Marzo è iniziato con la pioggia intonata alle lacrime di un lutto, i fiori per via e l’ultimo saluto all’amato di un caro amico.
Nel silenzio, a passi lenti non solo per via della stampella (un mese dall’infortunio, spero di venirne fuori quanto prima, ma c’è decisamente di peggio), pensieri e ricordi affidati al vento e ai fiori, ai rami e alle foglie…
Incontri sulle sponde semplici del Serpiolle,
riflessioni sul ponticino… pensando al ponte che deve esserci tra i presenti e i viventi altrimenti.
Fiori colorati di vita, come il sole, all’ombra dei cipressi, nel grigio fosco di prima del temporale.
Pioggia e vento nel momento più pesante… mentre buttavano la terra sopra la bara dell’ami de mon ami, cercavo col cuore la tomba di nonna… anche lei a Trespiano. No, lei nelle braccia dell’Amore, a Trespiano solo quel che resta del suo corpo.
Requiem aeternam,
dona eis, Domine,
et lux perpetua luceat eis.
Requiescant in pace.
Amen