ma sei tu, Viola, il nostro Natale, da più di dieci mesi.
Per me da qualche mese in più, sei stata la mia vigilia lunga sette mesi circa… sei nata prima del termine e non sapevo di aspettarti prima del secondo mese. Tu, vita nuova, mi stai insegnando una pazienza sconosciuta prima e hai dato un senso preciso al valore dell’attesa, coi suoi tremori, la gioia silenziosa e ondate di entusiasmo, nella paura e nel desiderio di proteggere la fragilità di una promessa diventata persona. Presente.
Mentre si contano le assenze…
Sembri un angelo quando dormi e vegliare sul tuo sonno è una carezza per l’anima, anche quando intorno poco o nulla incoraggia o consola…
La tua voglia di vivere ci sorprende ogni giorno come il regalo più bello… e se ti tiri su in piedi da sola, sulla coperta per terra o nel lettino non importa, e provi a camminare incerta e fiera
e ti giri e mi chiami “mamma” e mi sorridi…
mi sciolgo commossa anche in questi giorni di forse ormai incurabile inquietudine.
E in te rinasco, con te e per te. Ogni giorno.
Un mestolo è uno strumento musicale, un pacchetto di fazzolettini di carta è un gioco incantevole, un tovagliolo è un velo magico per nascondersi e scoprirsi, il vento che scuote i rami degli alberi fuori dalla finestra è proprio uno spettacolo unico…
tutto è nuovo per te, tutto è nuovo e meraviglioso per cuore e occhi nuovi.
O spaventoso, come i botti, ma per calmarti il pianto ancora bastano gli abbracci e le carezze… non hai conosciuto le bombe, non ti è toccata in sorte una zona di guerra come terra natale. E quei rumori forti nel buio sono solo un disagio, non ti ricordano drammi.
Un giorno dovremo spiegarti orrori difficili da comprendere, con la speranza di non distruggere la tua tenerezza, insegnarti una prudenza che non diventi diffidente ostilità o chiusura. Per ora sei tu che insegni a noi uno stupore puro che avevamo dimenticato.
Grazie a te e al nipotino sopporto meglio da un po’ di tempo questo tempo sospeso tra la nostalgia e il rifiuto. Di che non importa dire, non ora.
Bello vedervi insieme, semi di futuro
e regali solo a voi bimbi per questo Natale più spoglio e forse per questo meno fasullo, vestitini “a crescere” ché crescete a vista d’occhio e non si ripara a coprirvi…
Auguri a voi