
Nei giorni di Scirocco in cui era meno piacevole nuotare, nelle ore di ressa in spiaggia quando Maestrale tirava fuori il meglio dalla baia di Fetovaia, trovavo rifugio e facevo scorpacciate di bellezza al vecchio molo costruito dai pescatori vicino agli scogli dalla parte opposta rispetto alla punta.

Momenti che voglio ricordare, non solo con le foto. Nelle immagini non è venuto il vento fresco sulla pelle accaldata, il profumo di rosmarino e il sapore di sale anche senza bagnarsi, portato alle labbra dagli schizzi delle onde sugli scogli e sui gradini di pietra…


e la calma in testa, quando il suono del mare è più forte del frastuono dei pensieri. E la luce che abbaglia mette a tacere paure e ricordi brutti.

Solo lacrime buone, ricordi di persone amate e ormai altrove, se mai avesse senso parlare di luoghi o momenti oltre il tempo e lo spazio del nostro esistere. Zio Enzo che mi insegnava a pescare vive dove? Quando? Vive davvero, mentre noi ancora impariamo a vivere, forse. E babbo? Nel viaggio di ritorno ho pianto pensando a lui. Non gli ho preso la schiaccia briaca (dolce tipico elbano che gli piaceva tanto e che gli portavo per il compleanno, il 25 agosto) o l’Aleatico… sono due anni che mio padre non c’è più, ma l’anno scorso in Calabria era diverso, quest’estate, a Portoferraio, ricordi vivissimi… eppure c’è, qualcosa di lui vive in me. E con lui non più ‘qui’ ora, ma non svanito nel nulla assurdo, parlavo sotto le stelle di Fetovaia. Sotto le stelle dell’Elba mi aveva insegnato a riconoscere il Carro e l’Orsa…



il mare è cura, e restituzione… il mare è l’altra faccia del cielo 🙂
f,to la poetessa de’ noantri :-)))
tanto ti ha dato tuo padre, oltre che papà anche Maestro… ricorda, mia cara amica, che nessuno Uomo al mondo, ci potrà volere più bene.
(anche occhidebbono sarà d’accordo con me).
bellissimo post… pure sto imparando a fotografare le stelle:-)
we, sorelle mica per caso no? e manco col casso, (ridi!!),
E abbiamo scritto la stessa cosa riguardo il mare!!! la sua musica il suo parlarci è più forte dei pensieri…. ossia, cioè , i pensieri sono di sale… il sale della vita.
Pure filosofa so’ :-))))))))))
… amo il sale dell’amore
amo il sale che c’è in te
i tuoi occhi sono pieni di sale
i tuoi occhi sono pieni di sale
di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare
di quel sale che a pensarci ti viene voglia di guardare
Le tue labbra sono piene di sale
le tue labbra sono piene di sale
di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare
di quel sale che a pensarci ti vien voglia di baciare
Il tuo corpo è pieno di sale
il tuo corpo è pieno di sale
di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare
di quel sale che a pensarci ti vien voglia di sognare
La tua mente è piena di sale
la tua mente è piena di sale
di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare
di quel sale che a pensarci ti vien voglia di pensare
A noi e alle canzoni di Rino, ai nostri papà e babbo (a Firenze si dice babbo, oh), al nostro amore per il mare … brindisi salato e canterino
mi associo !!! cin cin :-))
quella canzone è strepitosa… bellissima, un arrangiamento che mi ha stupita… non la conoscevo.. od anzi, la conoscevo, in sogno 🙂