Un mese circa dall’ultima camminata tra le foglie gialle d’autunno, un mese di silenzi e chiarimenti, tosse e disegni, pensieri e colori, dolori e smarrimenti, gioie e giochi… un tempo di Avvento vissuto ora per ora senza fretta e senza fermarsi. Una puntata di febbre, poi la debolezza seguita mi regala la sosta per mettere insieme qualche momento, quasi senza parole, con immagini che sbiadiranno e non importa, basta che crescano i semi sparsi tra le pieghe della vita.
Avvento: tempo per attendere, perché qualcosa o qualcuno manca. Come i soldati romani detti desiderantes che attendevano vegliando sotto le stelle i compagni non ancora rientrati all’accampamento dopo la battaglia. Attendere è declinazione del verbo amare. Avvento: tempo per desiderare e attendere quel Dio che viene, dice il Vangelo con una metafora spiazzante, “come un ladro”. Che viene nel tempo delle stelle, in silenzio, senza rumore e clamore, senza apparenza, che non ruba niente e dona tutto. Si accorgono di lui i desideranti, quelli che vegliano in punta di cuore, al lume delle stelle, quelli dagli occhi profondi e trasparenti che sanno vedere quanto dolore e quanto amore, quanto Dio c’è, incamminato nel mondo. Anche Dio, fra le stelle, come un desiderante, accende la sua lucerna e attende che io mi incammini verso casa.
(Ermes Ronchi)
Lampada per i miei passi… non solo la Tua Parola, anche il compito che mi hai affidato con tanti occhi puliti e curiosi e manine da far volare su cartoncini e fogli, staccate almeno nelle nostre ore di catechesi dalle tastiere e dagli schermi touch… oltre agli occhioni e alle domande della bimba che mi hai fatto dare alla luce. E poi c’è la bimba ancora viva in me, che si diverte a giocare con i colori…
Un’altra Madonna con Bambino, per una signora che passa sempre a ‘salutare’ la tomba del mio babbo quando visita quella di suo marito (ci vediamo quasi ogni giorno a San Jacopino, ci siamo incontrate al cimitero di Brozzi)
Albero e presepe con l’aiuto di Viola:
Lampada di Natale sul modello della rivista per i catechisti:
Candele di Avvento da accendere settimana per settimana non col fuoco, ma con i colori e le preghiere, per i bambini … ciascuno aveva la sua ‘corona’ distesa e ogni domenica abbiamo incollato una fiamma disegnata sulle candele dipinte o colorate di pastelli, per ogni domenica di Avvento accesa anche una riflessione sull’attesa, la profezia, la speranza e l’accoglienza:
Voi che credete voi che sperate correte su tutte le strade, le piazze a svelare il grande segreto… Andate a dire ai quattro venti che la notte passa che tutto ha un senso che le guerre finiscono che la storia ha uno sbocco che l’amore alla fine vincerà l’oblio e la vita sconfiggerà la morte. Voi che l’avete intuito per grazia continuate il cammino spargete la vostra gioia continuate a dire che la speranza non ha confini.
(David Maria Turoldo)
E mentre l’aria si faceva come da neve, incantata dalle foglie gialle di un albero, lasciavo andare pensieri e domande…
e mi decidevo a cambiar tema per un dipinto da regalare al mio sposo appassionato di stelle, numeri, nuvole e scacchi: partita a scacchi tra le nuvole …