piote

fasi lunari

“mamma, ma la Luna dov’è?”
“Luna nuova giovedì, tra qualche sera si rivedrà crescere piano piano…poi sarà piena, a marzo, primi di marzo e poi tornerà a calare, diventerà sempre più sottile e così via, ciclo dopo ciclo”
“e le stelle? Più?”
“sono nel cielo anche quando non si vedono (e se ne vedono che non ci sono più, forse)”
“e il cielo dov’è? Finito? Più?”
“come finito?”
“più.. “
“no, Viola, non è finito il cielo…è solo coperto dalle nuvole”
“ah…piote (piove)”

Viola ha da poco compiuto due anni. Si comincia bene…bisogna che ricominci a studiare per tener testa ai suoi prossimi perché

17.2.2015 Viola e i cereali di mamma

Sono chiusa in casa da mercoledì pomeriggio, dopo la messa delle ceneri (mi ero portata Viola dietro e… non sono rimasta fino alla fine, perché la mia bimba voleva tornare a suonare la campana accanto all’altare “campana vera, campana grande, Viola tira corda … ” come il giorno prima, quando il dolcissimo don Agostino le aveva permesso di far suonare quella bella campana, ma non c’era messa, la chiesa era vuota, la mattina prima delle Ceneri).
Poi mi è salita la febbre, un vero febbrone come quando ero io bambina. Sta calando a suon di tachipirina, ma sono molto debole e dolorante.
Viola lo ha capito e in questi giorni è proprio commovente, più affettuosa del solito. Mi accarezza la schiena, la fronte, le mani. Mi manda bacini e mi tira i capelli per finta (“tirare no, tirare ‘pelli male mamma”).

Stasera si è addormentata stringendomi un dito nella manina, mentre stonavo una ninnananna con quel filo di voce che mi è rimasto (“sciroppo tosse per mamma, notte notte”).

La cosa più bella della mia vita non è una cosa

Mi mancate troppo

palline plastica

Non ricordo più il suono della tua voce, non ricordo più il profumo del tuo dopobarba, ma ricordo le tue battute di spirito e la tenerezza che riservavi a me, tua prima nipotina, dopo tre figli maschi; ricordo la bolla di plastica con sorpresa che mi comprasti vicino al Giardino dell’Orticoltura e come ridevi del mio girare fiera del regalo “una colana ho vinto una colana” (poi mai indossate collane, da grande),

"Giardino dell'Orticultura 16"  di Sailko

“Giardino dell’Orticultura 16”
di Sailko

ricordo qualche discussione, ogni diapositiva nel tuo studio di pittore per passione e insegnante di disegno e storia dell’arte per campare; ricordo come ti trasformavi in valoroso cavaliere con scopa per spada e lenzuolo per mantello a scacciare i fantasmi che temevo nelle mosche (passavo giornate intere da voi nonni, specie quando il mio fratellino era al Meyer con la meningite).
Sono venti anni oggi da quella notte di febbraio in cui te ne sei andato, nonno Giuliano, ricordo solo quanto ho pianto il giorno del funerale, incredula e smarrita. Non eri in quella bara, per me, non sapevo dove te ne fossi andato e nei mesi (e negli anni) a seguire ti cercavo ancora nelle vie di Firenze e nei quadri, in ogni museo, in ogni chiesa, in ogni strada e in ogni scatola di colori a olio. Ti ritrovo nell’odore della vernice, ti ho stretto al cuore la mia prima volta a Parigi, davanti all’Orsay pensavo “ci fosse nonno Giuliano!”… ti sorrido quando riprovo a dipingere, piango quando Viola accarezza il pelouche che ti avevo portato in ospedale e che mi hanno restituito dopo la tua morte. Non hai conosciuto la tua bisnipotina che pare sia portata per il disegno come la sua pazza mamma. L’ha conosciuta e abbracciata nonna Gabriella. Un dono che non posso disprezzare. Una nonna viva e davvero presente fino a 104 anni!Mi mancano le sue prediche, la sua severità giusta (esigente con gli altri, solo perché addirittura spietata con se stessa, a volte) e i suoi consigli saggi, affettuosi, ma mai melensi, come mi manca la tua dolcezza complice tra artistoidi e il tuo scherzare su tutto, fino all’ultimo respiro.

Venti anni senza te, nonno.
Quest’anno, per la prima volta, neanche posso parlarne con nonna Gabriella… se ne è andata anche lei.
Mi mancate da morire

Cento anni di differenza

9 febbraio 2015 Viola con Guido… è tenera l’amicizia tra Viola, due anni compiuti ieri, e Guido, centodue anni portati a spasso col bastone.
“Oh nini, riportamelo… e mi serve pe’ camminare” quando la peperina si è presa il bastone da passeggio per giocare, usandolo come la bacchetta di una majorette.

Oggi, al giardino, avevo portato due fette di torta messe da parte per Jojo (assistente all’anziano, amico di pallone per la mia bimba) e per una sua cugina arrivata di recente dalle Filippine, ma nonno Guido, che all’inizio si era schermito con un timido “no, no, tanto io ho bell’e mangiato” se le è pappate entrambe 🙂

7 con palloncino 2 anni per domani

Il palloncino a forma di “due” preso sabato mattina, da ieri è in salotto a ricordare a tutti la festa per Viola

8 febbraio 2015 festai dolci sono quasi finiti,

8 febbraio 2015 dolci viola

le emozioni no.

 

8 febbraio 2015 candelina con babbo

Era bella e buona la torta preparata dalla nonna…

8 febbraio 2015 tortae il gol di Pasqual ha regalato un’altra vittoria viola per il compleanno di Viola (ormai è un rito).

8 febbraio 2015 Pasqual

Due anni di Viola

Luna calante

Vento ghiaccio che prende a schiaffi viso, mani e ricordi.
Luna sdraiata sopra i tetti.
Neve intorno a Firenze, ma qui nulla, solo una spolverata di fiocchi bianchi una mattina per incantare gli occhi luce del mio cuore, i tuoi occhi grandi, colmi di amore, con una corda pazza che ti conferma figlia mia.

5 bn Viola guarda la pioggia

Due anni da quella notte gelata in cui la mia briciola frettolosa è venuta al mondo.
Ricordo con un sorriso, ora, i dolori che mi piegavano in due.
Ricordo con un velo di lacrime, stupore intatto, gratitudine rinnovata, la gioia immensa di quando ho dato alla luce la mia ragione di vita.8 febbraio mezzanotte in sala parto

Viola mia, quanta fretta di nascere! Ero ancora a danza, giovedì 7 febbraio 2013, quando si ruppero le acque sotto il velo che non copriva il pancione…

anno scorso gravidanza

e poi i dolori, la corsa a Careggi, lo stupore di chi nella mattina mi aveva detto che no, mi sbagliavo, non stavi per nascere e invece… invece la tua mamma sapeva più del dottore quanta fame di vita premesse da dentro (lo stesso dottorino che la mattina del 7 febbraio mi aveva pronosticato una probabile induzione del parto per il mese seguente mi ha poi, la notte, dato i punti di sutura per la tua uscita frettolosa!), sentivo sempre più forte la tua voglia di venire al mondo e infatti danzando e tremando ti ho data alla luce nella notte, mentre il cielo preparava neve per le tue prime giornate fuori da me.

Eri piccina piccina e le tutine taglia zero ti stavano grandi

Viola Nutini febbraio 2013 attenti crescer

Ora sei lunga lunga, conti fino a quindici, chiacchieri come la radio, corri, salti, balli, mi fai il verso e misuri con chirurgica precisione i confini della mia pazienza…

open day comunale sabato 10

Le tue mani mi avevano catturato il cuore sin dai primi istanti, piccine, con dita lunghe, agili, sottili che ora muovi come una ballerina di danza orientale, senza averla mai studiata.

ricordi


I tuoi occhioni spalancati sono sempre più belli, ogni giorno un tuo sguardo cancella dolori, paure e arrabbiature…
ma la prima volta che ho visto i tuoi occhi … non potrò mai scordare quell’emozione. Enorme.
Minuscola tu. Ti sei presa tutto e a tutto dai un senso nuovo.

ogni riccio un capriccio

Due anni di te fuori di me e sembra ieri. E invece è passata una vita, la tua vita.
Una vita che cresce senza smettere di meravigliarmi.

23.11.2014 cappellino

Buon compleanno, amore mio

 

Rinvio a giudizio

3 febbraio striscione. jpg

Ulteriore udienza preliminare. Dopo il rinvio di gennaio.
Schieramento di forze dell’ordine degno di altri eventi, ma nessuno si è fatto intimidire, dal momento che siamo con la coscienza a posto.

3 febbraio 3 maghere
Ore di attesa, emozioni,

3 febbraio Andrea mostra la foto del fratello ucciso

incontri (senza parole e senza foto per gli abbracci di Guido Magherini e di Ilaria Cucchi, che avevano ogni emozione a fior di pelle, sempre gentili e sorridenti con il dolore straziante in fondo al cuore),

3 febbraio con Jeanne

parole bisbigliate, sussurri diventati voci troppo forti – e si chiede scusa, d’altra parte se non si può entrare in aula,

3 febbraio fuori... anche Nico

tante persone che aspettano verità e giustizia un pochino si fanno sentire – amici ritrovati,

3 febbraio fotografata da Francesca

  3 febbraio verita per riky

3 febbraio con Cristina

lacrime trattenute, sorrisi tesi e …

martedi 3 febbraio Andrea
Rinvio a giudizio.

3 febbraio Love RikY
Si continua a cercare giustizia e verità.

3 febbraio davanti al palagiustizia foto di Nic

Un passo alla volta

martedì 3 febbraio maghere alla udienza

Non c’è vittoria, perché nessuno farà tornare in vita Riky, niente ridarà a Brando il suo babbo, nessuno potrà ridare un fratello stupendo al caro Andrea, un figlio amatissimo a Guido, un amico prezioso a tutti noi.
Ieri babbo Guido era provato, già nel corso dell’udienza tensione (erano presenti tre degli indagati ora imputati), alla fine le lacrime, senza smettere di invitare alla calma e alla non violenza, per Riky, che fino alla fine mai è stato violento.

Non c’è vittoria, ma ci sarà un processo e questo è un primo passo importante.