“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”
Italo Calvino, Le città invisibili
e capita di crollare sul lettone in pieno giorno, come domenica dopo la partita, per le notti in bianco… bianco latte, naturalmente.
Ma, dita incrociate, sembra che Viola inizi a capire la differenza tra il giorno e la notte. La notte è fatta di silenzio, buio, stelle lontane e spicchi di Luna che incantano la sua mamma tra una poppata e l’altra… si mangia meno, si piange poco, non si canta, non si balla per tutta la stanza. Il giorno è il regno dei colori, della luce e della pappa in libertà, con balli, canzoni e visite di amici. O appuntamenti fuori (oggi pomeriggio sul tardi ci tocca di nuovo la pediatra, dopo meno di tre settimane) e allora si esce con l’ovetto.
Tra il giorno e la notte c’è l’ora critica… è l’inizio della sera che porta Viola a piangere e smaniare di più…
e allora si gioca, anche con la palla colorata e sonante che ci ha mandato Mati.
La mattina, invece, più tranquilla…
e chi, come Alessandra, ci viene a trovare dopo la prima colazione, trova un angelo tra le mie braccia. Sì, Viola è un angelo, ma …il carattere non le manca (né la voce: da grande a lanciare i cori in Curva Fiesole?). In certe ore del giorno (verso sera soprattutto, ma già nel primo pomeriggio a volte) sembra il diavolo della Tasmania! E non si direbbe, a vederla tenera e indifesa come quando si abbandona completamente a fine poppata
in ogni sua ora, in ogni suo respiro, lei è la vita, la speranza, la bellezza che mi difende dall’inferno su questa terra.
E lo sfinimento che mi regala mi ripara da tante brutture, mi tira fuori dal mondo, in un altro mondo, profumato di bene anche nel pianto dirotto.
Sono sempre a Firenze, Italia, pianeta Terra, ma … altrove, in un’altra dimensione, nello spazio dilatato e nel tempo stravolto dell’amore totale.
GRAZIE
p.s. questo post è stato offerto dallo sposo che si era preso il pomeriggio libero (anche se per vicende varie non può permettersi congedo di paternità o tante ferie… licenziato e riassunto in altra ditta dello stesso gruppo, ricomincia come neoassunto per diversi aspetti) e prima di accompagnarci dalla pediatra è stato lui con la piccina. Che inizia a farsi meno piccina…
Il 15 febbraio Viola pesava (sulla bilancia dell pediatra) Kg. 2,400 e era lunga cm 45,5. Oggi, dopo diciotto giorni, sulla stessa bilancia, Kg 3,180 e lunghezza (misurata dalla stessa dottoressa) cm 50. Mi sono presa i complimenti per come sta crescendo e per il mio latte 🙂
E mi pare di capire che la “cura Viola” stia facendo ottimi effetti sulla mamma…..
sì, Viola è la mia “bambina-medicina” 🙂
(tolte tutte le altre, quelle stupide cose a forma di pillola… che pure mi avevano aiutata prima, nell’altra vita, quella senza lei)
E’ un vero tesoro, Viola!! 🙂 Certo se comincia a giocare a pallone fin da adesso…un futuro da campionessa è assicurato! Poi non so se ci sia una Fiorentina al femminile, come sai non sono un esperto di calcio…
gioca con tutto: palla, coperta, musica… mamma 🙂
Da grande sarà quel che vorrà!
Quelle terribili coliche di aria! Come me le ricordo! Tormento soprattutto di UNO. Dice che sono ricorrenti con maggiore statistica nei primogeniti. E Viola, da parte di madre, lo è!
Il mylicon, certo: che è anche buono con quel sapore di fragola (ammesso che sia ancor così. Ora che ci penso è passato un bel po’ di tempo anche da quando lo davo a QUATTRO.:)
Sul fronte naturale mi dissero di provare con una tisana di semi di finocchio. Ma i miei non gradivano il sia pur vago sapore verdure nemmeno in tenerissima età
le tisane le bevo, finocchio in primis (e Viola gradisce ogni sapore nel mio latte, abituata a tutto quel che non mi negavo in gravidanza … peperoncino, erbe aromatiche e persin wasabi su sushi e sashimi!). A lei non vorrei dare altro che il mio latte fino a che ne prende così tanto e così volentieri (chiedo per capire, per me è la prima, appunto. La tisana attraverso me, vero? I biberon con finocchio o camomilla o altre erbe allo svezzamento, credo). In assenza di Mylicon (non c’era alla farmacia di piazza Puccini, la prima volta che l’ho cercato) mi avevano dato una roba naturale con finocchio, camomilla, rosolaccio… come acqua fresca. La prendo io, a volte.
Un po’ di sollievo per le coliche quando la cullo ballando o con un massaggino sulla pancia. Mi hanno consigliato il sondino… non ho cuore di infilarle roba in alcun orifizio (idem per l’aspiratore nasale).
Vederla soffrire mi strappa il cuore… quando piange perché ha fame il rimedio è semplice e immediato, quando ci sono altri motivi e non sempre capisco al volo… panico puro. Ma ci conosceremo meglio … di giorno in giorno
So che andrà meglio, devo solo aver pazienza e fiducia
ho provato tutto, anche il sondino. Ma mi è parso una tortura inutile, senza alcun risultato. Non si sa nemmeno se sono coliche d’aria, davvero, o sono una somma di diversi fattori, fra cui le prime crisi da distacco (inevitabili: cresce, è sempre più “autonoma”) e questo imbrunire che dà le smanie anche a noi grandi.
Coraggio, verso i 4 mesi scompaiono da sole
… grazie! La prima che concorda col mio rifiuto di metodi invasivi. Una coccola in più è meglio che il sondino
ma come????? ma chi e’ che ha il coraggio di torturare cosi’ un’infante (metto l’apostrofo perche’ Viola e’ femmina, ma certo io non lo farei mai a un maschio, nemmeno).
o che ti devo dire? Mi criticano perché non lo voglio fare… “vedrai, dopo sta meglio”
Me la cullo tra le braccia “ballando”… ondeggiando a ritmo, via…