migrazioni d’oc

La vista che rinfranca il cuore, nel fresco d’altura mentre sulla marina il sole arroventa scogli e sassi

E il cartello in doppia lingua che avvisa subito che siamo in un posto speciale:

 

isola linguistica occitana, Guardia Piemontese, in occitano appunto La Gàrdia, conserva la memoria della prosperità prima della strage…

Dalla Provenza e dal settentrione della penisola erano arrivati in Calabria molti valdesi, invogliati dai signori locali per coltivare la terra e far vivere i borghi anche con l’arte tessile di cui si tramandano ancora meraviglie

Sotto il Museo Valdese c’è il laboratorio in attività, con filati naturali e preziosi: lino, seta, lana merino, cotone, ginestra, fili d’oro… 

Viola era incantata dai vestiti tradizionali…  

 

 

e dalle bambole guardiole

A me faceva effetto la porta con lo spioncino che si apriva solo dall’esterno, usata dai domenicani per controllare e tormentare i sopravvissuti all’eccidio, ex eretici costretti all’abiura, convertiti a forza al cattolicesimo.

(originale esposto nel museo)

… dopo che il sangue dei valdesi uccisi nella notte del 5 giugno 1561 dal castello si riversò nelle viuzze, fino a oltrepassare la porta principale d’ingresso che dal 1561 venne chiamata La porta del sangue

Da piazza Pietro Valdo (dove si trova la chiesa cattolica di Sant’Andrea apostolo)

alla porta dell’eccidio, su piazza della strage

solo una breve passeggiata, tra vicoli affascinanti e coltivazioni invitanti…

E accenti particolari, per l’origine provenzale (l’occitano è lingua studiata a scuola accanto all’italiano) e il gemellaggio col comune torinese di Torre Pellice

Dopo la gita con Mati, Carlo e Nikita, il giorno dopo siamo tornati a visitare con calma il Museo Valdese, con Sandro e Viola

(intanto ero andata alla messa per l’Assunta a Sant’Andrea)

Oggi è tornata la pace tra valdesi e cattolici. Ma quanto sangue versato bestemmiando il Signore! ‘Nel nome di Dio’, ma in realtà per questioni di potere e denaro e interessi alieni alla fede, troppi morti… sempre

 

2 pensieri su “migrazioni d’oc

  1. e grazie pure per la pagina di storia. Importante nuove scoperte, come già ti scrivevo di questa nostra Italia. Conosco la storia dei Valdesi, ho sempre visto le rubriche rai, protestantesimo, sorgente di vita, e anche i valdesi; peraltro sono molto attivi nelle donazioni sull’autismo. C’è uno scambio tra angsa lazio e valdesi, ed anche tra cooperative sociali. Anche se si potrebbe fare di più in termini organizzativi, la frammentazione è materia perversa che vede gli interessi buoni, perdersi nei meandri delle difficoltà non solo oggettive della patologia. Non sapevo invece di questa parte di storia da te dettagliatamente e meravigliosamente riportata… e quindi il ringraziamento è doveroso e ti lascio un sorriso, per questo ponte arricchito sempre di cose belle e nuove.
    Così tra un cielo un poco più pulito dalle nuvole, le cicale che cantano come se tra un po’ non fosse settembre, mi godo questo strascico di fine estate bellissimo, senza alcuna malinconia…. ti porto davvero stamattina al mare con me. nuotiamo fino alle boe:))))
    vado.

    GRAZIE PER QUESTE PAGINE.
    la grandezza è nelle cose piccole… anche il mio di blog è piccolo come il tuo.

    Saluti a Viola e Sandro, e anche l’altro ragazzo figlio, bellissimo 🙂

    • neanch’io conoscevo questa parte della storia prima di prepararmi a partire. E poi lì, al Museo Valdese, due ragazze bravissime e gentili ci hanno raccontato tante storie particolari, affascinando anche Viola…

      Nuota anche per me!

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