paure vecchie e pensieri (grossi) nuovi. Nuovi per me, vecchi come il mondo. La vita è cambiamento e rami che si spogliano, foglie che cadono, forze che si spengono, presenze che si rarefanno… e nuove foglie che si annunciano, antico rinnovarsi passando attraverso il buio e la fine. Pensieri, dispiaceri, distacchi… e consolazioni dove si trovano.
Nei colori, nell’aria, nei sorrisi in faccia alla paura (Roberta, grazie per la tua mano a distanza di chilometri… tieni la mia anche quando tremi più di me), anche solo in una mattina al giardino con lo sposo e la nostra bimba, Viola (miracolo, per chi sa la mia storia, solo che ci sia… figuriamoci così sana e bella), nel giorno di Ognissanti, Pasqua d’autunno, festa di tutti…
senza truccare la stanchezza, senza reprimere gioia o tremori.
Solo respirare e giocare, far volare e cullare…
e tornare bambina, forse esserlo per la prima volta così…
All’altezza dei tuoi desideri, piccola nostra, ci costringi a sorridere in faccia a ogni dolore per essere all’altezza dei tuoi sogni e … mi sa che non avevi paura dello scivolo alto,
volevi che, prendendo te tra le mie braccia, facessi scivolare via la mia angoscia nell’oblio di tutto quel che non era la vita viva presente in quel momento nostro, solo nostro, solo di luce e respiro.
Grazie