Dolce ottobre

Una passeggiata per gustare con calma la bellezza in cui sono immersa quando corro, castagne per terra, i colori d’autunno sui rami e sui sentieri…

Respirare cielo per tornare a portare i pesi che in terra mai mancano, dimenticare per un momento di pace quel che pace e luce non è e sembra prevalere. Ricarica di fiducia per non scoraggiarsi.

Nella sinfonia d’autunno offerta ai sensi. Sole ancora caldo, aria fresca, profumo di terra bagnata e funghi, muschi, foglie, rami, zolle, insetti… ma quanti e di quanti tipi sono gli alberi alle Cascine?

E mettere un piede davanti all’altro, lentamente o correndo, resta la mia forma preferita di preghiera senza parole. Ogni passo uno slancio di gratitudine e lode a Chi ha creato il cielo e la terra e tutte le meraviglie che contengono. Al parco come per via, come i piccoli melograni sul marciapiedi…

e le rosee l’olivo nel giardino di don Fulvio,

per non parlare di zenzero e cannella, vaniglia e scorza di limone, succo d’arancia , frutti di bosco cotti con lo zucchero… che hanno profumato tutta la casa mentre provavo una ricetta di salsa per la copertura di una torta.

Ma solo la corsa di stamattina mi ha ricordato la bellezza grande di ottobre,

col primo velo di umido freddino

e una danza continua di foglie gialle giù dai rami mentre correvo… stavo per piangere commossa, come ieri al giardino di via Maragliano,

da poco intitolato a Samb e Diop

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