I ricordi dei giorni di vacanza mandano profumo buono a distanza di giorni… come i piccanti doni di Mati e Carlitos.
No, non è infernet… ricordi, Roberta? Anche noi due ci siamo incontrate occhi negli occhi, abbraccio di braccia, solo dopo anni di parole scritte on line e qualche telefonata e parole scritte a mano e doni per posta. Ma il giorno in cui sei venuta a Firenze con quel regalo speciale (il tuo abito nuziale è diventato il mio per il sì in chiesa, pochi possono capire il valore del tuo dono per me… grazie!) ci siamo riconosciute, non conosciute per la prima volta. E così con Mati. E il suo sorriso luminoso.
Matilde, il mio cuor di girasole (che tifa la squadra nemica della mia!), la mia vicina di compleanno, amica di blog quando i blog (in altro altrove, non questo blogghino piccino e quasi nascosto) ci prendevano tutte le ore che ora – al netto dei nuovi impegni di mamme – si passano tra Facebook e Instagram… e anima sorella.
L’anima libera è rara,
ma quando la vedi la riconosci,
soprattutto perché provi un senso di benessere
quando le sei vicino
Quante tazze di camomilla col miele condivise a chilometri di distanza nelle ore di dolore e quante risate da invocare la bombola dell’ossigeno nei momenti non sempre leggeri, ma resi lievi e sorridenti dalla vera amicizia… e un giorno di agosto, senza filtri, ci siamo semplicemente riconosciute.
In un giorno di mare mosso sugli scogli della marina di Guardia, mentre le nostre bimbe si sono elette sorelle
E ora possiamo dire anche di aver mangiato insieme!
Questo ha reso amici il mio sposo e Carlitos, per me e Mati (sì, parlo anche per la mia nemica amica) nulla di più naturale, dopo oltre un decennio di confidenze dividere anche la tavola. E il piccante, il vino, le differenze e le sintonie…
E la visita insieme al borgo montano presidio di lingua occitana (che merita post a parte), con i nostri compagni di vita e le nostre creature…
Il fresco, la vista…
i vicoli…
L’unico momento difficile è stato alla fine… dopo la sfida all’ultima pallina “Gatto dammi un dollaro!”
riuscire a separare Viola e Nikita! “Lei è mia sorella, ormai vive con noi”
Grazie!
Saluti da Pingui, a Firenze un amico viola è sempre gradito
grazie per avermi INCLUSA, resa partecipe… queste foto sono bellissime: bravi. Avete fatto una cosa meravigliosa, si vede trasparire gioia e felicità, vita, lontano da dinamiche malsane infernet -tiane.. cara cara e Cara.. occhi appena velati di commozione e felicità, sei riuscita (siamo) riuscite a tradurre in Vita Vera il virtuale, e questa è una vittoria, che non ha il sapore di quella giocata in campo, o a un tavolino… tu comprendi, ma è una vittoria che noi sappiamo bene..
Non mi riesce di dire meglio, – questo è di più che fissare un ricordo.. è renderlo vivo, è farlo volare come farfalla… e la foto di voi insieme a tavola, bellissima.. belle persone, bello poter tradurre la vita e donarla anche da qua dietro.
bravi, brava. di più non riesco a dire.
Ti abbraccio, come quella volta sulla porta di casa tua… sai, qui sono venute a trovarmi delle amiche di Bologna, e c’è stato il mio viaggio al sacro speco in una solitudine beata illuminata di pacificazione che mi ha visto abbracciare, mondo umano, terra, cielo e persone che non ci sono più, e persone nuove che fanno parte del mio cammino, ma non sono brava come te, a mettere le foto, confusa poi, ora da più mezzi !!! 🙂
ma come mi suggerivi, con la calma, e piano piano, a piccoli passi, si semina, l’importante su terreno buono 🙂
GRAZIE DI CUORE.. questi sono doni, da custodire, per scaldare e rinforzare i giorni.
ciao tesoro.
Roberta
Tu ci sei sempre. E quella porta si aprirà sempre per te, anche se ora contiamo di venirti a trovare a Roma, visto che Viola i viaggi li regge benino. E poi dobbiamo andare insieme ad Assisi, ci riusciremo?