Viola a casa

Ultima sigaretta all’alba di nascosto dai guardiani… mercoledì 7 giugno.

Ultimi saluti a nuvole e olivi dal parcheggio esterno del Meyer…

Medaglia del coraggio da Riky per la piccola forza della natura che ha smentito chi sosteneva fosse necessario il sondino per nutrirla… 

Ultimo pranzo a bischero in attesa della dimissione (e primo latte nella tazza nuova dei Super Pigiamini per la paziente in uscita).

E Viola è a casa da mercoledì pomeriggio.
L’ultima volta che ho scritto “E Viola è a casa” con lo stesso pieno di emozioni è stato quando ci hanno lasciate tornare dal reparto Maternità. Primo ricovero in quattro anni di vita. Non posso dire che sarà l’ultimo, ma voglio sperare sia stato l’ultimo per tanto tanto tempo. In ospedale non si sta bene. Ci si va quando è necessario, ci si resta SOLO finché strettamente necessario. La vita è fuori.
Grazie alla principessa Elsa che continua a far arrivare gelato magico …

 8 giugno 2017 gelato a casa

… dal ditino curioso alla paletta golosa…

8 giugno 2017 gelato con la paletta

“Posso venire a farmi truccare da principessa da te?” E me lo chiedi, amore mio?

in negozio con mamma e a casa dei nonni …

Oggi non si sentiva di uscire, la classe era in gita, la baby-sitter impegnata altrove, mamma a lavoro… l’ho lasciata dai miei e a metà mattina mia madre mi ha fatta piangere di gioia: nipotina e nonno allo stesso tavolo, la mia bimba e il mio babbo venuti fuori entrambi da ricoveri lunghi e con incerte diagnosi… Viola e Lodovico, le mie ragioni del cuore, oltre all’amore per il babbo di Viola che, però, è altro.  


Tante coccole… abbiamo da recuperare più di una domenica insieme, piccolina.

Ma lunedì si torna all’asilo!

 

… e i giardini

         di un marzo iniziato tra pioggia e vento freddo, nuvole gonfie e voglia di stare sempre fuori06032014alberi fioritie guardare il cielo camminando o sostando tra gli alberi

4.3.2014 nuvole ai giardinidel giardino che in estate mi sembrava lontano e ora invece ospita spesso i riposini di Viola. La fanciulla inizia a cinguettare all’alba e non si ferma un momento, in casa.
Viola affacciata nel lettino
Fuori è un angelo e nel passeggino si addormenta che è una meraviglia,
3 dorme ai giardini
ora poi che è arrivata una specie di primavera
13.3.2014 fiori rosaie i rami si vestono di fiori chiari

13.3.2014 fiori e rami

e gli occhi riposano anche spalancati …

13.3.2014 fiori rosa verde rami

anche le ombre sono colorate

13.3.2014 ombre verdi

e chi si sveglia baciata dal sole non gradisce le luci della ribalta.

13.3.2014 niente foto

Con l’aria di primavera fervono i lavori

13.3.2014 lavori nel parconel parco recuperato,

13.3.2014 parco giochi nel verdeun’oasi di pace,

13.3.2014 una cucciadi cui ignoravo la storia,

3 ombrecosì vicina a casa (mi sembrava lunga la strada col passeggino quando ero debole e troppo stanca, ora sono sempre abbastanza stanca, ma un po’ di forze son tornate). E mentre si va e si torna, si notano tante piccole cose che prima, persa nei miei pensieri o sempre di corsa, non vedevo …

11 marzo vietato legare3

11 marzo vietato legare

p.s. “oasi di pace” dal lunedì al venerdì, quando ci sono bimbi piccini con le mamme alle prime armi e anziani con le badanti straniere, mentre la domenica è il regno della mamma italiana berciante… coi bimbi in età scolare nel giorno senza “parcheggio”.
Perché nei giardini di Parigi non ho mai sentito gridare dietro alle creature? L’urlo per esasperazione ci sta, uno strillo di spavento ogni tanto o se il pargolo ti scappa lontano e magari corre verso la strada è una reazione comprensibile, quel che mi snerva è il berciare come modalità di default della mamma italiana. Spesso a chiacchiera mentre i bimbi giocano parecchio più in là o per farsi notare e incitando al casino anche l’erede, che un giorno all’estero sarà subito riconosciuto come italiano.
Forse non sono italiana.