anche settembre sta per finire

29 settembre 2014 alberi

Colori diversi tra le foglie, pantaloni lunghi e maglie con le maniche…

29 settembre 2014 a cavallo di un coniglioa cavallo di un coniglio o in una casetta senza porte né finestre,

29 settembre 2014 casettadavanti a uno scivolo più alto

29 settembre 2014 davanti allo scivolo

 e giocando con un amico buffo,

29 settembre 2014 con Josenza mai tradire la passione per il pallone!

30 settembre 2014 con la pallaForse saranno le ultime mattinate all’aria aperta, tanti bambini sono al nido o all’asilo. E presto verranno pioggia e freddo.
Ma nel giardino si fanno tanti incontri e c’è modo di regalare un po’ di respiro a una mamma più stanca di me… provata non da bizze e argento vivo addosso, ma dalla chemio del suo cucciolo coraggioso.

30 settembre 2014 con CristianViola è stata brava oggi,

30 settembre 2014 Viola con Cristianda teppista scatenata a dolce compagna di giochi per un bimbo meno fortunato

30 settembre 2014 Viola gioca con Cristian

 

Sabato sono andata a salutare il Maghero

27 settembre BromeliaSabato sera solo la Bromelia fiorita sul tavolo sapeva quel che non si dice a voce alta. Ero stata anche a far gli auguri a nonna Gabriella…

28 settembre BromeliaStamattina era sbocciato un altro fiore e già si vede la gemma del terzo… ogni giorno un fiore viola. Tanta bellezza chiede solo un po’ d’acqua, una volta alla settimana, un po’ d’acqua e un riparo dal freddo. Ama che le si parli, si nutre di respiri e lacrime.

ciao Riky Vola libero

Sabato mattina c’era un bel sole a scaldare l’aria e le braccia dopo il freddo del risveglio. Settembre davvero, finalmente, con la sera fresca e i brividi all’alba, con la luce limpida e il tepore nel giorno, persino caldo ancora estivo nelle ore centrali della giornata.
Sabato mattina, al cimitero di Soffiano, c’erano tanti amici a respirare affetto gli uni per gli altri e tutti insieme per chi non smetterà di piangere Riky eppure regala sorrisi ancora.

per Ricki a Soffiano
L’abbraccio del babbo di Riccardo Magherini non si può descrivere. Babbo Guido… un esempio di tenera dignità e amore che non si arrende, non urla offese, ma saluta e sorride, abbraccia e conforta – lui, il babbo cui hanno strappato un figlio, conforta amici vecchi e nuovi – cammina e tiene la mano.
Sabato mattina a Soffiano indossavo la maglietta verde con il cuore rosso di I LOVE RIKI che mi ha prestato Chiara, amica ritrovata dopo tanti anni…

27 a Soffiano per il Magherooggi Chiara era a CORRI LA VITA con quella stessa maglietta e per me ne ha presa un’altra, arancione… indosseremo insieme quella richiesta colorata di “Verità e giustizia” per il Maghero, ogni volta che sarà importante far sentire a Guido, Andrea e tutti i Magherini che non sono soli, non saranno mai soli.

Corri la vita

Riccardo è volato via troppo presto, il suo corpo è stato sequestrato troppo a lungo, ma forse un senso da qualche parte c’è o ci sarà e in parte si vede in quel che è cresciuto in questi mesi. Grazie, angelo sorridente, hai lasciato un oceano di amore. Ora gioca a pallone con gli angeli e fai le capriole sulle nuvole

Riccardo Magherini giovanili violaCiao, fiore strappato.

 Sabato eravamo più di duecento a salutarti.

 

Riccardo Magherini sepoltura articolo Nazione

Un anno senza Giacomo

Giacomo Alpini foto di foglie novembre 2009

 

Un anniversario doloroso.


Giacomo Alpini (7 novembre 1977 – 26 settembre 2013)

L’anno scorso la notizia della morte di un caro amico ancora tanto giovane ci sconvolse.
Per me non era un buon momento, sfinita dall’allattamento e in bilico sull’orlo di una ricaduta…
Passato un anno e cambiate tante cose.
Sto molto meglio e sono tornata a vivere con gli altri (non solo mamma, insomma). Tornano alla mente tanti modi di dire, battute, discussioni, gusti personali… e Giacomo mi manca più che mai.
Ascolto Mozart e mi manca.
Bevo un tè e mi manca. Spesso veniva a casa nostra a berne una tazza e a parlare di musica, politica, letteratura, film e … fagioli. O di film con i fagioli (tutta la saga di Bud Spencer)

Giacomo Alpini 23 agosto 2009E stamani ho parlato con la sua mamma…
Oggi, da mamma, non oso immaginare una vita dopo la morte di un figlio.

Giacomo Alpini 27 aprile 2011

Domani sarà il compleanno della mia nonna, ridotta a pelle e ossa, ma sempre terribilmente lucida… 104 anni, roba da non credersi. Dopo aver vissuto due guerre, messo al mondo tre figli, cresciuto nipoti e visto nascere bisnipoti…

Domani andrò a dare un ultimo saluto a un altro ragazzo morto troppo presto. Dopo mesi di sequestro in cella frigo, domattina finalmente il corpo di Riccardo Magherini sarà salutato per l’ultima volta dalla famiglia e dagli amici. Il funerale si era già svolto subito dopo la morte, ma senza salma. Domattina ci sarà una messa per dargli un abbraccio tutti insieme.

Cuore gonfio di emozioni. Non ci sono parole…
Ci vorrebbe la musica di Giacomo

senza nido

6 Luna verso sera

…visto che la mamma è rimasta senza lavoro fuori casa, niente asilo nido.
E a volte, nel pieno dei famosi (famigerati?) terrible twos dai 18 mesi ai tre anni circa, poi pare sia tutto in discesa fino all’adolescenza –
terrible twosè dura. Facile perdere la pazienza,

terrible twos2impossibile non emozionarsi di continuo.
Mai stata così stanca, mai sentita così felice. Sono anche “i favolosi due” questi mesi vorticosi che portano la creatura neonata a diventare una persona con gusti precisi e desideri, voglia di indipendenza, bisogno di amore incondizionato come prima e forse anche di più…
9 Jo le insegna i numeriViola impara a contare sulle dita anche partendo dal mignolo, come le insegna l’amico che viene dalle Filippine: non in tutto il mondo il pollice indica l’uno!

Sempre spettinata, rifiutava le mollette per levare dagli occhi il ciuffo di capelli altrimenti da tagliare, ma giocando a far la principessa bella…
16 settembre molletteA volte basta ricordarsi che un NO significa “No perché me lo chiedi tu, ma in fondo perché sono io che lo voglio”,

16 settembre occhioni

i rapporti con gli altri sono sempre un’avventura, bisogna conquistare tutto, specie se al giardino ci sono più bambini che altalene.

16 settembre giochiamocela E tutto è incantevole per occhi puliti e cuore libero,

18 settembre nella casetta

anche una grandinata devastante è uno spettacolo: “che bello!” cinguettava venerdì dopo che il cielo si era fatto nero a mezzogiorno per dare sfogo a una specie di tornado di vento e ghiaccio a pallottole…

 

19 settembre strada grandine a FirenzeLa mattina prima, una bambina dondolava “Minnie” sull’altalena

18 settembre Minnie

e volevo regalare a Viola lo stesso pupazzo, ma costava troppo per le mie tasche e le ho comprato “Topolino”. Solo che lei lo chiama “Minnie” e allora con un  fiocco rosa si è quasi risolto (resta il problema che premendo sul pancino di “Minnie” viene fuori << Ciao, sono Topolino, voglio essere tuo amico>> … ma non ci formalizziamo. Abbiamo il primo giocattolo transgender)

19 settembre TopoMin

…e alla fine basta una palla per farla felice

20 settembre in piazzetta

 FORZA VIOLA!

14 settembre Forza Viola

Pace a te

arcobaleno 10 settembre 2014

Riki, potrai uscire finalmente da quella cella frigorifero. Tu che dicevi di voler essere cremato, perché non tolleravi l’idea di esser “chiuso tra quattro tavole di legno”… proprio tu sei stato tenuto prigioniero anche da morto. Ammanettato mentre chiedevi aiuto, “soccorso” con le manette ancora ai polsi, denunciato quando eri già stato ucciso, diffamato e poi sequestrato in un obitorio in attesa di una perizia. Ora basta. Forse la giustizia non arriverà, forse la verità non è cosa di questo mondo, ma quel che resta del tuo corpo non sarà più in quella gelida cella.

fiori per Riki

Finora chi voleva portarti un fiore poteva farlo solo davanti al poster in Borgo San Frediano, dove sei stato ucciso. E più volte il vetro è stato rotto, la foto strappata, i fiori rubati…

Annuncio Avvocato Anselmo
Stasera l’annuncio dell’avvocato Fabio Anselmo.
Finalmente

I LOVE RIKY

Sei mesi in una cella frigorifero

Una foto scattata da Riki

Sei mesi da quella notte diladdarno in cui Riccardo ha perso la vita tenuto a terra da chi avrebbe dovuto proteggerlo (anche da se stesso, forse).
Sei mesi senza il bacio della buonanotte a Brando, il suo bambino di due anni ancora troppo piccolo per capire, non per sentire la mancanza del babbo.

Riki e Brando piccino

Sei mesi senza una tomba su cui pregare o portare un fiore… già, perché sei mesi dopo quella tremenda notte di marzo, il corpo di Riki è ancora chiuso in una cella frigorifero.

Babbo, fratello, amici – tanti amici, perché il Maghero era un cuore grande – possono portare fiori solo dove è stato ucciso, sotto una foto più volte offesa. C’è chi ruba i fiori, qualcuno ha spaccato il vetro e strappato il poster…

Riccardo Magherini e gigli

Non ci sono parole…
Ma il babbo di Riki le trova senza trascendere:

Caro Ministro della Giustizia,
Mentre lei si occupa giustamente dei tempi troppo lunghi dei processi giudiziari di questo Paese, cercando soluzioni per abbreviarli, io le racconto quel che sta accadendo invece nella mia città di Firenze.
Sono Guido Magherini. Mio figlio Riccardo è morto il tre marzo scorso mentre supplicava aiuto e chiedeva a quattro carabinieri che lo stavano comprimendo al suolo di smetterla di prenderlo a calci e di non farlo morire.
Riccardo chiedeva aiuto, lo faceva con educazione ma con disperazione. Con disperata educazione. Ma continuavano a stare su di lui e a prenderlo a calci. È morto dicendo: “sto morendo! Ho un figliolo”
Riccardo aveva 39 anni. Era incensurato . Era bellissimo. Era mio figlio, sig Ministro.
Dopo l’autopsia, per istinto, ho violentato il mio sentimento di padre ed ho rifiutato la sepoltura a quel mio figlio morto. L’ho messo in una cella frigorifera. Non mi fidavo. Feci bene. Infatti il pubblico ministero, mentre privatamente scriveva al mio primo avvocato che Riccardo era stato preso a calci mentre si trovava a terra steso prono, pubblicamente diramava comunicati rassicuranti dove, a dispetto di numerose testimonianze, si sosteneva perentoriamente che mio figlio non aveva subito violenze prima della sua morte. E mentre i colleghi di quei quattro carabinieri si affannavo a chiedere a quei testimoni di misurare la violenza di quei calci, il tossicologo nominato dalla procura faceva sapere che Riccardo era morto per colpa della cocaina e non per le violenze subite e negate o sminuite. Peccato che i medici legali, tutti, fossero di opinione ben diversa come da regolare verbale autoptico da tutti (compresi quelli nominati dagli indagati) sottoscritto.
Il corpo di mio figlio è stato poi risequestrato da quel PM che ne aveva prima autorizzato la sepoltura.
Il tossicologo, non pago, ha poi fatto nominare da quel PM un’altra professoressa in suo aiuto di comprovata professionalità ed autorevolezza per difendere le proprie tesi da tutti smentite. Si è però dimenticato di scrivere nella richiesta che si trattava della propria moglie. Sì, proprio di sua moglie.
Insomma, sig. Ministro, oggi sono compiuti ben sei mesi dalla morte di Riccardo Magherini e nulla fa la procura di Firenze mentre mio figlio continua a stare inutilmente in una cella frigorifera come fosse un pezzo di carne senza alcuna dignità ed immeritevole di umana pietà.
Sei mesi.
Mentre lei parla di accorciare i processi, al corpo di mio figlio è stata negata ogni dignità.
Mentre lei discute con le associazioni dei magistrati delle norme sulla loro responsabilità, il PM sta trasformando questa tragedia in una farsa grottesca. Si indugia, si dice, non si dice, si afferma e poi si nega, si chiede a marito e poi alla moglie, tutto mentre Riccardo Magherini, colpevole di nulla, giace morto, senza alcun rispetto, in una cella frigorifera nell’imbarazzo di chi non sa come fare per dare verità e giustizia alla sua vita prima ed alla sua morte poi.
Io sig. Ministro, non conto nulla. Non sono nessuno.
Sono solo un cittadino italiano di Firenze.
Ma sono il padre di un meraviglioso figlio che mi è stato portato via. Per sempre.
Le sono state fatte interpellanze , interrogazioni .
Ma io le chiedo: ma se si fosse trattato di suo figlio che avrebbe fatto lei?
Ma poi penso che Lei avrà probabilmente la stessa età di Riccardo.
Che valore ha per lei la vita di un cittadino italiano incensurato e padre di famiglia?
Per me è tutto. È tutta la mia vita. È il mio universo e la mia ragione di vivere.
Faccia qualcosa, rivolga il suo sguardo quaggiù, verso di noi, normali cittadini e ci dica qualcosa.
Io, francamente, non so più cosa pensare e a quale santo votarmi. Ma si sa, noi non contiamo niente.
Non siamo nessuno.
Suo
Guido Magherini

Settembre

Ben arrivato, mio vero Capodanno.
Colori ripuliti dalla pioggia nella notte, strade luccicanti nel primo mattino e sole che scalda ancora, ma non brucia più.
Settembre, mese della schiaccia con l’uva e delle partite di pallone da seguire con gli amici, anche se la prima di campionato non è andata bene per la Fiore (ma era ancora Agosto).
La Viola che mai mi delude continua a giocare ovunque e comunque

Viola e la palla

 

“o vediamo come si smonta”

 

 

piccola

 

Teppista

 

ombra luce palla principessa