Stanca di consumare il camminamento lungo il Mugnone dove comunque respiro luce, ieri, prima giornata di pioggia dopo tanto, mi sono portata a piedi in centro.
Prima di tutto il doveroso assaggio della Sacher alla pasticceria austriaca di un’amica (fate un salto al Caffè Rainer in via San Zanobi, merita) e del suo compagno, maestro di golosità…
poi passi inquieti per vie cambiate troppo (spariti negozi storici, overdose di ovvio, catene, squallore anche al cuore della città del fiore…), ma salvi gli squarci di cielo tra quel che resta del bello costruito nei secoli.
Passi dove tante volte ero passata senza questo annuncio di nostalgia
Ripassi di passi di vita.
E dove ogni volta si ferma il cuore.
Passi lungo il fiume,
ogni ponte un abbraccio nella mente… e intanto la pioggia:
acqua dal cielo, cielo nel fiume
E il sospetto che ci sia rimasta più vita nella pietra che sotto i portici e gli ombrelli