Riki, potrai uscire finalmente da quella cella frigorifero. Tu che dicevi di voler essere cremato, perché non tolleravi l’idea di esser “chiuso tra quattro tavole di legno”… proprio tu sei stato tenuto prigioniero anche da morto. Ammanettato mentre chiedevi aiuto, “soccorso” con le manette ancora ai polsi, denunciato quando eri già stato ucciso, diffamato e poi sequestrato in un obitorio in attesa di una perizia. Ora basta. Forse la giustizia non arriverà, forse la verità non è cosa di questo mondo, ma quel che resta del tuo corpo non sarà più in quella gelida cella.
Finora chi voleva portarti un fiore poteva farlo solo davanti al poster in Borgo San Frediano, dove sei stato ucciso. E più volte il vetro è stato rotto, la foto strappata, i fiori rubati…