ciao Borgo

Borgonovo in viola

Mi arrampicavo verso il cielo, ma non ci arrivavo mai. Travolto da un improvviso bisogno di luce, cercavo l’aria che mi mancava. Persa, sparita, scappata via senza preavviso. Arrancavo. Abbandonato dal mio stesso respiro in mezzo a questa maledetta scalata, ignota come la destinazione. È scattato un allarme silenzioso, mi stavano rubando il corpo. Per la prima volta. La bestia era entrata dentro di me, affamata dei miei polmoni, però nessuno l’aveva vista

(Stefano Borgonovo, Attaccante nato)

pallone Borgonovo

La stronza – come Stefano Borgonovo chiamava la malattia che gli aveva imprigionato l’anima senza mai domarla – se l’è portato via.
A noi restano emozioni indicibili e un esempio di coraggio, serenità e amore per la vita che … levano il fiato.
E i brividi quella sera di ottobre, nel 2008

8.10.2008 Stefano Borgonovo con PrandelliEro allo stadio con lo sposo (che mi ha dato la triste notizia mentre allattavo Viola… la nostra piccina allora neanche nei pensieri, avevo da poco perso una promessa di vita in me..)

8.10.2008 SandroCate

e con l’amico che stasera so commosso quanto ogni cuore viola e rossonero e non solo… e gli occhi rossi non erano dovuti solo al flash quella sera

Nuvole-in-gabbia

Ciao, Borgo, grazie di tutto. Ora, riposa in pace

e venne l’estate

domenica 9 giugno

all’improvviso, con tutto il carico d’afa della conca…
Firenze è incantevole, ma quando caldo e umidità si piazzano nella buca tra le colline…
con una bimba di quattro mesi che vuole solo il latte di mamma (un tentativo di biberon per darmi sollievo la notte è fallito miseramente), con tutte le difficoltà per uscire da sola con lei, con i mesi di carenza di sonno e scombussolamenti assortiti da cui non so come e quando mi riprenderò…
difficile mettermi qui a scrivere qualcosa.
Mi salvo solo qualche foto, per la scorta di ricordi belli … un giorno, lo so, rimpiangerò anche gli sforzi di questi primi mesi di Viola. Ora sono stanca da piangere, confusa, spaventata e … parecchio accaldata. E dico tutto alla Luna, scoperta stasera tra i fili dei panni del piano di sopra … chiamata fuori da una luce strana

18.6.2013 Luna e nuvole rosaE… un passo o due indietro.

7.6.2013 fuori con Viola e Ilike

Ringrazio Ilike e il suo gentile compagno di viaggio per la passeggiata con Viola in carrozzina il 7 giugno.

7.6.2013 Giuseppe e Viola

E i vicini di casa che mi hanno aiutata a portare su e giù la carrozzina dal quinto piano…

14.6.2013 mattina fuori con ViolaE mio fratello per il marsupio con cui portava a spasso Bernardo piccino. Ora posso usarlo con Viola

18.6 col marsupio

…oggi ci siamo comprate un cappellino per difendere una testa innocente dall’eccesso di fuoco solare

18.6 marsupio e cappellinoecco, quando vedo le sue espressioni buffe, la sua faccina dolce, sorridente, imbronciata, curiosa… da qualche parte so che vale la pena. Tutto.

passaggi di tempo

La notte prima di tornare con te a casa, dall’ospedale, nevicava e quella danza di fiocchi bianchi cullava la mia insonnia emozionata.

Viola febbraio 2013
Sei nata al culmine dell’inverno, prima del previsto, pretermine e sottopeso, ma senza danni, anzi bellissima e sana e cresci così in fretta!
Ora sarebbe quasi estate, anche se il cielo grigio non ce lo rivela e ti ha fatto conoscere la primavera più fredda e piovosa degli ultimi venti anni (così dicono).

L’anno scorso di questi tempi ballavo a piedi nudi…

saggio danza giugno 2012

inconsapevole della vita tua che iniziava a sbocciare dentro me, minuscola segreta promessa di futuro.
Ora è un anno circa che il mio corpo non mi appartiene. Si è fatto mare per te pesciolino, culla per te che ti preparavi a nascere, porta stretta per la tua venuta al mondo, abbraccio per le tue prime paure, cibo per la tua crescita meravigliosa…
e sono sfinita. Felice come mai prima, terribilmente stanca, sottosopra, scombussolata, spaventata al limite del panico.
Lo sposo ier mattina mi ha raccontato che piangevo nel sonno. Certo, detta così non suona bene, ma è stata un’ottima notizia per almeno due motivi: prima di tutto perché DORMIVO (e il sonno negli ultimi mesi è diventato un lusso), poi perché significa che non mi sono bloccata in qualche gorgo oscuro, visto che tra i primi segnali di ricaduta in quel male soffocante per me sempre c’era l’incapacità di liberare nel pianto tensioni e dolore.
La magia (faticosa) dell’allattamento presto finirà, credo… finché il mio latte ti basterà per crescere bene vorrei potertelo dare ancora, ma si avvicina il momento di un altro distacco, dopo il trauma del parto. Mi mancherà anche quel che ora a volte mi pesa, lo so già, come mi manca il pancione con te dentro e la girandola di emozioni dell’attesa…

eco 1 agosto 2012forse è il momento di riprovare a non mangiarmi il tempo. Godere il bello quando c’è e vive, affrontare via via le difficoltà quando arrivano, senza perdermi tra paure e ricordi…

17.11.2012 davanti a Nettuno con le babbucce

Tu sei un desiderio diventato vita vera, con tutto quel che ogni esperienza veramente e profondamente viva comporta… una sfida continua, con la consolazione in sé

4.6.2013 Viola

mini parata di tenerezza

ché a volte è dura, la vita con una poppante, ma la dolcezza di Viola quando è beata ripaga di ogni sforzo e spesso placa le ondate di angoscia

con ‘sta pioggia e con ‘sto vento … meglio ciucciare la felpa e pisolare
così mamma si riposa e le torna tanto latte

E non solo tanta pioggia nel finale di maggio, anche un gran freddo

con la lana a fine maggio?

con la lana a fine maggio?

 

E anche giugno ci tiene per ora in casa…tra mamma sfinita e piccoli incidenti domestici.

stile piccola teppista delle banlieues (sulla sdraietta mentre mamma si asciuga ...)

stile piccola teppista delle banlieues
(sulla sdraietta mentre mamma si asciuga …)