Ieri, nel cielo sopra Firenze, un magnifico arcobaleno doppio.
Sapevo che non te ne saresti andata senza salutarci… ciao, nonna Gabri.
“Quando farai vela per Itaca desidera che la strada sia lunga, piena di avventure, piena di esperienze. Non temere i Lestrìgoni e i Ciclopi, nè l’ira di Nettuno: niente di simile mai troverai sulla tua strada se la tua mente naviga alta e scelta è l’emozione che tocca la tua anima e il tuo corpo. Non incontrerai i Lestrìgoni né i Ciclopi né il feroce Nettuno se non li porti dentro il tuo cuore, se non li innalza il cuore davanti a te.
Desidera che la strada sia lunga e siano tanti i mattini d’estate in cui con gioia – oh che gioia! – tu entrerai in porti sconosciuti prima. Vedi di far scalo negli empori dei Fenici per acquistare quanto hanno di più bello: madreperle e coralli, ebano, ambra, voluttuosi profumi d’ogni sorta, quanti più puoi compra voluttuosi aromi. Recati in molte città dell’Egitto, a imparare e imparare dai sapienti. Ma tieni sempre Itaca nella mente: la tua sorte ti assegna quell’approdo.
Non affrettare però il tuo viaggio: meglio che duri molti anni, che vecchio tu finalmente giunga all’isoletta, già ricco di quanto hai guadagnato lungo la via, senza aspettare ricchezze da Itaca: Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi più in via.
Nulla ha da darti più.
E se la trovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Saggio come sei dopo tante esperienze ormai avrai capito che cosa significhi viaggiare in cerca di Itaca”
(Kostantinos Kavafis)
Don Stinghi* ha scelto questo testo per il saluto a nonna Gabriella. E Tagore
Giorno dopo giorno, Signore della vita,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
Con le mani giunte, sotto il grande cielo, Signore delle stelle,
in solitudine e silenzio, con umile cuore,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
In questo mondo che è tuo, o Signore che conosci il soffrire,
nel dolore e nella disperazione,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
In questo mondo operoso, nel tumulto del lavoro e della lotta
Tra la folla che si agita e si affretta,
sosto davanti a Te, faccia a faccia.
E quando il mio lavoro in questo mondo sarà terminato, o mio
Signore e mio Dio, solo e senza parole,
sosterò davanti a Te, faccia a faccia

*per i non fiorentini, don Giacomo Stinghi, parroco della Madonna della Tosse (la parrocchia di nonna Gabriella), è il direttore del Centro di solidarietà di Firenze, per l’assistenza e il recupero dei tossicodipendenti. Mercoledì, consapevole che la chiesa stracolma era piena di persone per la nostra straordinaria Gabriella e non solo di credenti, ha scelto letture che parlassero anche ai non cristiani. Oltre alla messa vera e propria, ché Gabriella ci credeva davvero, con la vita, non a parole.
Persino a me, che ormai entro in chiesa solo per i funerali, ha dato parola…
Da me, l’Habanera e un dipinto visto alla mostra sabato (scatto rubato da Dani), forse ora ne parlerai col nonno…

E la promessa di dedicarti il primo bagno a mare… nuoterò sempre anche per te

foto di Adriano Locci. Da lui dedicata alla mia nonna