accordare il ritmo dei passi al respiro dei pensieri, sciogliere in un tramonto di nuvole infuocate sul fiume i nodi di anni avvelenati… dopo un anno senza fumo, correre alle Cascine è la mia nuova ‘droga’, fonte continua di sorprese dentro e fuori di me. Di me scopro forze insospettate, paure che si vincono solo fissandole negli occhi, risorse rimaste in cantina… e, fuori, la magia della natura che cambia di ora in ora, giorno dopo giorno, colori luci e forme che fuggono per poi tornare apparentemente con le stagioni che si rinnovano senza ripetersi mai uguali.
(foto scattate col telefonino durante una passeggiata, da poco ho imparato che “o si corre o si fanno le foto!”… poche pause quando vado a correre, tante foto quando vado a passeggiare senza orari… i vantaggi dell’essere rimasta a spasso: prima di ricominciare a lavorare voglio fare il pieno di bellezza)
E se il mare è lontano, c’è l’acqua del fiume per sciacquare i ricordi
o una fontana, almeno.
E foglie e luce sempre.
Luna che veglia sopra tutto e tutti, anche dove riposa il principe indiano che ha dato nome al viadotto (romanticamente segnalato come Indiano Bridge da Instagram) per via del monumento funebre lì vicino…
Un caro saluto da Antonella
Grazie, Antonella, fiore delicato e dolce
Un bacio
“prima di ricominciare a lavorare voglio fare il pieno di bellezza”.
Esattamente. Goditi questa pausa per rigenerarti. Sei fortissima lo sai
Un abbraccio Caterina
un abbraccio lungo a te, Marisa, grazie
per me questo tuo scritto è come uno specchio buono, come una carezza. Perchè sto vivendo in modo altro la stessa cosa. anche io sto sciogliendo in un altro modo i nodi di anni avvelenati …
e si, queste stagioni non sono mai uguali.. e hai ben scritto tutto, sinteticamente e splendidamente.
Spero che tornino anche da me, parole un poco più ordinate:-) ma anche se ciò non avverrà vengo qui, a far ordine (anche) col tuo beneplacito e ospitalità.
Sì, il fiume sa essere accogliente. E sa accogliere anche oggetti di cui non avevamo più bisogno… il mio di fiume, si è preso ciò che era giusto finisse dentro di lui.
Una liberazione, anche poterlo scrivere, qui.
Ti voglio bene, non dimenticarmi 🙂
Non ti dimentico, Roberta, sei nelle mie preghiere del mattino e della sera. E ogni tanto passo a leggerti, ma mi perdo… fiume in piena di parole! Questo posto riparato è anche casa tua, non scordarlo mai
non lo scordo, ed è bello quando ci vengo e ci trovo le tue parole! … si, lo so che sono un fiume in piena di parole (sempre lo sono stata!).. perchè ho nel cuore il sogno mai sopito che qualcuno ci si perdesse dentro le mie parole per perdersi poi con me… 🙂 e invece povera Cate, mi immagino, ti trovi il poema !!!! na’ settimana di ferie !, lo so’, deve esser più sintetica, ma lo sono stata ultimamente 🙂
ciao Cara Cate.
Grazie
grazie a te, Roberta, fiumi di parole, ma parole vere, pagine di vita autentica, sei generosa e vera