è passato un anno da quando Gabriella ha lasciato andare il suo ultimo respiro e mi manca tanto, ma no, oggi non devo essere più triste, oggi devo sentirla più vicina, presente nelle parole che mi ha seminato dentro come lezioni di amore e coraggio. Non è più tempo di lutto, ora è tempo di far fiorire le lezioni di vita. Almeno ci si prova, asciugando una lacrima
Archivio mensile:novembre 2015
Undici anni di nozze
dalle corse verso i sogni viola e i baci in Curva
alle passeggiate rallentate dal pancione
quanta vita è già passata dallo scambio di anelli e promesse in Palazzo Vecchio!
Dal 6 novembre 2004 a Firenze, con amici che vivono lontani riuniti a farci da testimoni
alla prima volta a Parigi insieme,
dalla magia dell’attesa inattesa, frammentata in desideri riflessi
alle giornate felici tra un anno di lutti pesanti, crisi personali e crisi anche tra noi e un altro periodo difficile, ma in cui ci siamo ritrovati, che fa sembrare così lontani quei sorrisi recenti e insieme promesse di nuovi sogni condivisi.
Undici anni da quando ti sei preso per sposa una nuvola di dubbi che si chiamava cateviola, Sandro TI AMO più che il primo giorno.
…
Dance me through the panic ’til I’m gathered safely in
Lift me like an olive branch and be my homeward dove
Dance me to the end of love
Dance me to the end of love
Oh let me see your beauty when the witnesses are gone
Mille giorni
Mille giorni di vita tra noi, mille giorni dalla tua nascita, piccola Viola che cresci in fretta e dai senso nuovo a tutto.
Gioia inattesa, responsabilità a volte schiacciante (specie sulle incrinature già fatte dalla vita passata a quest’anima e pure al corpo), fonte di felicità pura e stanchezza indicibile… grazie per esserci.
Tra le foglie gialle in danza nel vento e ai tuoi piedi, principessa ribelle, dolcissima capellona, testa dura, ogni riccio un capriccio… ti amo, piccina! E per te cerco di soffiare via con quel vento ogni angoscia, i pensieri grossi e le ansie inutili
respiri, in faccia alla paura
paure vecchie e pensieri (grossi) nuovi. Nuovi per me, vecchi come il mondo. La vita è cambiamento e rami che si spogliano, foglie che cadono, forze che si spengono, presenze che si rarefanno… e nuove foglie che si annunciano, antico rinnovarsi passando attraverso il buio e la fine. Pensieri, dispiaceri, distacchi… e consolazioni dove si trovano.
Nei colori, nell’aria, nei sorrisi in faccia alla paura (Roberta, grazie per la tua mano a distanza di chilometri… tieni la mia anche quando tremi più di me), anche solo in una mattina al giardino con lo sposo e la nostra bimba, Viola (miracolo, per chi sa la mia storia, solo che ci sia… figuriamoci così sana e bella), nel giorno di Ognissanti, Pasqua d’autunno, festa di tutti…
senza truccare la stanchezza, senza reprimere gioia o tremori.
Solo respirare e giocare, far volare e cullare…
e tornare bambina, forse esserlo per la prima volta così…
All’altezza dei tuoi desideri, piccola nostra, ci costringi a sorridere in faccia a ogni dolore per essere all’altezza dei tuoi sogni e … mi sa che non avevi paura dello scivolo alto,
volevi che, prendendo te tra le mie braccia, facessi scivolare via la mia angoscia nell’oblio di tutto quel che non era la vita viva presente in quel momento nostro, solo nostro, solo di luce e respiro.
Grazie