a cielo aperto

Prima serata post lockdown per il Balagan Cafè, ieri sera, nel giardino della bellissima sinagoga di Firenze, una serata davvero speciale. Che a nutrire il cuore a volte basterebbe il rosa di cui si tinge la facciata del tempio al tramonto… ma in compagnia degli affetti più cari è roba da far scoppiare il cuore e dispiace archiviare persino l’autoscatto di gruppo sfuocato

(almeno il don con mascherina del calcio storico – coi colori di Fiorenza – e un occhio mio – uno solo – sono a fuoco! )

Mentre suonava Lorenzo Bianchi per la novità dell’estate: la Muzika Shelanu, che vuol dire “la nostra musica” (ogni giovedì sera, nella prima ora di apertura del Balagàn, giovani talenti della comunità ebraica di Firenze offriranno un intrattenimento musicale prima dell’inizio degli incontri) ci siamo rifocillati con le prelibatezze della cucina ebraica a cura di Jean-Michel Albert Carasso e Michele Hagen (ier sera JM non c’era, purtroppo per noi e buon per lui finalmente un po’ al mare, ma, a parte l’assenza di cumino nel couscous con i profumi del mediterraneo, Mike è stato all’altezza dello chef in vacanza), dal couscous con verdure ai dadi di ceci e spezie, hummus e melanzane alla marocchina… si viaggia anche con i sapori, cucina e cultura non sono mai separate. E per tetto il cielo, per tende le foglie.

Intensa commozione al ricordo di Daniela Misul e non sembra sia già passato un anno dalla sua morte, forse i lunghi e pesanti mesi di questo tempo sospeso per la pandemia hanno sbalestrato tutto, a partire dalla percezione del tempo, appunto… o forse semplicemente è tale il peso della perdita, per Ugo Caffaz che con lei organizzava i Viaggi della Memoria, per l’amica di infanzia, per i rappresentanti della comunità islamica, per tutti coloro che non possono trattenere le lacrime nel parlarne, anche se devono ricordarne il sorriso, la gioia di vivere, la passione per creare allegria e rapporti veri.. in ogni caso la sua memoria sia benedizione, donna di pace, tessitrice di incontri e conoscenza, anima libera e bella. Grazie!

E infine la meraviglia di musica e memoria, storia e festa, umanità viva nel concerto davvero trascinante in danza di tradizioni ebraica e rom intrecciate, vera festa Romanò Simchà con l’Alexian Group di Santino Spinelli insieme con Enrico Fink e l’Orchestra Multietnica di Arezzo.

La voglia di ballare era difficile da trattenere, infatti ci si muoveva un po’ tutti, anche accampati nel giardino, su panchine con i simboli del distanziamento o su sedie di fortuna, chi muovendo solo il piedino e pure l’altro, chi battendo il tempo con le mani, chi alzandosi e… un paio di vere ballerine almeno le ho notate. Ma ci sono stati momenti anche di riflessione. Se dal dramma nasce arte… è poesia.

Una serata emozionante e indimenticabile, con Sandro, Anna e don Fulvio.

Bere con gli occhi

Luce e bellezza. A Firenze, con un caldo da svenire che però non è il caldo assurdo tipico del mese di luglio a Firenze…

(non c’è più il deserto, non è tornato ancora il turismo da affaroni)
(a ogni passo cambia tutto)

Bere con gli occhi la bellezza

(e mangiare con la maglietta)

Anna in rosso, me in giallo… poi con schizzi rossi di pomarola
pausa pranzo in un posto carino
un giogo non dolce, temo, ma saporito e piccante

E verso la fine di una caldissima giornata ricca di bene, gusto, bellezza, affetto, colori, sorprese… la placida eleganza della gatta adottata dal giardino della canonica di San Jacopino. Stina, la gattina rinata…

Balagan insolitamente composto

Un’altra sera d’estate nel giardino della sinagoga per godere il fresco offerto dall’unico punto di Firenze dove si respiri anche nella canicola afosa di luglio, per stare in ottima compagnia e, stavolta, per un evento di particolare rilievo all’interno dell’iniziativa estiva del Balagan Cafè: la consegna della Menorah d’oro al direttore degli Uffizi Eike Schmidt, da parte del Bené Berith di Roma.


Accarezzati dalla brezza tra gli alberi del giardino e dalle note del concerto del Quartetto d’archi Amitié, con brani inediti di Federico Consolo*, offerti dall’archivio del Conservatorio Cherubini.

E una cena più ricca del consueto, ma sempre a base di delizie della tradizione gastronomica ebraica presentate, narrate e cucinate da Michele Hagen e dallo chef Jean-Michel Albert Carasso:

Bomboloncini salati ripieni di pappa al pomodoro
Cornetti di sfoglia con spinaci
Pizzette con formaggio (di soia, perché menu bassari/parve) aromatizzato all’erba cipollina con pere e miele
Gravelax di salmone agli agrumi (marinato con pepe rosa e aromi)
Spuma di tonno con caviale di melanzane

Paccheri al sugo di nasello


Salmone grigliato in crosta di sesamo
Pomodori confit al cedro e mentuccia fresca e patate rosolate al rosmarino

Sorbetti di fragola, cocomero, melone o limone

 

Ieri sera riuniti gli affetti speciali del nuovo capitolo della mia vita, i miei ‘custodi’, Anna, la mia madrina, e don Fulvio, con amici nuovi, Patrizia e Sandro (non mio marito, lui era a casa con la nostra bimba). Bella serata… grazie!

A parte noi, sempre un po’ casinisti, non c’era il solito Balagan (alla lettera – me lo ha detto Emanuele Bresci – disordine, catastrofe, scompiglio, caos…), il 4 Luglio clima delle grandi occasioni, alta società, musica raffinata. 

4 luglio 2019 post quartetto d'archi per Eike Schmidt

*Federico Consolo era un promettente violinista, quando dovette interrompere la sua carriera di concertista per una malattia neurologica. Si dedicò quindi all’insegnamento presso il Conservatorio di Firenze, alla composizione (studiò con Liszt), a studi di musicologia particolarmente in ambito ebraico. Il suo “sefer shirei Israel”, libro dei canti d’Israele, è una ricca collezione di trascrizioni della liturgia livornese
(Enrico Fink)

un sorso di felicità

in giorni strani, con tanti problemi (possono forse mancare errori e problemi, finché siamo vivi?), immani dolori pubblici, piccole gioie private, in cammino tra cicatrici ancora fresche e nuova rinascita, dopo cadute e scivoloni… non scrivevo più tra le mie briciole, ma oggi voglio appoggiare solo qualche immagine a pezzettini di memoria futura, per non dimenticare la felicità assaporata in una serata di puro affetto.

Con don Fulvio e con Anna, con il padre spirituale (e amico speciale) e con la madrina (e amica vera e testimone e sorella di cuore) all’incontro di ieri del Balagan Café

anche per stare un po’ con Jean-Michel, lo chef più charmant della diaspora e …altro amico super!

che ci ha deliziati con fagottini brik (li ho scelti nella versione vegetariana anche se non sono veg io, ma ero curiosa …ripieni di patate e spezie invece che di carne speziata), carote alla marocchina con mandorle e cumino, melanzane al forno allo za’atar, tabbuleh di bulgur alle erbe e poi la salsa tahina…

ma soprattutto si è seduto accanto a noi a mangiare anche lui.

Tra noi non potremmo dire (e non da ieri sera, anche se ieri sera per la prima volta tutti e quattro insieme) quel che si ripete quando si vuol sottolineare una distanza “ma abbiamo mai mangiato insieme, noi?”

Le vere amicizie passano anche dalla condivisione del cibo.

Mentre il cielo regala giochi di luce e colori sulla bellezza uscita da mani umane a gloria dell’infinito…

Tra un assaggio di cibo preparato con cura e un sorso di vino, tra i rami e le foglie del giardino della sinagoga e il cielo sopra Firenze, tra un incontro e un canto, tra l’incanto e la memoria, la pace si costruisce nella bellezza, il sapere anche nei sapori.

Grazie per il vento lieve, grazie per il vino bianco, grazie per un sorriso e per gli occhi lucidi, grazie per gli abbracci e le carezze, grazie per le canzoni e le risate, grazie per i battiti del cuore accelerati dalle emozioni e placati dalla brezza e dalla musica… grazie, grazie per la vita

Luglio rovente, ma di sera anche dolce

Luna piena, l’otto luglio, rossa al suo levarsi da dietro i tetti dei palazzi che in parte chiudono la vista sulle luci della mia città, 

magnetica e incantatrice anche dietro un velo di nuvole, custode silenziosa di speranze e segreti …

e mentre si aspettava la venuta al mondo del fratellino di Franci, giochi e coccole in casa in una domenica bollente con la mia piccola immensa gioia: “Mamma, proviamo a far le faccine strane?” 

e ancora spiazzata da Viola che prendeva nella sua manina il Crocifisso che porto al collo da un paio d’anni, dalla mia tardiva Cresima e mi chiedeva “ma chi è questo signore che tieni vicino al cuore?”

“Il Signore…”
e una balbettante spiegazione di quel che non so come raccontare a una quattrenne…
E un’amica a trovarmi in negozio in una mattinata di smarrimento,

poi la voglia di fare un dolce freddo per invitare a cena chi mi sta salvando la vita. E forse salvando in senso più alto.


Cheesecake con cioccolato per il mio padre spirituale, gourmet anche se costretto a non essere gourmand… deve tenere sotto controllo la glicemia per la salute, ma l’occasione valeva uno strappo alla regola, visto che con qualche equilibrismo s’era trovata una sera in cui era libera anche Anna!
E Anna ci ha fatto le foto mentre Viola si divertiva   

14 luglio 2017 don Fulvio e il cheesecake

14 luglio 2017 don Fulvio Viola e cheesecake

 (anche se non ha voluto assaggiare il dolce preparato insieme)
13 luglio uno specchio di cioccolato

13 luglio 2017 Viola mescola

“I dritti e la torta”
by Fulvio Capitani

Un 14 Luglio dolce e brillante (nel senso che la notte poi ero brilla, dopo aver seccato il Prosecco portato da don Fulvio!)
Intanto, il 13 luglio, Carmela ha dato alla luce il piccolo Andrea. 

E siamo stati a vederlo appena tornato a casa, sabato 15, con Sandro e Viola (che si è divertita con l’amico suo, Franci)

Pensavo fosse già abbastanza per sentire gratitudine e combattere i cattivi pensieri e le paure…. poi, ier sera, don Fulvio mi ha dedicato una canzone e mi sono commossa fino alle lacrime.

… è come nei sogni, è come nelle avventure
ma il principe azzurro stavolta forse non viene
e contro i pirati dovrai lottare davvero!
Ma ormai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare.
Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere
(…) per questo si allenano davanti allo specchio
quasi tutte le sere….
lo fanno per cercare di vincere le 
loro stesse paure.
Ormai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare,
ma è proprio questo il tuo vantaggio
e non ci rinunciare!

    GRAZIE

 

 

Tenerezza in cammino

wp_20161017_08_51_50_pro

Ottobre sta volando via carico di bellezza e fatica, incontri e passi, stupore e speranza, tra febbre alta per pochi giorni e tante emozioni…
L’anno speciale della Misericordia sta per finire e, anche se non abbandono l’idea di un viaggio pur breve a Roma (Viola vuole prendere il treno per andare dalla zia Roberta), intanto mi sono regalata un piccolo pellegrinaggio fiorentino con la carissima Anna: insieme alla Cappella della Misericordia, dove non ero mai entrata (vergogna… mi ero persa questa chicca robbiana), martedì 11 Ottobre. 

e68da292-95db-4143-93ce-331216d331d0

Cappella della Misericordia, Firenze

Attimo di imbarazzo davanti al Duomo, con una guardia che mi aveva presa per una turista e mi indirizzava all’ingresso con biglietto…una volta entrata, dopo le preghiere, ribaltato l’imbarazzo sul povero guardiano con la domanda sul Libro dei pellegrini (nell’opuscolo dell’Arcidiocesi c’era scritto di registrarsi… ma in Cattedrale nessun registro per i nomi già scritti in Cielo, mistero risolto presto parlando con le persone informate, non senza momenti di ilarità), mentre sui gradini della Porta Santa a Firenze le lettere svaniscono…

 

8a047297-8837-47ea-b9fd-d0e22eef8a5a

Porta della Misericordia, Cattedrale di Santa Maria del Fiore

 

Conta l’animo con cui si varca quella soglia, non un registro, non le scritte temporanee… però non è bellissimo veder mancante proprio la parola “misericordia”, il nome più dolce del Creatore. Bello, bello, bello sostare in tanta solenne abbondanza di segni.


71ec6a6d-94b4-4821-812d-26f5117e0318

E dolce, emozionante, commovente per me tornare nella chiesa di San Carlo

Madonna della Tenerezza, Icona di Maria in San Carlo

Madonna della Tenerezza, Icona di Maria in San Carlo

per poi tornare a spasso… nel mondo, tra i turisti e i mercanti, l’arte in strada e i passanti. Amo la mia Firenze.

4de100b3-f513-40e6-b2ef-40b85a00333c

doni e risposte


6 davanti a Maria
Stamani, con Viola scalza, a pregare per il bimbo in attesa di operazione. E la sua mamma, donna forte e generosa che tanto mi aveva aiutata nei giorni dopo la nascita di Viola, subito mi ha fatto sapere quando si è svegliato dall’anestesia: l’intervento è riuscito, il piccolo è provato, ma sta bene. Che tenerezza vederlo con tutti i fili e le garze… l’aspetta una convalescenza faticosa con l’afa che opprime Firenze, ma è andata bene. Grazie.

4 Cresima foto di Elisabetta7

Grazie all’amica Elisabetta (mia compagna di yoga) che oggi mi ha mandato le foto scattate sabato in Battistero, ricordi preziosi di un momento davvero speciale per il cammino ripreso,

4 Cresima foto di Elisabetta 11

con i miei angeli sorridenti accanto

 4 Cresima foto di Elisabetta 14

4 Cresima foto di Elisabetta 15

4 Cresima foto di Elisabetta3nella meraviglia del bel San Giovanni

4 Cresima foto di Elisabetta4con zio Giovanni sempre presente nei momenti importanti e Anna elegante,

4 Cresima foto di Elisabetta 21con Sandro, mio sposo, babbo della nostra bimba, amico viola e Amore della mia vita, felice (almeno spero, almeno si leggeva nei suoi occhi e nel suo sorriso) per me, nonostante posizioni diverse… ciascuno trova il suo modo, le forme e i tempi che si accordano nel cuore. Rispetto e libertà sono i compagni di viaggio dell’amore

4 Cresima foto di Elisabetta 18

in Battistero

4 La luce di MariaLa luce di Maria scesa per un po’ di nuovo ad altezza di occhi nudi, la vetrata restaurata del rosone centrale della facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, l’Assunzione di Maria, realizzata sul modello in cartone di Lorenzo Ghiberti, rimarrà esposta in Battistero fino all’otto settembre.
Dal Duomo al “bel San Giovanni” e oggi a dare altra luce alla mia giornata speciale.

4 verso la comunione

4 luglio 2015 la mia Cresima in BattisteroCresima da adulta.
Confermazione in piena consapevolezza dei doni ricevuti da neonata nel Battesimo. Da ragazzina, lasciata libera, non la feci. Poi una lunga storia… oggi, con Don Vincenzo che concelebrava insieme con Monsignor Corti, con Anna, già madrina di Viola al Battesimo della mia bimba oggi mia madrina di Cresima,

4 tra don Vincenzo e Anna

nella luce del Battistero,

4 LUCEmentre fuori il termometro schizzava verso i 40 gradi all’ombra,

4 appena arrivatecon zio Giovanni che è venuto nonostante gli avessi detto di stare attento al grande caldo e che comunque sarebbe stato presente nel cuore e con le preghiere … grazie, zio! Sono quasi tutte sue le foto scattate col mio cellulare rinato.

4 zio Giovanni e Anna2Con Franco anche, c’era tanta rappresentanza del Preziosissimo Sangue in questo sabato di fuoco…

4 Cresima mi allontanavo dall'altareE con lo sposo vicino. Grazie, Sandro!

4 con Sandro2Grazie per i tuoi sorrisi e il tuo abbraccio ogni volta che l’emozione mi faceva vacillare, grazie per esserci anche quando non condividi le mie scelte, non per accontentarmi, ma per vedermi felice e stare con me passo dopo passo. Grazie, Amore mio per la vita!

4 con Sandro1Grazie, Anna!

4 Anna accanto a me

4 doc

Grazie, mamma, che sei rimasta a casa con Viola… era davvero troppo caldo per portarla con noi.

4 Cresima h
Grazie a tutti.
Grazie a Elisabetta per la presenza e per le foto con la macchina che mi manderà per post@ e per il regalo inatteso. Un libro che sembra scritto per me….
Come davvero non mi aspettavo i regali della madrina.
Oltre il dono dello Spirito che altro volere? Già la presenza di tante persone che mi vogliono bene è stata un di più e poi… anche i regali! La mia madrina, fotografa vera, poteva lasciarmi senza una Canon?

4 i regali di Anna e Elisabetta

Grazie ancora, Anna!

4 in Battistero

gratitudini

matite coloratequando scrivevo il diario sul quaderno con le pagine di carta, anche prima di esser travolta dall’impegnativa gioia dell’essere mamma, a volte arrivavo così stanca alla sera che non potevo dedicare molto tempo alle parole su quei fogli ormai sbiaditi, ma per certe notti avevo adottato la semplice e buona abitudine delle “gratitudini”… anche nelle giornate più nere c’era qualcosa per cui essere grata, oltre al fatto di essere viva e respirare e poter camminare.
Non è un periodo tranquillo (ce ne sono mai stati nella mia vita?), a tenere lontano il sonno nonostante la stanchezza ci sono pensieri grossi e problemi spiccioli, a parte l’angoscia per quel che accade intorno a noi. Però nel cuore provo tanta gratitudine per l’amore della mia bimba, i suoi discorsi sempre più elaborati e buffi, la sua altalena di sfide e tenerezza, voglia di far da sola e bisogno di sentirmi sempre vicina; nell’anima sento nuova gratitudine per la luce che respiro dentro; nella mente e su questo diario strano, personale eppure non privato, con aggiornamenti saltuari, voglio appuntare (non fermare, non si ferma il tempo e neanche il ricordo è immobile, si modifica nel vivere ancora) poche grandi gratitudini di questo sabato e di questa domenica ormai andati…
Grazie, Anna, per essermi stata accanto nel giorno del ritiro prima della mia Cresima da adulta (che sarà celebrata sabato prossimo, il 4 luglio in Battistero), accogliendo i miei dubbi e le mie emozioni.

27 con Anna davanti al Duomo

Grazie ancora, Anna, anche per lo yogurt gelato in quel posticino carino vicino al Duomo. Con il dolce fresco in bocca si parla meglio anche di cose un po’ amare…

27 made with loveGrazie alle nuvole e a sorella Luna (e a Venere e Giove sempre più vicini, ora belli brillanti come stelle, anche se non riesco a far loro una foto. E anche questa con il nostro satellite non è il massimo, era ancora molto chiara  la Luna crescente nel cielo del pomeriggio, però mi piaceva la sua posizione apparente sopra le nuvole).

28 luna ancora chiaraE ancora grazie a Viola, birbona e scatenata, che mi riempie gli occhi di sonno e le gambe di lividi e il cuore e la mente di una felicità prima neanche sognata

28 Viola bellaE grazie a Sandro, sempre. Gratitudine implicita qui, cercando di esprimerla a voce nuda e nella vita nostra… però un paio di “grazie” esplicitamente per il babbo di Viola che stando con lei mi ha consentito di andare al ritiro e per lo sposo che mi lascia libera di fare un cammino che non sempre accetta, ma forse capisce. Eri un amico, sei presto diventato il mio sposo, sei il babbo di questa meraviglia che si tuffa verso l’obiettivo e che stasera proprio non voleva far la nanna. La passeggiata dopocena per farle scaricare un po’ le pile con la palla in piazzetta, tra altri bimbi e genitori in cerca di un filo d’aria in questo picco di estate nella conca… è stata anche una bella uscita per noi due. Essere coppia con una bimba piccina non è sempre facile, non essere solo i genitori di Viola e restare amanti e complici e confidenti è una sfida, non è scontato. Grazie

verso il download

Viole

Da ieri, forse anche da prima, ma da ieri ci metto l’attenzione, sensazioni ‘strane’ di più intensa pressione in basso, cambiamenti indefinibili a parole, contrazioni ancora non dolorose come immagino saranno quelle decisive, ma sempre più frequenti e intense, umori in aumento… e se mi viene il dubbio che siano avvisaglie o prodromi, mi scopro divisa tra paura e desiderio, tra il pensiero che “no, non è ora, non sono pronta, Viola non è pronta, è ancora presto… ” e l’ansia che si concluda l’incertezza di questo finale di gravidanza con il contorno di indiscreta impazienza da parte di tanti, troppi,  tra vicini di casa, conoscenti, perfetti estranei… tutti con in bocca la stessa curiosità “o quando nasce?” (ma che ti pesa a te ‘sta pancia?).
Solo alla mia piccina vorrei pensare, senza dar peso alle frasi della gente sulle dimensioni, la forma, l’altezza del mio pancione…

Stamani sono passati a trovarmi zio Giovanni e zia Anna Maria, commossi dalla pancia che non avevano ancora visto… soprattutto zio era commosso, lui, medico, mi era stato spesso accanto quando ero secca rifinita…

Nel pomeriggio, dopo la stirata settimanale, aspettavo la visita di Anna, amica su facebook conosciuta in occasione del flash mob contro l’omofobia, ottima fotografa e anima luminosa..

foto di Anna Zucconi 17 maggio 2012

che mi aveva sorpresa mentre scattavo anch’io foto ai partecipanti

fotografata dalla fotografa 17 maggio 2012e confusa nella folla

dietro altre partecipanti al flash mob

prima che nella scena clou

flash mob 17 maggio 2012

mentre l’aspettavo scrivevo sul diario di carta:

di qui al dowload voglio stare solo con persone che trasmettano fiducia e speranza a me e buone energie a Viola

sapevo di riabbracciare una bella persona, un’amica frequentata on line, anche se incontrata prima in piazza… non mi aspettavo che le ore volassero parlando, non mi aspettavo tutti i regali che mi ha portato:

5 tra i doni di Anna golf per Violauna scatola grande piena di vestitini nuovi per Viola, quasi tutti nei toni del viola, magliette, golf, felpa col cappuccio, pantaloni,

doni di Anna completinoscarpine e …

e il serpente morbido è per me: un ottimo antistress nel colore del mio cuore

con Anna e … il serpo viola

commossa e stupita da tanta generosità, felice di iniziare a conoscerla meglio