Dodici mesi da salutare

e diversi pezzettini da salvare.

Come l’ultimo giorno dell’anno scorso, anche oggi prendo spunto dal foglietto quotidiano per salutare, benedire e ringraziare l’anno che oggi finisce

Questa giornata rischia di avere un sottofondo di malinconia per tutto quello che non è andato bene nell’anno appena trascorso. Qualche anno fa ho scoperto quanto sia bello, in questo giorno così strano, prendermi un’ora di tempo e fermarmi: pormi davanti al tabernacolo e ripercorrere insieme a Lui l’anno appena trascorso. Questo è diventato un momento a cui non voglio rinunciare, essenziale per concludere un tempo nel migliore dei modi. In questa sosta scrivo il mio “Te Deum”: la mia lode al Padre per i dodici mesi che mi sono stati donati. Scelgo poi dodici istantanee, una per ogni mese: dodici foto per benedire il tempo ricevuto in dono


E quest’anno mi sono regalata anche più di un’ora davanti al tabernacolo, sosta di ringraziamento mentre si chiude più che un anno. Ma le cose grandi ai grandi.

Per me è già difficile rinunciare a tanti pezzettini di memoria, da mettere insieme nel cuore, scegliere solo dodici istantanee da mettere qui? Anche se me ne concedo due o tre al mese, resta fuori tanto… in un anno difficile, che si è portato via un’amica ancora giovane, Lara, morta per un malore improvviso,

mentre un’altra amica, più che amica, Roberta, sorella di cuore, è stata operata per un cancro al seno e sta lottando ancora tra la chemioterapia e i suoi problemi in famiglia che intanto non si erano magicamente risolti, in un anno di prove e fatiche, i motivi di gratitudine sono tanti di più, più che nell’anno precedente.

La grazia non cancella dolori e difficoltà, ma permette di intravedere il sorriso di Chi ci ama tanto da essere nato per noi, nato da donna, poi anche morto e risorto, prima, soprattutto, nato, spogliato del suo essere infinito e fatto bambino GRAZIE

Pasqua 2022
Gennaio 2022 con Sandro a San Miniato al Monte, foto scattata da Viola
8 febbraio 2022 compleanno di Viola
marzo 2022 disegni da catechista per i bambini
Aprile alle Cascine
Maggio, a San Jack, preparativi per il CRE 2022
12 giugno 2022 Viola balla al Teatro Puccini
Giugno 2022 educatrice bagnata come i bambini del CRE
Luglio 2022, la mostra mostra “Donatello, il Rinascimento”
Luglio 2022, con Suor Anna
Agosto 2022, Balagan
Agosto 2022, fuori dalla Fiesole
Settembre 2022, 23 settembre bel bagno in mare a Fetovaia
Solstizio di autunno all’isola d’Elba, 23 settembre 2022
Ottobre 2022, ritiro dei catechisti
Novembre 2022 mi piace ancora dipingere
Dicembre 2022 con Sandro e Viola al Fuoco Matto

E ho lasciato fuori il matrimonio di Francesco, con Viola e Bernardo che sembravano personaggi di un film…

la felicità marina a Castiglioncello,

gli incarichi colorati…

e chi non è qui, ma sempre nella memoria e nel cuore e spero mi aspetti a casa

attesa, desiderio, stelle, mancanza

Un mese circa dall’ultima camminata tra le foglie gialle d’autunno, un mese di silenzi e chiarimenti, tosse e disegni, pensieri e colori, dolori e smarrimenti, gioie e giochi… un tempo di Avvento vissuto ora per ora senza fretta e senza fermarsi. Una puntata di febbre, poi la debolezza seguita mi regala la sosta per mettere insieme qualche momento, quasi senza parole, con immagini che sbiadiranno e non importa, basta che crescano i semi sparsi tra le pieghe della vita.

Avvento: tempo per attendere, perché qualcosa o qualcuno manca.
Come i soldati romani detti desiderantes che attendevano vegliando sotto le stelle i compagni non ancora rientrati all’accampamento dopo la battaglia.
Attendere è declinazione del verbo amare.
Avvento: tempo per desiderare e attendere quel Dio che viene, dice il Vangelo con una metafora spiazzante, “come un ladro”. Che viene nel tempo delle stelle, in silenzio, senza rumore e clamore, senza apparenza, che non ruba niente e dona tutto.
Si accorgono di lui i desideranti, quelli che vegliano in punta di cuore, al lume delle stelle, quelli dagli occhi profondi e trasparenti che sanno vedere quanto dolore e quanto amore, quanto Dio c’è, incamminato nel mondo. Anche Dio, fra le stelle, come un desiderante, accende la sua lucerna e attende che io mi incammini verso casa.

(Ermes Ronchi)

Lampada per i miei passi… non solo la Tua Parola, anche il compito che mi hai affidato con tanti occhi puliti e curiosi e manine da far volare su cartoncini e fogli, staccate almeno nelle nostre ore di catechesi dalle tastiere e dagli schermi touch… oltre agli occhioni e alle domande della bimba che mi hai fatto dare alla luce. E poi c’è la bimba ancora viva in me, che si diverte a giocare con i colori…

Un’altra Madonna con Bambino, per una signora che passa sempre a ‘salutare’ la tomba del mio babbo quando visita quella di suo marito (ci vediamo quasi ogni giorno a San Jacopino, ci siamo incontrate al cimitero di Brozzi)

Albero e presepe con l’aiuto di Viola:

Lampada di Natale sul modello della rivista per i catechisti:

Candele di Avvento da accendere settimana per settimana non col fuoco, ma con i colori e le preghiere, per i bambini … ciascuno aveva la sua ‘corona’ distesa e ogni domenica abbiamo incollato una fiamma disegnata sulle candele dipinte o colorate di pastelli, per ogni domenica di Avvento accesa anche una riflessione sull’attesa, la profezia, la speranza e l’accoglienza:

Voi che credete
voi che sperate
correte su tutte le strade, le piazze
a svelare il grande segreto…
Andate a dire ai quattro venti
che la notte passa
che tutto ha un senso
che le guerre finiscono
che la storia ha uno sbocco
che l’amore alla fine vincerà l’oblio
e la vita sconfiggerà la morte.
Voi che l’avete intuito per grazia
continuate il cammino
spargete la vostra gioia
continuate a dire
che la speranza non ha confini.

(David Maria Turoldo)

E mentre l’aria si faceva come da neve, incantata dalle foglie gialle di un albero, lasciavo andare pensieri e domande…

e mi decidevo a cambiar tema per un dipinto da regalare al mio sposo appassionato di stelle, numeri, nuvole e scacchi: partita a scacchi tra le nuvole …

Natale è vicino, preparo il cuore…