” Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura.
Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere.
Sono educato. Faccio segno di sì. Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.
Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.
Non importa…
Il mio cervello si chiude. Ascolto. Rispondo. E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono… “
(Charles Bukowski)
Eppure settembre mi piace da sempre, pur con tutto il suo carico di perplessità e ripensamenti sul tempo e sull’età che cantava qualcuno… e settembre da qualche giorno è arrivato davvero, con bellissimi tramonti, colori accesi nelle foglie e nell’aria più fresca, il sole ancora calduccino che si lascia cercare come una carezza sulle braccia scoperte e le gambe ancora nude spesso, anche se i jeans non pesano più e la sera di nuovo cerco uno scialle.
Anche la Luna si avvolge nel suo scialle di nuvole…
ma ne esce e si risolleva, come i pensieri solo nel vento
sì… sono caduta, in uno dei miei periodi di chiusura MA, non dal filo di lana, e mi appresto di nuovo a SALIRE… e questo ponte telematico, fatato, misterioso enorme e indistruttibile, il mio aiuto!!!
Grazie Caterina.. 😉
…sempre in salita