
a passi svelti verso la Fortezza, con il cuore in gola e la stanchezza sotto gli occhi, ma la Luna ancora pallida a dirmi che sì, era giusto andare, andare e camminare con in borsa una torcia e il cartello scritto ieri.

Siamo stanche di processi alle vittime, siamo stanchi… alla manifestazione di stasera c’erano anche tanti uomini.
Riprendiamoci la Fortezza!
Riprendiamoci la libertà di uscire la sera senza la paura di essere aggredite… un filo di timore mi accompagna sempre, ancora, quando esco da sola. Gli attacchi di panico sono sotto controllo per la maggior parte del tempo, ormai, ma le ferite non si cancellano. Anche se non sentirsi più sola aiuta. Come aiutano i colori, il rosa e viola del tramonto, il bianco della Luna, il rosso fiammante di magliette e smalti… nessuna stasera era vestita da suora, nesssuna zitta e buona a sentire ancora sparare giudizi sulla ragazza che si voleva divertire e invece ha subìto uno stupro di gruppo.

C’era anche Paola, del gruppo di amici “virtuali” della Radio via web che mi ha sollevata d’umore in tante serate…
Da stasera un’amica anche reale (ma prima non era finta, virtuale non vuol dire nulla di meno che potenzialmente anche concreto), un’amica che mi è stata vicina fino al ritorno a casa. Abbracciata con le braccia finalmente una persona che sentivo vicina anche “solo” scrivendoci on line, abbracciata per la prima volta nella sera in cui in tante e in tanti abbiamo voluto abbracciare simbolicamente la ragazza della Fortezza.

Grande, vera, generosa Paola, grazie!

E mi ero portata anche la torcia … effetto strano nel selfie scattato da Paola:

p.s. siamo finite anche su Repubblica
e il cartello scritto in mezzo a un pomeriggio di corse dietro a Viola è finito anch’esso in primo piano in quella galleria di foto dell’edizione on line di Repubblica
“Mamma, che cosa stai scrivendo?”
“Viola, ora non puoi e non devi capirlo… ma è anche per te e per tutte le donne. E anche per gli uomini che non sono bestie, la maggioranza, sai? Sono bravi come babbo, fratellone, ziii, amici… non sono tutti incapaci di trattenere impulsi bestiali e poi dare la colpa alla donna che ‘lei ci stava’ per farla franca”
Per te, cucciola, ti ho lasciata col babbo e sono andata a manifestare anche e soprattutto per te e per le piccole donne che stanno crescendo in questo mondo storto
