a Volterra era iniziata una risalita personale.
Era la fine di giugno del 2011, il giorno di San Giovanni, festa per Firenze, fuga dalla città con lo sposo …
vicoli, archi, stradine in salita, respiri, voglia di ricominciare. Ancora.
Che dispiacere vedere le immagini di ieri, dopo il crollo
mentre anche a Firenze l’Arno dava pensiero…
il cuore tornava a Volterra, a quella porta etrusca che ci accoglieva mattina e sera dopo la scarpinata della rampa del pino
a pochi metri dall’impressionante frana…
Ancora pioggia, anche oggi, anche a Firenze, ma con spiragli abbaglianti…
Da quella risalita, da quella luce, sei approdata alla dimensione attuale, dove una splendida creatura vive e ama chi per lei è tutto: difficile dunque digerire una ferita di un luogo che simboleggia così tanto
…un luogo del cuore. Ti ricordi che ci raccontavano come quelle mura erano state difese anche nell’ultima guerra? Secoli di resistenza e poi…
Disastri e lutti in tutta Italia (e non si dia la colpa solo al “maltempo”), ma le immagini di Volterra mi hanno colpita in maniera particolare
Che belle immagini! Sinceramente non le ricordavo. Mi auguro inizi una risalita anche Volterra. A guardare il resto d’Italia c’è poco spazio per l’ottimismo visto che tranne probabili ( perché personalmente non ne sono a conoscenza) casi eccezionali laddove sono successi disastri le cose non sono migliorate…
è passato un po’ di tempo… e poi non le avevo messe qui, appena tornati, ma in un album su facebook, a parte un paio di Volterra e poi qualcosa di Siena e San Gimignano… in un solo post.
Sempre meno spazio per l’ottimismo, si sprofonda nel fango, in tutti i sensi
Complimenti, belle foto. 🙂 http://www.ricordidiluce.altervista.org