stadio cullano in cuore, il viola dell’attesa e del desiderio, l’arancio della frutta estiva, delle foglie autunnali, di tanti fiori… e il verde, il verde della speranza e dell’erba fresca, delle lucertole e degli occhi di certi gatti. Il verde scuro dei pini, il verde chiaro dei germogli. Il giallo del girasole, del grano maturo, della cera d’api e della fiamma delle candele – troppe candele ogni anno – in memoria. Il giallo delle foglie in danza nel vento nei giardini d’ottobre. Il giallo delle stelle disegnate dai bambini, sole compreso. Il blu, il blu scuro dell’ora prima che faccia notte, il blu del mare al largo, il blu della nostalgia d’immenso… l’azzurro del mare, del cielo sereno, del manto della Madonna in tanti dipinti. Il marrone del cioccolato e del legno, dei tronchi da abbracciare e delle nocciole da mordere, del tavolo per scrivere, studiare, dipingere, stendere la pasta, piegare i panni asciutti, sfogliare un giornale, aggiornare l’agenda, fare due conti prima di lanciarsi in un’impresa. E ancora viola, chiaro sfumato mescolato a un arancio rosato per i tramonti dei pensieri mai detti. E bianco, tanto bianco, un mare bianco di luce nuova, un’onda di latte, nuvole e panna, lenzuola pulite, gelato al limone, intonaco fresco, quaderno nuovo.
Il nero viene da sé

…alla vita

girasole

Pietra rotolata via, sepolcro vuoto, porte chiuse di paura scardinate e spalancate alla vita.
Per crucem ad lucem

Oggi si festeggia la luce.
Oggi, per chi ci crede, la Vita chiede: “morte, dov’è la tua vittoria?”

E si canta e si stringono mani, si allarga il respiro, si alza la testa come un girasole.
Si mangia cioccolato e si aprono uova con sorprese, simboli di vita nuova.
E una nuova vita cresce, ama, ride, piange, strilla, gioca, chiama e reclama ascolto, pazienza, amore, energie…

2 Aprile cavallino a dondolo

Volevo fare un regalo a Viola, a lei che è il regalo più bello che mi abbia fatto la Vita, ma non potevo comprarle il cavallino a dondolo con cui si è divertita tanto nel negozio delle “fate ignoranti”… poi però mi hanno dato un pacchettino per lei, regalo delle “fate”: un gufino cucito a mano (Viola adora i gufi) e un librino di stoffa.

3 aprile regalini fate ignoranti

Grazie

Ecce …ovo 🙂

4 Aprile Vigilianell’attesa e nel silenzio, resistere a quel profumo… (uovo di cioccolato fondente fatto in casa da mia madre).
Poi la mattina della festa

5 April 2015 Pasqua ovo e colombinae lo stupore di Viola davanti ai pulcini…

5 April 2015 Pasqua pulcini nell ovoanzi, “pulzini..pio pio pio”

5 April 2015 Pasqua Viola e i pulciniBuona Pasqua di Resurrezione a tutti

5 April 2015 Pasqua Viola e ovo

 

Due anni di Viola

Luna calante

Vento ghiaccio che prende a schiaffi viso, mani e ricordi.
Luna sdraiata sopra i tetti.
Neve intorno a Firenze, ma qui nulla, solo una spolverata di fiocchi bianchi una mattina per incantare gli occhi luce del mio cuore, i tuoi occhi grandi, colmi di amore, con una corda pazza che ti conferma figlia mia.

5 bn Viola guarda la pioggia

Due anni da quella notte gelata in cui la mia briciola frettolosa è venuta al mondo.
Ricordo con un sorriso, ora, i dolori che mi piegavano in due.
Ricordo con un velo di lacrime, stupore intatto, gratitudine rinnovata, la gioia immensa di quando ho dato alla luce la mia ragione di vita.8 febbraio mezzanotte in sala parto

Viola mia, quanta fretta di nascere! Ero ancora a danza, giovedì 7 febbraio 2013, quando si ruppero le acque sotto il velo che non copriva il pancione…

anno scorso gravidanza

e poi i dolori, la corsa a Careggi, lo stupore di chi nella mattina mi aveva detto che no, mi sbagliavo, non stavi per nascere e invece… invece la tua mamma sapeva più del dottore quanta fame di vita premesse da dentro (lo stesso dottorino che la mattina del 7 febbraio mi aveva pronosticato una probabile induzione del parto per il mese seguente mi ha poi, la notte, dato i punti di sutura per la tua uscita frettolosa!), sentivo sempre più forte la tua voglia di venire al mondo e infatti danzando e tremando ti ho data alla luce nella notte, mentre il cielo preparava neve per le tue prime giornate fuori da me.

Eri piccina piccina e le tutine taglia zero ti stavano grandi

Viola Nutini febbraio 2013 attenti crescer

Ora sei lunga lunga, conti fino a quindici, chiacchieri come la radio, corri, salti, balli, mi fai il verso e misuri con chirurgica precisione i confini della mia pazienza…

open day comunale sabato 10

Le tue mani mi avevano catturato il cuore sin dai primi istanti, piccine, con dita lunghe, agili, sottili che ora muovi come una ballerina di danza orientale, senza averla mai studiata.

ricordi


I tuoi occhioni spalancati sono sempre più belli, ogni giorno un tuo sguardo cancella dolori, paure e arrabbiature…
ma la prima volta che ho visto i tuoi occhi … non potrò mai scordare quell’emozione. Enorme.
Minuscola tu. Ti sei presa tutto e a tutto dai un senso nuovo.

ogni riccio un capriccio

Due anni di te fuori di me e sembra ieri. E invece è passata una vita, la tua vita.
Una vita che cresce senza smettere di meravigliarmi.

23.11.2014 cappellino

Buon compleanno, amore mio

 

Un anno e mezzo

Viola diciotto mesi

Diciotto mesi da quella notte di febbraio, anche quella una notte tra il giovedì e il venerdì, in cui i tuoi occhi si sono spalancati fuori dalla mia pancia dritti dentro il mio cuore.

8 febbraio mezzanotte in sala parto

Eri così piccina …

Viola Nutini febbraio 2013 attenti crescere buffa

4 sulla pallatenera,

Viola piccina 2013

mese dopo mese sempre più vispa e bella e cara

20.5.2013 col biglietto di Nikita

14.7.2013 con Viola da nonna Gabriella luce stranaSei anche stata al mare, l’estate scorsa, per pochi giorni a sei mesi e ora non vedi l’ora di tornarci e ripeti “mae, mae” anche se forse neanche te lo ricordi davvero, ma ti emozioni a guardare la nostra foto a riva…

13082013 Cate eViola al mare

ti sei affezionata a un agnellino di stoffa per consolarti e addormentarti anche da sola, il tuo ormai inseparabile Doudou,

8.12.2013 pisolinoti sono spuntati i denti e ricresciuti i capelli e ti sei messa in piedi

23.12.2013 Violainpiedi1 Viola primi passi         Viola affacciata nel lettino

20 tra Viola e Michele

         1 in direzione ostinata e contraria

… ora tocca rincorrerti!

1 agosto 2014

Un anno e mezzo di vita in continua crescita e travolgente meraviglia.

Viola col cappellino luglio 2014

Auguri, piccola Viola scalciante…

 Viola gioca a palla con Annabirba ricciolina…

ogni riccio un capriccio

vorrei vederti sempre ridere così

7 chiacchiere

passi e passaggi

1.1.2014 Viola primi passi

primi passi nel primo giorno di un anno nuovo per chi ancora non conta il tempo e non sa che cosa sia un anno. Contano i giorni, a volte le ore e persino i minuti sono tanto… e noi contiamo ancora in mesi il tuo tempo, piccola Viola, mentre quello della tua attesa era scandito dalle settimane…
Non ero pronta a congedarmi dal 2013, un anno indimenticabile, che, come ogni anno, ci ha portato la sua parte di problemi, preoccupazioni e dolori, si è portato via persone care, ma… mi ha portato una vita nuova davvero. Il 2013 è stato l’anno della nascita di Viola. Un regalo irripetibile.
E non mi aspetto più svolte da un cambio di calendario, forse anche questo vuol dire invecchiare, non esser più in animo di festeggiare la fine, anche se prelude a un nuovo inizio. Preferisco i passaggi di tempo dipinti in cielo, ogni giorno.

27.12.2013tramonto fiorentino

P.S. anche quando sentivo il “rito” del passaggio da un anno al nuovo, non amavo le feste rumorose, però quest’anno più di altre volte mi hanno dato fastidio i botti, sparati a tutte le ore … ier sera forti, nelle vie vicine, alcuni sembravano bombe e hanno svegliato Viola. Piangeva spaventata in piedi nel lettino e l’abbiamo portata con noi sul divano. Era tanto stanca, ma contenta di stare con mamma e babbo, a ogni scoppio un tuffo tra le mie braccia con la faccina nascosta sul mio petto…

31.12.2013 svegliata dai botti

poi curiosa e con voglia di sorridere e non tornarsene più a nanna, lei che di notte dorme quasi sempre, mentre con la luce del giorno ormai solo fuori, nel passeggino o in auto

27.12.2013 Viola dorme in auto

in casa sempre a provare passi in punta di piedi, con le mani appoggiate a qualcosa o a qualcuno, e bolle e suoni e parole inventate…

1 Viola primi passi e bolle di saliva

Comunque, anno nuovo …

1 Van Gogh

calendari nuovi

1 Monet

e letture nuove

per il 2014

ecco, salvato il rito della corsa in libreria per almeno un libro non ancora letto e per i calendari, un’ottima scusa per una fuga in centro tra Natale e Capodanno,

27.12.2013centro fiorentino

buon 2014 a chi passa, buona vita che continua e cresce e cambia anche senza guardare il calendario, con passaggi più sfumati e silenziosi quanto più profondamente veri

Natale con Viola, il primo

25.12.2013 Viola in viola e bianco e rosso

ma sei tu, Viola, il nostro Natale, da più di dieci mesi.
Per me da qualche mese in più, sei stata la mia vigilia lunga sette mesi circa… sei nata prima del termine e non sapevo di aspettarti prima del secondo mese. Tu, vita nuova, mi stai insegnando una pazienza sconosciuta prima e hai dato un senso preciso al valore dell’attesa, coi suoi tremori, la gioia silenziosa e ondate di entusiasmo, nella paura e nel desiderio di proteggere la fragilità di una promessa diventata persona. Presente.
Mentre si contano le assenze…
Sembri un angelo quando dormi e vegliare sul tuo sonno è una carezza per l’anima, anche quando intorno poco o nulla incoraggia o consola…

23.12.2013 Viola dormiva fuori
La tua voglia di vivere ci sorprende ogni giorno come il regalo più bello… e se ti tiri su in piedi da sola, sulla coperta per terra o nel lettino non importa, e provi a camminare incerta e fiera

23.12.2013 Violagiratainpiedi

e ti giri e mi chiami “mamma” e mi sorridi…

23.12.2013 Violainpiedi

mi sciolgo commossa anche in questi giorni di forse ormai incurabile inquietudine.
E in te rinasco, con te e per te. Ogni giorno.
Un mestolo è uno strumento musicale, un pacchetto di fazzolettini di carta è un gioco incantevole, un tovagliolo è un velo magico per nascondersi e scoprirsi, il vento che scuote i rami degli alberi fuori dalla finestra è proprio uno spettacolo unico…

25.12.2013 stupore

tutto è nuovo per te, tutto è nuovo e meraviglioso per cuore e occhi nuovi.
O spaventoso, come i botti, ma per calmarti il pianto ancora bastano gli abbracci e le carezze… non hai conosciuto le bombe, non ti è toccata in sorte una zona di guerra come terra natale. E  quei rumori forti nel buio sono solo un disagio, non ti ricordano drammi.

Un giorno dovremo spiegarti orrori difficili da comprendere, con la speranza di non distruggere la tua tenerezza, insegnarti una prudenza che non diventi diffidente ostilità o chiusura. Per ora sei tu che insegni a noi uno stupore puro che avevamo dimenticato.
Grazie a te e al nipotino sopporto meglio da un po’ di tempo questo tempo sospeso tra la nostalgia e il rifiuto. Di che non importa dire, non ora.
Bello vedervi insieme, semi di futuro

22.12.2013 cuginie regali solo a voi bimbi per questo Natale più spoglio e forse per questo meno fasullo, vestitini “a crescere” ché crescete a vista d’occhio e non si ripara a coprirvi…

BernieCateViolaSand

Auguri a voi

adorabili mostri

… che viviamo la nostra vita
non come una partita a scacchi in cui tutto è calcolato,
non come un match in cui tutto è difficile,
non come un teorema che ci rompe il capo,
ma come una festa senza fine,
in cui il tuo incontro si rinnova,
come una danza tra le braccia della tua grazia,
nella musica universale dell’amore

In questo freddo pomeriggio, un po’ affaticata, ripensavo a Madeleine Delbrêl.

Faceva freddo anche quel giorno, quando Sogno portò a Firenze i suoi cuccioli… che lei chiama “i mostri” e di cui ci regala spesso perle esilaranti e commoventi. Non è un segreto che io abbia un debole per il piccolo genio, Federico,

ma come resistere alla dolcezza di Arianna?

Ricordo le loro corse a perdifiato … spettacolo della vita nel panoramico spettacolo di Firenze dal piazzale Michelangelo.

e i loro giochi a rinnovare la nostra casa poco dopo il trasloco. Casa nuova solo con nuovi sorrisi e voci nuove a riscaldare pareti e perimetri …

Era il 14 febbraio 2010. Poi ci siamo incontrati di nuovo a Lodi, nella primavera della ricaduta, alla fine di marzo 2011.

Il giorno dell’anniversario delle nozze viola è arrivato un pacchetto da parte loro:

il quadrato di stoffa di Arianna era nella busta con il biglietto di Federico,

il quadro di Federico (che ha disegnato proprio le viole del pensiero… pensieri dipinti per Viola) era accompagnato dal biglietto della principessa della luce…

e no, Viola non è ancora nata e spero proprio non abbia fretta di uscire, ancora è troppo presto, ma in fondo Arianna ha ragione, Viola c’è già.
E
forse già c’era quando avevo smesso di sperarci. Il suo viaggio potrebbe essere iniziato nei giorni di giugno intorno al saggio di danza

certo che ora si vede e si sente la sua presenza dentro me

Non dovevo smettere di sognare
(Carla si chiama Sogno tra noi amici “virtuali” per via del suo nickname nell’altro altrove, dove ci siamo riconosciute prima di incontrarci nelle rispettive città, Nonsmettodisognare)