sì, prendo in prestito le parole del Vangelo di oggi, Lunedì dell’Angelo, perché anche oggi è bello scoprire di poter abbandonare in fretta i sepolcri con il timore delle novità che cambiano la vita, rovesciano pietre e fanno sbocciare gioia nuova. Liberazione da trappole velenose e rinascita da ferite fasciate.
Messa in coena Domini senza lavanda dei piedi, per via del covid, ma in presenza, mentre l’anno scorso Quaresima e Pasqua senza poter andare alla messa…
Venerdì Santo intenso, dalle preghiere personali a casa alla liturgia della Croce in chiesa.
L’orchidea che l’anno scorso mi è stata regalata, perché altrimenti l’avrebbero buttata via, ora, curata, sta facendo nuovi fiori.
La tenerezza infinita della mia piccina…
Le passeggiate senza “necessità di lavoro, urgenza o motivi certificabili”, se non forse per la salute (conterà anche la salute dell’anima e il tono dell’umore?), in questi giorni di zona rossa e perpetua emergenza….
La Pasqua vissuta con pace, luce e calore in cuore, speranza traboccante, timore e gioia grande, almeno prima, durante e subito dopo la messa. E me ne sono stupita, perché l’anno scorso neanche avevo seguito la diretta… e degli anni precedenti ho ricordi confusi, ma in passato, purtroppo, spesso vivevo intensamente la Quaresima senza poi riuscire a godermi la festa. Quest’anno mi sembrava di aver mancato troppo… sì, ho partecipato quanto ho potuto alla messa quasi ogni giorno e alla Via Crucis in chiesa ogni venerdì, però non ho fatto digiuno, mi sono arrabbiata spesso… eppure il giorno che ha fatto il Signore ero in comunione davvero GRAZIE
E la gioia continua, senza soffocare il dolore, senza dimenticare l’orrore, ma godendo di ogni colore e luce intorno