Trovata la farina buona per uno dei miei dolci preferiti, anche se a Sandro non piace…pace.
Amo l’autunno, le foglie rosse e gialle in danza nel vento, l’olio nòvo e le castagne,
mi inebria anche solo il profumo della farina di castagne e col primo freddo a modino, promessa di inverno, mi parte irresistibile la voglia di castagnaccio.
Per amici golosi e curiosi, ricetta passo dopo passo.
Ingredienti:
farina di castagne (mezzo chilo)
acqua (650 grammi)
uvetta (100 grammi)
pinoli sgusciati (100 grammi)
gherigli di noci (100 grammi)
ramerino (un bel rametto o due piccini)
sale fine (un pizzico)
olio extravergine d’oliva (un cucchiaio)
La farina va setacciata ben benino, staccia buratta…
con colino a maglia fine e con la nuova frusta
(che fine avrà fatto quella che usavo l’anno scorso?)
anche per mescolare bene con l’acqua
Sciacquata sotto acqua corrente l’uva passa, l’ho fatta rinvenire in acqua fresca per dieci minuti
e ho scaldato un po’ d’olio nòvo col ramerino (rosmarino per chi legge da fuori Firenze). Solo scaldato, per fargli prendere sapore e profumo del rosmarino elbano. Non deve prendere l’amaro di bruciaticcio.
Nel nostro castagnaccio NON c’è lievito, non c’è zucchero, non ci sono uova o burro…ma uvetta, pinoli e gherigli di noci tagliati grossolanamente…
gira gira mescola…
aggiunti pinoli interi, l’uvetta asciugata e i pezzetti di noci alla farinata di castagne (anche un pizzico di sale),
poi tutto sulla teglia leggermente unta (coperta di stagnola e carta forno per penar poco a lavarla dopo).
Forno preriscaldato a 195 gradi, non ventilato, una mezz’ora circa.
Mi godo il panorama e fumo una sigaretta in terrazza con vista (ormai ridotta da alberi e palazzi) sul campanile di Giotto e la Torre di Arnolfo, poi, mentre il castagnaccio cuoce, lavo e asciugo subito quel che ho usato,
“a metà cottura” – dice qualche ricetta – no, verso la fine proprio, solo in finale di cottura, quando compaiono le prime crepe, aggiungo, sopra la crosticina che si sta formando, l’olio al ramerino che così non piglia l’amaro, questo è il passaggio importante.
Un’occhiata alle news (amare) e …il profumo dal forno avvisa che il castagnaccio è cotto.
e portato un assaggio a don Fulvio. Che mi sta salvando la vita, non da solo, con Chi me l’ha messo sul cammino. Luce nel buio, rose oltre il cancello
come si fa a non amare iccastagnaccioooooooo<3<3<3 anch'io lo fo proprio come te
eh… nessuno è perfetto 🙂
Io lo adoro!