Domenica mattina siamo tornati a Firenze, ancora siamo nel caos a casa (da mesi e mesi per la presenza nuova e ancor più dopo il viaggio e con i cambiamenti della piccina che cresce in fretta, ma non solo per questi ottimi motivi), scrivere è sempre un lusso che rimpiango come la lettura e tutto quel che ora mi manca (ma quando mancava Viola non mi bastava…) e allora ancora mi accontento di raccontar per immagini. E lasciamo perdere le disavventure e i problemi e i pensieri venati di paura… ricordare solo i momenti belli. A partire dal viaggio.

E il posto era incantevole … sarebbe stato incantevole, per la natura. Una bella pineta che ci ha regalato aria buona per una settimana, passeggiate che facevano addormentare Viola, momenti per stare insieme fuori, via dal disagio delle calde settimane cittadine alle spalle.

E il primo assaggio di mare per Viola, tra le mie braccia,

dolcissimo addormentarla a riva, cullata dal canto delle onde

e nutrirmi della sua bellezza nel mattino, all’ombra

 e nella luce dei suoi sorrisi

Piccola Viola, forse già conoscevi il mare, magari lo sentivi intorno l’anno scorso mentre eri pesciolino minuscolo dentro me, e me nel mare che vorrei farti riconoscere e amare davvero… stavolta anche tanto per te così piccola, troppo poco per me, ma pace se non ho nuotato questa estate, questa era la settimana per farti prendere aria e luce, la tua prima vacanza, solo per te.

Sì, avevi conosciuto il mare in qualche modo mentre eri dentro me… piccola Viola… dopo un anno da quell’attesa piena di tremori, i tuoi sei mesi fuori di me mi hanno sfinita e arricchita, fatta crescere e dubitare ancora di più di me e di tutto MA non del mio amore per te e per il tuo babbo che ti teneva tra le braccia a riva dopo che ti ci avevo addormentata nello scialle leggero

(segue, forse)