e ricordare, dimenticare (o perdonare), lasciar andare, congedarsi, accogliere, tacere, confondersi, chiarirsi, imparare a cadere e rialzarsi con un livido in più o magari una perplessità in meno. Prendersi cura di chi ti aveva insegnato a camminare, farsi di nuovo insegnare la meraviglia da chi ancora ti crede nido, porto, fortezza.
Oggi, in un compleanno che non mi sentivo di festeggiare, ringrazio per ogni messaggio di auguri, per i pensieri in silenzio, per i doni sparsi nei giorni e nei mesi in cui scrivere qui era un lusso. Non mi accontento delle briciole, ma cerco nelle briciole contentezza, non è la stessa cosa. Pezzettini, frammenti, spiragli
“aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono”
i primi rami fioriti visti insieme dopo uno strano inverno,
Viola e le margherite alla fine di marzo,
le corse di aprile dopo qualche malanno e uno spavento,
La tenerezza di domande che lasciano senza fiato:
a guardare la Luna con Viola e le rondini nel vento al tramonto
“perché volano e noi no? Belle le rondini, mamma, posso prenderne una?”
“Perché vuoi prenderne una?”
“per portarla a casa, mamma”
“A casa sarebbe triste, deve volare libera nel cielo…”
“ma con me sarebbe felice”
…
“E perché la Luna quando è così in alto è piccola come me?”
“Sembra piccola, perché è lontana”
“E le stelle sono piccole o lontane?”
….

foto in dono oggi
Scorderemo preoccupazioni e stanchezza (almeno quelle legate a una vita che cresce, forse anche quelle delle vite che si consumano e un po’ tutto il resto, mali e orrori del mondo compresi, per andare avanti… ), non voglio scordare questi momenti di meraviglia.
E le rondini si possono “prendere” così,
come la Luna che cresce e cala e ritorna, piena nella notte in cui cambio numero agli anni di vita…
Come i fiori non strappati.
Tra i primi regali fiori non recisi, colti con gli occhi e mandati in foto…
Invecchiare senza smettere di commuovermi per un iris, una rosa, un papavero, un pensiero da chi anche lontano mi sta vicino … o i disegni di Viola che sempre mi consola
“per te, mamma”
GRAZIE
Quanta tenerezza ! Un abbraccio a te e al tesoro di tua figlia ♥
E grazie a te!
E sinceri auguri, se posso ….
Grazie! Per gli auguri, per la pazienza, per le notizie che mi hai mandato riguardo una persona che ricordo con affetto e ha illuminato un momento davvero critico della mia vita passata… ti risponderò in privato, non oggi. Ma oggi, ora, sento il bisogno di ringraziare lui e te, sua degna nipote ❤
♥ ♥ ♥
Grazie a te, Caterina!
in ritardo, e fulminata, come sempre, in mezzo a fiumi di lacrime, ed occhi stanchi…
ma nonostante TUTTO … esserci.
Ti voglio bene, e tanti tanti auguri, da una sorella più grande…
ma forse,
per certi “tratti” più piccola … e sempre più spettinata, dalla vita
Roberta
Grazie, Roberta ❤
Occhi stanchi e tremori… passerà anche questa stazione
si. E poi E’ esattamente come scrivi. … Siamo fatti per imparare e sbagliare, perdonare e perdonarci.
Ti abbraccio.
completamente d’accordo con le tue belle parole… mai dare nulla per scontato, specialmente le piccole cose…
Ciao ^^