non si finisce di imparare e sbagliare

29.3.2016 alberi e nuvole giardino maragliano

e ricordare, dimenticare (o perdonare), lasciar andare, congedarsi, accogliere, tacere, confondersi, chiarirsi, imparare a cadere e rialzarsi con un livido in più o magari una perplessità in meno. Prendersi cura di chi ti aveva insegnato a camminare, farsi di nuovo insegnare la meraviglia da chi ancora ti crede nido, porto, fortezza. 
Oggi, in un compleanno che non mi sentivo di festeggiare, ringrazio per ogni messaggio di auguri, per i pensieri in silenzio, per i doni sparsi nei giorni e nei mesi in cui scrivere qui era un lusso. Non mi accontento delle briciole, ma cerco nelle briciole contentezza, non è la stessa cosa. Pezzettini, frammenti, spiragli

19.4.2013 Luna


“aiutaci a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono”

27 marzo rami fioriti

i primi rami fioriti visti insieme dopo uno strano inverno,
27 marzo con Viola accanto allo scivolo
Viola e le margherite alla fine di marzo,

27 marzo 2016 Viola e le margherite

 le corse di aprile dopo qualche malanno e uno spavento, 

3 Aprile 2016 Viola in piazzetta

La tenerezza di domande che lasciano senza fiato:

18.4.2013 Luna nuvole al tramonto e rondini

a guardare la Luna con Viola e le rondini nel vento al tramonto
“perché volano e noi no? Belle le rondini, mamma, posso prenderne una?”
“Perché vuoi prenderne una?”
“per portarla a casa, mamma”
“A casa sarebbe triste, deve volare libera nel cielo…”
“ma con me sarebbe felice”

“E perché la Luna quando è così in alto è piccola come me?”
“Sembra piccola, perché è lontana”
“E le stelle sono piccole o lontane?”

….

stelle da Mati per il mio compleanno

foto in dono  oggi

Scorderemo preoccupazioni e stanchezza (almeno quelle legate a una vita che cresce, forse anche quelle delle vite che si consumano e un po’ tutto il resto, mali e orrori del mondo compresi, per andare avanti… ), non voglio scordare questi momenti di meraviglia.
21.4.2016 rondini

E le rondini si possono “prendere” così,

21.4.2016 ancora disegni di Viola

come la Luna che cresce e cala e ritorna, piena nella notte in cui cambio numero agli anni di vita… 

Luna piena e rondini
Come i fiori non strappati.
Tra i primi regali fiori non recisi, colti con gli occhi e mandati in foto… 

Iris da Adam

rosa bianca da Adam

papavero da Adam

 

Invecchiare senza smettere di commuovermi per un iris, una rosa, un papavero, un pensiero da chi anche lontano mi sta vicino …  o i disegni di Viola che sempre mi consola 

21.4.2016 da Viola ier sera

“per te, mamma”

21.4.2016 VIOLA DISEGNA

 

GRAZIE

Consapevolezza, in blu

Giornata-mondiale-autismo-2016

Una giornata non basta, mai. Eppure serve. Almeno a far sentire meno soli i principianti nella vita in salita.

“La paura assume le sembianze di mostro e divora giorni, affetti, rapporti umani. Desertifica e attacca. Più siamo soli più attacca. Soprattutto la paura di sapere, di dare un nome a qualcosa che accade. Ma quando la paura ha un nome, ha anche volti di persone con le quali la possiamo condividere. Non ci sono soluzioni definitive, ma strategie, che già qualcuno ha trovato e che mette a nostra disposizione. La stessa strada maestra, anche se percorriamo sentieri diversi. Il momento, il modo e il tempo in cui viene restituita una diagnosi è fondamentale. E’ come cadere, ma per rialzarsi e provare a camminare di nuovo. Certo, con modalità diverse, aggiungendo compagni di viaggio che conoscono bene la strada, ai quali daremo la mano per sentirsi più sicuri.
Il nostro pensiero dedicato al 2 Aprile Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo”

(Piccino Picciò Onlus Associazione genitori neonati a rischio)

L’anno scorso avevo condiviso queste parole pensando soprattutto a una bambina che mi è cara (anche se solo dal suo nonno so quanto A. stia crescendo bellissima, con mille paure dei genitori e un dolore che non sparisce e isola) e a un ragazzino ormai grande. La sua mamma  coraggiosa e spettinata quest’anno mi ha offerto amara consapevolezza in più e vinco il blocco da blog (per altri problemi ferma da troppo tempo) per condividere alcuni indirizzi web fonte di riflessione e inviti a tenere aperti gli occhi. Che i dubbi non paralizzino, che, però, non ci si beva tutto senza dubbi.

Un link su come la tv pubblica affronti il tutto:

La Rai si tinge di blu, ma non convince

MASS MEDIA-002

E uno sfogo di un’altra mamma: 

Autismo, le chiacchiere stanno a zero

Comprendo (per lo sfinimento di chi vive situazioni complicate e non può accontentarsi delle belle parole e delle iniziative simboliche se poi la realtà quotidiana è tanto distante dalle promesse istituzionali) e abbraccio con il cuore queste mamme, anche se penso che per tanti serva ancora la Giornata del 2 Aprile, che le luci blu e ogni segnale di attenzione siano importanti per chi è all’inizio e per chi intorno non sa, non immagina, non capisce quel poco che comunque passa sia pur edulcorato…

2 aprile giornata-mondiale-autismo

E come il 2 Aprile scorso, vedrò come semi di speranza, consapevolezza, condivisione le foto dei monumenti illuminati di blu per fare luce e dare voce … contro gli “spettri” dello spettro autistico. Non è nel silenzio, nella paura e nella solitudine che si dovrebbe affrontare una sfida così, anche se l’incomprensione, i rifiuti, le porte sbattute in faccia, le promesse non mantenute alla fine generano solo infinita stanchezza e pure un po’ di nausea per chi ne parla senza viverlo in prima persona (e vale anche per altre difficoltà della vita) o con modalità non trasparenti. Chiedo scusa per la confusione, scrivo come posso in una situazione precaria per altre ragioni, ma oggi sentivo di dovermi riaffacciare qui

P.S. mi sono messa a leggere quasi tutto il blog Per Noi Autistici
e voglio condividere anche questo post:

“L’autismo è ancora visto come una bolla che si apre solo con l’ amore di una mamma. Lo spot ufficiale della giornata del 2 aprile è poetico e ben realizzato, vincerà premi e commuoverà persone. Purtroppo ancora una volta ribadisce il perverso teorema del rapporto tra autismo e mamma poco amorevole. E’ una lettura discriminante e priva di ogni fondamento scientifico, probabilmente riuscirà a comunicare tenerezza e solidarietà, ma sintetizza un messaggio sbagliato e rischioso per le famiglie con bambini autistici. Non è la bomba affettiva della mamma “scongelata” che recupera un rapporto di genuina maternità e quindi guarisce. L’autismo si combatte con le terapie che hanno evidenze scientifiche, con costanti e specifiche pratiche abilitative, poi l’ amore non guasta, ma noi genitori lo diamo per scontato non serve che ci spieghi la Rai che dobbiamo metterci il cuore, ci mettiamo già cuore, fegato, occhi, braccia …”

E questo era il poetico corto animato cui pare si siano ispirati per lo spot della bolla, ma in Mon petit frère de la lune” di Frédéric Philibert non c’è il giudizio sulla mamma…