Se si tenesse un minuto di silenzio per ogni vittima della Shoah, il mondo dovrebbe rimanere in silenzio per undici anni e mezzo.
75 anni fa le truppe sovietiche entrarono per la prima volta nel campo di sterminio di Auschwitz scoprendo l’orrore del genocidio nazista. Ricordiamo i 6 milioni di uomini, donne e bambini uccisi semplicemente perché erano ebrei. Rimarranno sempre nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere.
75 anni fa venne “liberato” il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Tra i sopravvissuti cadaverici che ne uscirono mia nonna materna e mia zia maggiore non c’erano, come non c’era nessuno dei 26 membri della mia famiglia paterna deportati lì anche loro con migliaia di altri ebrei, rom, politici, sacerdoti, omosessuali, disabili e dissidenti che riposano, speriamo in pace, in quella terra polacca tristemente celebre. Sono nato quasi un mese dopo questa liberazione, da genitori profondamente feriti e per sempre mentalmente devastati, che mai ce ne dissero una parola ma che ci trasmisero lo strazio comunque. Qaddish eterno per tutte le vittime, questa memoria non sparirà mai
(il mio caro amico Jean-Michel Albert Carasso)
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.
(Primo Levi)