Sabato sera solo la Bromelia fiorita sul tavolo sapeva quel che non si dice a voce alta. Ero stata anche a far gli auguri a nonna Gabriella…
Stamattina era sbocciato un altro fiore e già si vede la gemma del terzo… ogni giorno un fiore viola. Tanta bellezza chiede solo un po’ d’acqua, una volta alla settimana, un po’ d’acqua e un riparo dal freddo. Ama che le si parli, si nutre di respiri e lacrime.
Sabato mattina c’era un bel sole a scaldare l’aria e le braccia dopo il freddo del risveglio. Settembre davvero, finalmente, con la sera fresca e i brividi all’alba, con la luce limpida e il tepore nel giorno, persino caldo ancora estivo nelle ore centrali della giornata.
Sabato mattina, al cimitero di Soffiano, c’erano tanti amici a respirare affetto gli uni per gli altri e tutti insieme per chi non smetterà di piangere Riky eppure regala sorrisi ancora.
L’abbraccio del babbo di Riccardo Magherini non si può descrivere. Babbo Guido… un esempio di tenera dignità e amore che non si arrende, non urla offese, ma saluta e sorride, abbraccia e conforta – lui, il babbo cui hanno strappato un figlio, conforta amici vecchi e nuovi – cammina e tiene la mano.
Sabato mattina a Soffiano indossavo la maglietta verde con il cuore rosso di I LOVE RIKI che mi ha prestato Chiara, amica ritrovata dopo tanti anni…
oggi Chiara era a CORRI LA VITA con quella stessa maglietta e per me ne ha presa un’altra, arancione… indosseremo insieme quella richiesta colorata di “Verità e giustizia” per il Maghero, ogni volta che sarà importante far sentire a Guido, Andrea e tutti i Magherini che non sono soli, non saranno mai soli.
Riccardo è volato via troppo presto, il suo corpo è stato sequestrato troppo a lungo, ma forse un senso da qualche parte c’è o ci sarà e in parte si vede in quel che è cresciuto in questi mesi. Grazie, angelo sorridente, hai lasciato un oceano di amore. Ora gioca a pallone con gli angeli e fai le capriole sulle nuvole
Sabato eravamo più di duecento a salutarti.