WordPress è così gentile da ricordarmi che oggi sono tre anni da quando ho iniziato a postare qui. Era il 25 marzo, non a caso, il giorno dell’Annunciazione, la data in cui un tempo a Firenze iniziava l’anno nuovo. E per la chiesa l’anno liturgico (poi fatto iniziare dal Natale e infine dall’Avvento). Mi serviva un punto per risollevarmi, un inizio nuovo.
Il blog dell’altro altrove era più frequentato e aggiornato quotidianamente, spesso “impegnato”, troppo spesso motivo di discussioni. Sparito in un soffio in un giorno di stanchezza estrema, non si era portato via con sé la voglia di condividere e comunicare, ma per un po’ avevo scelto il silenzio e la distanza dalle piazze virtuali oltre che da “ luoghi meno comuni e più feroci ” (cit. effedia). Scelto? Ero a terra, non potevo dare nulla a nessuno, svuotata come mi sentivo.
Poi l’invito di un amico su questa piattaforma meno affollata e l’inizio balbettante di un piccolo blog personale, con poche visite e molto spazio per immagini, appunti al volo, nugae.
Compleanno di due care amiche, oggi, pensieri e ricordi tanti e nemmeno un rimpianto… e preghiere, per chi so io (e lo sa Chi mi ascolta, se ci ascolta).
Pioggia che lava, pioggia che tiene in casa, pioggia che spinge al sonno anche argento vivo duenne… tempo di letture, tempo buono per fare pulizia dentro e magheggi nuovi.
Dopo gli spignatti dei giorni scorsi, come una crema lenitiva con olio di canapa (sì, quella che si fuma nelle canne, ma le foglie da fumare sono illegali, a tutto vantaggio delle mafie, invece l’olio per uso cosmetico è lecito, come l’uso terapeutico degli infusi, sotto controllo medico per alcuni casi tra cui ci si augura di non finire), mezzo chilo di crema per le mani in versione più ricca, grassa e senza il mitico dryflo (quell’amido che dona tocco asciutto e setoso) per un’amica che non si sente la pelle nutrita senza la consistenza untuosa, con aggiunta di burro di mango, ottima per impacchi notturni (lei usa i guantini di cotone! Mitica, l’unica persona che conosca così costante e ligia ai consigli delle nonne),
oggi nuova versione dello struccante bifasico per occhi e un latte detergente profumato. Con idrolato di amamelide, bisabololo (il componente principale dell’olio essenziale di camomilla), olio di jojoba, olio di avocado, fragranza tipo “Angel” (e giù ricordi), preparati in dosi abbondanti per l’amica che si cura tanto la pelle da farmi venire voglia di imitarla. Preparati flaconcini anche per me, pulizia del viso fatta in casa con tanto di bagno di vapore alla camomilla, poi scrub con miele, zucchero di canna, limone e tea tree oil, infine cremina idratante per completare l’opera. Verba movent, exempla trahunt.
Le mie son Nutae
spesso e volentieri 😉
Che splendido post!!! l’ho vissuto passo per passo, mano nella mano.. con te.
Ponte Unico, Prezioso ed immutabile, immutato, nel tempo.
Il dipinto (o pala d’altare) bellissimo, le parole di Faber, i ricordi, il ponte che ancora mi lega, qui, ed a te, preziosa anima, – il vaso! un’amica nuova e preziosa anche, nella semplicità delle parole, ma nella cultura profonda del proprio essere, mi aveva già detto di quest’arte giapponese che ora, ritrovo qui! e tutto ricomincia e gira, ma non a vuoto né a vanvera, ma si ricongiunge in un affetto infinito. Per me, è una cosa bella, e ci voglio venire più spesso ed a commentare, anche se non ti dispiace!
sei un mito! ricordi? mo’ pure erborista mi diventi… ma di quelle vere!
dai, che se fai successo, si apre un negozietto:)))
cosa mi consigli per la pelle mista? ma sensibilissima? (e ti pareva), sempre gli opposti, io, dentro e fuori:-)
bellissimo, post.
Grazie!
felice di vederti qui, Roberta, un bacio al volo (poi leggo con calma tutti i tuoi messaggi e ti rispondo… appena potrò stare un po’ al computer, dal cell faccio danni) ❤
Grazie di esser venuta a trovarmi (se non hai cambiato indirizzo di casa te ne mando una fatta per te, delle mie creme, ma prima ci scriviamo in post@ e mi spieghi com'è la tua sensibilissima pelle mista, mia cara spettinata)