la Luna e il dito

quando il dito indica la luna,
lo sciocco guarda il dito

24.4.2013 Luna verso il tramontoe volevo raccontare tante cose, ma come sempre da qualche tempo… mi manca il tempo per scrivere e dico tutto solo alla Luna

24.4.2013 Firenze Luna verso il tramontoprima di svenire per la notte. Senza quasi rendermi conto dei giorni che passano. Il 25 Aprile è iniziato alle due di notte con la “sirena” della fame: con un filo di voce assonnata mi rivolgo allo sposo “la cambi tu?” “Sì, tu preparati… ” e via, tira fuori le poppe e fai mangiare Viola. Ruttini, rigurgiti sparsi e tante coccole per farla riaddormentare. A me il sonno non torna subito, ma con un po’ di pazienza mi riappisolo fino all’alba. Altro pianto, altro cambio di pannolino, altra poppata, un po’ di crema lenitiva (non vorrai mica ti vengano le ragadi al seno?) e via, di nuovo, falle fare il ruttino, altre due canzoncine, una passeggiata per casa per vedere se si riaddormenta…no, vuole giocare. Va bene, tanto è festa, possiamo stare insieme, Sandro è a casa, non sarò sola tutto il giorno con una piccina bellissima e imprevedibile, tenera e incomprensibile… e poi qualche ora siamo riusciti a dormire, non ci ha fatto passare la notte in bianco come altre volte. E così, tra una poppata e l’altra, rubando il tempo per mangiare qualcosa (devo mangiare per fare il latte, nutrirmi per nutrirla) e preparare da mangiare per i non poppanti di casa (compreso il fratellone che non si sa mai se pranza o cena con noi o fuori con gli amici), appena uno sguardo al giornale di carta (la copia passata da mio babbo, perché uscire a comprarlo sarebbe un evento), di libri neanche a parlarne… arriva il pomeriggio e non ho risposto ai messaggi, non mi sono neanche fatta una doccia, ignoro le chiamate perse sul cellulare, qualcuno si offende, qualcuno capisce, andiamo avanti… oggi è festa, oggi c’è lo sposo con me… invece lo chiama sua madre, caduta (un’altra volta). Si è tagliata sopra un occhio, perde sangue… Sandro corre da lei, mi chiama mentre allatto (di nuovo) la nostra bambina “la porto all’ospedale o lascio stare?” mi descrive la ferita “non posso far diagnosi per telefono, non sono un medico” e allora me la porta a casa nostra, le medico il taglio, ma la suocera continua a perdere sangue (assume un anticoagulante per altri problemi) e allora andiamo insieme in farmacia (lasciando Viola a mia madre), ma non possono prendersi responsabilità e ci invitano a portarla al pronto soccorso. Torno da Viola, che trovo in lacrime, smarrita per la mia breve assenza (non la prima, ma forse stavolta aveva sentito la tensione nell’aria), mentre lo sposo sparisce fino a sera ingoiato dall’accettazione di Careggi con la sua mamma sofferente (e insofferente: “portami a casa, non ho nulla”) che poi verrà sottoposta a TAC (per la botta in testa). Mi difendo dallo scoramento e dal pianto ballando con Viola e per Viola… già, perché da un po’ la piccina vuole anche vedermi ballare davanti a lei distesa in carrozzina e mi guarda e mi imita, “danzando” da sdraiata e ci si diverte un mondo, mentre farsi cullare da me che ballo tenendola tra le braccia la consola. Arrivo cotta all’ora di cena e … all’ora dell’eclissi. E allora fermi tutti, la mamma guarda la Luna nel cielo sopra Firenze,

25.4.2013

in attesa dell’eclissi parziale, tra nuvole che si rincorrono e la scoprono a volte

25.4.2013 in attesae la ricoprono tutta. Poi si fanno scure scure… allora la bella signora del cielo si è oscurata!  
… se le nuvole velano in parte l’eclissi, lo spettacolo è magico comunque …le variazioni di luce dipingono il cielo in un modo che leva il fiato… infine la Luna riappare incantevole e magnetica. E Viola chiede ancora latte.
Si va finalmente a letto con la domanda di ogni sera: a che ora piangerà stanotte?
Poi un’altra giornata di latte e canzoni, fuori dal tempo del mondo. Stavolta con lo sposo a casa, a tenerla buona ogni tanto

26042013fame

(facendosi ciucciare il naso in attesa delle poppe della mamma) e a portarci a spasso… tutti e tre fuori, anche se per poco.

26042013fuori con Viola


Il dito? La firma sulle foto che non gli vengono mosse abbastanza…


Se sono stanca? Mai come se dovessi seguire le cose del mondo… nel nostro “mondo a parte” la fatica è ripagata a dismisura da un amore che non si racconta. E allora non è più fatica. Solo amore

P.S.
e poi, a fronte dell’inutilità dell’impegno in tanti altri ambiti, qui vedo dove va tutto il mio latte.
Viola è nata pretermine e sottopeso (Kg 2.340)

e ieri, a meno di tre mesi, la bilancia ha segnato cinque chili tondi tondi

26042013 visto 5

il più bel compleanno della mia vita

a mezzanotte… una busta sul cuscino,

22.4.2013auguri busta

già lì, occhi lucidi…

22.4.2013auguriViola

e pioggia di lacrime alle parole dentro

22.4.2013auguri di Viola scritti dal suo babbo

… la magnifica torta che mia mamma mi prepara ogni anno non poteva stavolta rendere più dolce questa festa, eppure… mi è sembrata più gustosa del solito

22.4.2013 tortacon quella violetta a richiamare il colore che amo da sempre e il nome della mia bambina, così tenera oggi, angelica proprio…

22.4.2013 Viola archetto

e beata nell’ovetto mentre veniva con noi a far visita a nonna Gabriella…

22.4.2013 Viola in ovettola sua bisnonna, madre del mio babbo.

E la dedica di mio padre…

22.4.2013auguri babbo

prima di raggiungere a letto lo sposo e la nostra bambina, appena il tempo di intravedere tutti i messaggi in post@ e su facebook…

Compleanno Cate da Massimo 22.4.2013
non ho parole per dire quel che solo una parola sa riassumere

 GRAZIE

E domani… 42

dalla mia cucina il cielo

Il 22 aprile 1971,  alla notizia della mia nascita, la nonna ora più che centenaria volle andare in centro per comprarmi una tutina rosa … dopo tre figli maschi era davvero felice che la nuova generazione iniziasse con una nipotina. Quella tutina in spugna di cotone, dopo un giro di passaggi per cugine, da poco è tornata nelle mie mani. E solo l’anno scorso di questi tempi neanche avrei immaginato di farla indossare a mia figlia.

Viola con la mia tutina

L’anno scorso di questi tempi neanche osavo più sperare di restare incinta e ora… sto per festeggiare il mio compleanno con un regalo inatteso e meraviglioso: sono la mamma di Viola!  Anche per questo, per la mia festa non voglio regali impacchettati, nessuna cosa potrebbe darmi la gioia indescrivibile che mi donano ogni giorno i suoi sguardi colmi d’amore… accompagnati da sorrisi che neanche posso far vedere a chi non è presente nel momento, perché in quei momenti certo non mi viene in mente di prendere in mano la compatta digitale. La fotografo quando è tranquilla, non nel pianto dirotto o nella felicità amorosa. A volte è così seria…

15.4.2013 sguardo attento

E poi quel che mi manca non si compra: una notte intera di sonno, ad esempio. Non è che non desideri altro… da quando sono nata, forse, da quando mi ricordi, almeno, mi sono sempre scoperta a sognare e, anche se a volte può sembrare che mi contenti di poco, come quando un giro dell’isolato tra marciapiedi sconnessi e crepe nei muri mi pare una bella passeggiata manco fossi sui boulevards …

20.4. 2013 fuori con Violada sempre voglio anche la Luna,

19.4.2013 Lunasolo che non si compra e non si regala con un fiocco sul pacchetto…

Chi mi ama sa come farmela godere.

Chi mi vuole festeggiare si goda quel che può: chi fuma, si accenda una sigaretta e se la gusti in pace anche per me… solo per fare un esempio

prima bella primavera

14.4.2013 sera

se la sera si può spalancare la finestra alla prima Luna di vera primavera. E di giorno uscire al sole, con gli occhiali scuri a nascondere le occhiaie…

14042013ae le lacrime commosse per la bellezza di questa mimmina che cresce incredibilmente

14042013fuorie della neonata pretermine e sottopeso restano solo gli enormi occhioni,

13042013bagnetto b

(sabato durante il bagnetto, beata e senza paura,  con la testa sulla mano del babbo)

perché lei lievita a latte di mamma e amore, circondata dai doni di amici di tutta Italia …
curiosa di tutto, maestra di meraviglia per noi “grandi” ormai incapaci di contemplare per ore ogni particolare di una stanza, in casa, come fuori ogni curva di nuvola, raggio di luce, bicicletta, automobile, pianta, passante, cane, uccellino… tutto è nuovo per lei, tutto è nuovo per me se guardo con i suoi occhi puri.

 

14042013scarpine di cotoneViola gode di essere alleggerita dalle cose di lana

14042013in cullae vuole sempre giocare, poppare, farsi cullare mentre ballo con lei tra le braccia o nella fascia … tanto che ci si addormenta

14.4.2013 con Viola in fascia

o guardarmi ballare per lei…
E allora si superano in un sorriso le nottate in bianco (ormai poche completamente  insonni, solo una ogni tanto) per le maledette coliche che ancora la tormentano. 
E dimentico le nottate in bianco di prima che Viola nascesse, anzi di quando soltanto l’idea di diventare mamma era più lontana della Luna. La primavera allora era un incubo. Stavolta forse ne saprò godere

due mesi di te

Viola sorride e dorme

fuori da me.

occhioni

Due mesi da quando per la prima volta i tuoi occhi enormi, in quella testolina perfetta che cresce giorno per giorno, mi hanno stregata e ripagata di ogni sforzo e dolore. Tanto bisogno di te, Piccola Viola Scalciante, tanta voglia di farti scoprire tutto il bello della vita, poco o molto che ci sembri a seconda dei momenti…
Dolce vederti col babbo, l’uomo che amo e che inizia a mancarmi come sposo (… un giorno capirai che intendo), in camera nostra

3.4.2013 a Koala in braccio a babbo

o fuori con te e con me,

7.4.2013 Sandro e Viola fuori emozionante uscire con te

7.4.2013 con Viola fuorie dolce e strano ripensare a quando e a come sei uscita da me… mi sembra sia passato solo un giorno o tutta una vita, non me ne rendo ancora conto e al tempo stesso non so più pensare la nostra vita senza te… c’è stata una nostra vita senza te? Sì. E mi manca, come mancavi tu quando neanche ti sapevo immaginare

non lo so

6.4.2013 violette2

chi mi conosce sa che temo la primavera, la stagione che più mi scombina, ma stavolta l’aspettavo e …

6.4.2013 violette

sembra che sia arrivata.

6.4.2013 violette3

Le violette ringraziano il primo giorno senza pioggia e con temperatura mite.
E anche la nostra piccola Viola si è presa un po’ di luce all’aria aperta 

6.4.2013 Sandro, Cate, Violacon babbo e mamma sempre più stanchi, ma orgogliosi della sua bellezza minuscola e ribelle.
Venerdì, a Firenze, era tornata l’amica soprano, con una ricarica di taralli e la sua ventata di gioia di vivere oltre ogni dramma dell’esistenza.

5.4.2013 Cate Viola e IlikebellaE di casa ormai è anche il suo collega Giuseppe… un gigante accanto a me e alla bimba,

5.4.2013 Cate Viola e Giuseppe

un artista serio, traviato dal limoncello fatto in casa dal mio sposo!

5.4.2013 Giuseppe e limoncellotanti pensieri e diverse lacrime in queste sere… frammenti di ricordi, accenni di discorsi … lascio perdere tutto, non ho la forza né il tempo per acciuffare il filo perso, so che ancora c’è un mondo là fuori, a volte affido al vento, via facebook o con sempre più rari sms, briciole di riflessioni nel cuore della notte, ma di mettermi a scrivere sulla tastiera o su carta no, non ho il cuore, totalmente preso da quell’esserino che mi adora e mi consuma.

05042013nanna

Qui però voglio custodire almeno le immagini dei momenti in cui l’isolamento si apre e ritorno a sentire anche il mio essere al mondo. Non so perché

i giardini di marzo…

3.4.2013 sul fasciatoio

ce li siamo persi.
Da quando è nata Viola, nella notte di febbraio che mi ha resa mamma, pioggia e freddo e febbre e corse contro il tempo in un tempo stravolto… e colorato di un unico fiore.
Solo il primo Aprile, Lunedì dell’Angelo, siamo riusciti a portarla a spasso in carrozzina, approfittando di una tregua dalla pioggia e della giornata festiva… cioè della presenza a casa dello sposo, perché da sola non ero capace di chiudere e riaprire l’enorme astronave (per il trasporto dal quinto piano in un ascensore troppo piccolo, senza contare le scale nell’androne… alla faccia dell’abbattimento delle barriere architettoniche! Ci fosse un disabile nel condominio …) con lei dove? Dentro, ovviamente, no. In braccio durante le operazioni … per ora difficile, poi magari diventerò abile a far tutto con una mano sola, come le super mamme da vignetta…intanto si è capito come va fatto (non era immediato manco capire il meccanismo di chiusura “a libro” dell’avveniristico veicolo).

1.4.2013 fuori con Viola

E ora vorrei dedicarmi, finalmente, alla coperta Bai Jia Bei… ero in attesa dell’ultimo pezzo di stoffa (grazie, Lorena!),

25.3.2013 stoffa Lorena

ma questo non è l’unico motivo del ritardo. Il punto è che Viola è nata prima del previsto e una volta nata lei non avanzava certo tempo per cucire. Prima che nascesse, il finale dell’attesa è stato mangiato da tutti quei controlli inutili e stressanti che mi imponevano, buttandomi tra le gravidanze ad alto rischio (!). E non sono una sarta. Anche per questo avevo bisogno di una mano almeno in soccorso. Oggi, con l’aiuto della nonna, si ricomincia.
Intanto, giorno per giorno, mese per mese, quei ritagli colorati sono stati carezze nell’attesa di dare alla luce la mia bimba, pensieri e a volte preghiere per lei. Doni che meritano di essere raccolti nella composizione per cui sono stati mandati, ma che mai sono stati trascurati o dimenticati.

prova di Bai Jia Bei

Ci tenevo a farlo sapere a tutta la “tifoseria” a distanza che ci ha accompagnate… si riparte dalla prima prova su base viola, con le aggiunte e gli ultimi arrivi.

3.4.2013 fuori con Viola in carrozzina

P.S. oggi siamo uscite di nuovo, accompagnate dalla nonna (non c’è un portiere qui)