Nostalgia di quel silenzio soffice che scende a coprire spigoli, cancellare strappi, sfumare punte e nascondere ferite…
Il freddo vero è arrivato, la neve, a Firenze, no.
Viola l’aspettava… spiava la danza di fiocchi nel vento…
il vento freddo che già in mattinata aveva portato riccioli bianchi (e dita viola mentre tornavo a passi svelti a casa)
e ci si era fatta la bocca, per uno spettacolo come verso la fine di dicembre nel 2010
anche se non si dimenticano i disagi di quel venerdì sera, quando lo sposo non tornava da lavoro, bloccato dalla neve e dal ghiaccio su strade impreparate a certi fenomeni… eppure, quel ritardo alla fine di una settimana di tensione, fece scattare qualcosa nel mio cuore incantato dalla coperta di zucchero a velo…
e lo scintillio del sole nel gelo del mattino dopo…
e poi le bacche rosse sul fondo bianco nel febbraio 2012, nel giardino vicino a casa,
e la neve che non ho fotografato quando ero ricoverata alla Maternità di Careggi, febbraio 2013… perché Viola è il mio fiore d’inverno, la mia briciola di luce nata di corsa mentre fuori si gelava …
Ieri, solo un
Valzer di fiocchi di neve, mentre i rami ondeggiano nel vento,
perché gli alberi non sanno volare,
ma oggi cielo e terra vogliono danzare
insieme
(i miei post a bischero sciolto su fb… miele on line quando dentro brucia l’enfer)
però sono tornati a trovarci Giorgio e Simone, portando allegria e tenerezza e portandosi via la promessa di neve…
se la sono portata a Roma!
oggi qui sereno e gelido… e buffo vedere ogni tanto nel sole che splende qualche balletto di neve portata dal vento,
forse da Monte Morello
Per quel che mi riguarda la neve dell’anno scorso non la rimpiango proprio…la neve è come la poltica
ciao Mattautentica 🙂 sorella:-) va benissimo il bischero è il frutto buono dell’enfer, probabilmente molto meglio del diable:-)
io dico, mentre ti leggevo.. che, questa danza è figlia del cielo… e di noi, umani, che “sentiamo”, più degli altri… e questa neve, arrivava.. perchè erano già arrivati pensieri buoni e bianchi pieni di candore e stupore.. a lenire, a sanare, a curare, a guarire… pensieri buoni d’inverno e di neve, che lascia l’inverno, che già sanno di primavera, anche se fa tantissimo freddo (qui stanotte -6).
Ciao CATE CARA