Sono passati due anni. E il ricordo di quella mattina di novembre è un lampo feroce.
Era martedì 11.11 …
11 novembre 2014
Stamattina è morta la mia nonna.
Non ho fiato che per piangerla, distratta solo dalla monella amorosa … ora che Viola dorme, nessun riparo alla piena del dolore.
Non era giusto che soffrisse ancora, ormai ridotta a pelle e ossa e dolori e smarrimenti… stava perdendo anche la memoria, lei, la donna più intelligente che abbia conosciuto. Non potevo chiederle di resistere ancora, ma già mi manca.
E il vuoto che ci lascia non si può raccontare, il pieno di amore che ci ha dato ci dovrà bastare per trovare almeno una briciola del coraggio che sempre ha dimostrato nei suoi 104 anni di vita senza risparmio di sé.
Due guerre, tre figli, tanti alunni, tanti nipoti e … anche bisnipoti. Sei riuscita a veder nascere Viola, la prima bimba della tua prima nipotina.
E l’hai vista imparare a camminare, contare, ridere, cantare… anche se non ho foto recenti con te e lei insieme. Stavi male.
Ti ricordo con la luce strana che ci abbracciava l’anno scorso tutte e tre, tre generazioni di donne innamorate della musica e dei colori…
Stamattina la notizia della morte di Leonard Cohen… non faccio che ascoltarne le canzoni tra un dovere e l’altro. La mia preferita è quella amata da tanti, ma la prima canzone che me lo fece amare era Nancy. Me la fece scoprire il soldatodelregno che mi insegnò a riconoscere le fonti di tante canzoni del mio adorato Faber. Come Suzanne (cantata da De André).
Ma il pensiero viaggia ancora a Gabriella… e a quanto desiderava che mi sposassi in chiesa.
Ecco, nonna, sono sposata anche davanti alla Chiesa con Sandro.
Indossavo qualcosa di regalato,
qualcosa di prestato,
qualcosa di nuovo,
qualcosa di vecchio, qualcosa di blu…
Nonna Gabriella, al mio matrimonio religioso c’eri davvero anche tu
Ma perchè (ganza) mi devi commuovere?
perchè…. scema che non sono altro… lo faccio?
Quindi la bretellina che usciva fuori.. era della sua bellissima sottoveste, (bella)
tutto bello, qui, si sta bene… e tu sei bella 🙂 bella la giarrettiera bianca con il nastrino azzurro. Felice, che l’abito ti scivolasse, elegante, senza far nulla vedere …
🙂 felice di questo post, e, per l’omaggio al cantautore canadese.
Roberta (baci alla piccola) … e anche ai grandi (te per prima, naturalmente)
perché le lacrime sono tra le poche cose che ci distinguono in senso buono dalle bestie, credo…
è tutto il giorno che piango e sorrido, mi emoziono e ricordo, canto e mi commuovo
Ti abbraccio forte forte
Certo che c’era ❤ E non mi riferisco alla sottoveste che rimane comunque un bellissimo gesto d'amore ❤
❤
ora che i doveri per oggi sono finiti… piango un po' in pace
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