Stamattina è morta la mia nonna.
Non ho fiato che per piangerla, distratta solo dalla monella amorosa … ora che Viola dorme, nessun riparo alla piena del dolore.
Non era giusto che soffrisse ancora, ormai ridotta a pelle e ossa e dolori e smarrimenti… stava perdendo anche la memoria, lei, la donna più intelligente che abbia conosciuto. Non potevo chiederle di resistere ancora, ma già mi manca.
E il vuoto che ci lascia non si può raccontare, il pieno di amore che ci ha dato ci dovrà bastare per trovare almeno una briciola del coraggio che sempre ha dimostrato nei suoi 104 anni di vita senza risparmio di sé.
Due guerre, tre figli, tanti alunni, tanti nipoti e … anche bisnipoti. Sei riuscita a veder nascere Viola, la prima bimba della tua prima nipotina.
E l’hai vista imparare a camminare, contare, ridere, cantare… anche se non ho foto recenti con te e lei insieme. Stavi male.
Ti ricordo con la luce strana che ci abbracciava l’anno scorso tutte e tre, tre generazioni di donne innamorate della musica e dei colori…
Ti abbraccio e mi unisco al tuo dolore. Almeno ti ha lasciato un bel ricordo, è vissuta abbastanza anche per conoscere Viola. Piangi, se può farti bene.
poi ho lasciato Viola a mia mamma e sono andata con il babbo e mio fratello a vederla per l’ultima volta. Piangere non mi basta, ma aiuta….
non si è mai pronti.
coraggio.
non si è mai pronti … quanto è vero quel che scrivi!
Non ci si può preparare abbastanza…
un vuoto immenso
Anche io mi associo al tuo dolore CATE. Certo stava soffrendo però il distacco terreno è sempre triste. Ci hai fatto conoscere tramite i tuoi post nonna Gabriella e ce l’hai fatta amare come fosse anche nostra. Foto stupenda quella delle tre generazioni. Un abbraccio
… che poi le generazioni sarebbero quattro, tre di donne, il tramite il mio babbo che oggi sembrava un bambino…
So che le volevi bene anche senza averla mai incontrata di persona
Grazie
Tante cose vorrei dire, ma ogni parola sembra vuota e banale. Scrivo solo che per me è stato un grande onore averla conosciuta ed essere entrato nei suoi pensieri
Ti voleva tanto bene e avrebbe apprezzato le tue considerazioni sulla data e l’ora, con la mente matematica che aveva. 11.11 alle 11 e 11 e di martedì come quando era nata (e solo tu lo potevi sapere)
ti abbraccio tanto: lascerà una grande eredità in tutti voi
Grazie Ody, sapevo che non mancava molto tempo e che questo momento mi avrebbe strappato il cuore…però, come sempre, finché non ci passi non sai quanto sarà dura
Gabriella vive in ogni mio ricordo, gesto, pensiero…spero viva in quella luce eterna che da qui proviamo a immaginare
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