/an·gò·scia/
sostantivo femminile
1. Oppressione dello spirito che può nascere da uno stato di dubbio tormentoso o di profonda inquietudine oppure da paura, dolore o pietà, esasperati da particolare sensibilità.
PROPR. Difficoltà di respiro, opprimente costrizione al torace e alla gola, provocata da cause organiche o psichiche.
2. In psicoanalisi, reazione d’allarme dell’Io di fronte a situazioni per lo più interne e avvertite, spesso irrazionalmente, come pericolose.
3. Nella filosofia esistenzialistica, il sentimento fondamentale che ha l’uomo della nullità da cui emerge e in cui tende a risolversi il suo essere finito.
Origine
Lat. angustia, der. di angustus ‘stretto’ •sec. XIII.