fino a che si può

uscire, passare un po’ di tempo al giardino non troppo lontano da casa, raccogliere foglie gialle, marroni, rosse, vedere le foglie cadere dai rami, danzare nel vento e posarsi come un tappeto su terra e asfalto, erba e cemento.

26 ottobre 2015 con le foglie

Fino a che la stagione consente i giochi all’aperto, anche se non ci sono molti bambini in giro, a parte pochi neonati in carrozzina, cerco in qualche modo di farti fare il pieno di luce, colori, incontri di un giorno e via… in attesa di poterti mandare all’asilo, ormai grande per il nido, ma troppo piccola per essere accettata nella materna comunale che non ha posto per tutti.  E la tua mamma non ha un posto di lavoro fuori casa né, soprattutto, un’entrata che affianchi lo stipendio del babbo e l’asilo privato potrebbe essere un lusso fuori portata. Ma tu Viola hai bisogno di stare con altri bambini e passare qualche ora senza di me. E lontana dalle mie ansie tornate alla carica… per ora non sembra che tu ne risenta, ma devo riprendermi, anche per te. Lenire dolori, placare ansie, ricacciare fantasmi. Per me, per te e per chi ci ama.

26 ottobre 2015 scivolo e foglie

Finché il clima lo permette, cerco di godermi la luce di queste ore al giardino, le foglie nel vento, i colori del cambiamento e la tua vita che cammina, cresce, risplende nonostante i miei sbagli e forse anche grazie all’impegno che comunque ci metto, sempre, per amore, solo per amore.

 

26 ottobre 2015 tra le foglie